[Cm-roma] dal corsera - cronaca di roma

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Autore: Spicca
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Oggetto: [Cm-roma] dal corsera - cronaca di roma
In bicicletta chiacchierando al cellulare: 68 euro di multa



La scena: un breve inseguimento su via del Corso, con la moto della municipale che affianca in un attimo la bici «in fuga». I protagonisti: un vigile intransigente e un ciclista colto in flagrante uso di telefonino. Che, dice la legge, non si può adoperare neppure pedalando sulle due ruote. Venire sorpresi con l’orecchio al cellulare può costare caro davvero: 68 euro di multa, come sa bene il dirigente della presidenza del consiglio dei ministri «pizzicato» ieri mattina a pochi metri da largo Goldoni. «È un atteggiamento persecutorio verso i cittadini», protesta Michele Marino, che presiede il comitato «rientro nell’ordinario», quello, cioè, che interviene quando è stata superata la fase dell’emergenza nei casi di terremoti, inondazioni e altre catastrofi . «E poi io andavo a passo d’uomo - aggiunge - mica facevo l’acrobata».
Marino, che abita in via di Ripetta, attorno alle 9.15 è uscito di casa per raggiungere l’ufficio. Si è avviato pedalando pian piano, e poco dopo il cellulare ha cominciato a squillare. Marino ha risposto senza fermarsi: al telefono c’era il figlio, che frequenta il liceo scientifico Giordano Bruno, alla Bufalotta. Conversando con il ragazzo dell’andamento dei suoi studi (non troppo brillante), il papà è sbucato in via del Corso. Dove, davanti al Plaza, il vigile in moto lo ha raggiunto e fermato: «Non si può usare il cellulare in bicicletta, la devo multare».
«Aveva un atteggiamento sbrigativo, era scortese, racconta Marino. Il vigile infatti ha ignorato i tentativi del ciclista di discolparsi e gli ha intimato: «Fornisca i documenti». A quel punto il dirigente non ha insistito più e si è rassegnato alla malasorte: ha accettato la contravvenzione da 68 euro e ha proseguito verso Palazzo Chigi.
La rabbia, però, non l’ha smaltita subito: «Riconosco di aver sbagliato - osserva - ma non capisco il perché di un approccio così aggressivo. E dire che sotto casa mia c’è il caos, auto in doppia fila, motorini sulle strisce blu, e nessuno prende mai una multa».


        
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