[Cerchio] Il 19 giugno a Pordenone manifesteremo contro le s…

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Autore: Vampire shadow
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Oggetto: [Cerchio] Il 19 giugno a Pordenone manifesteremo contro le stragi dell' "Ariete" in Iraq


      Il 19 giugno a Pordenone manifesteremo contro le stragi dell' "Ariete" in Iraq. E' l'impegno che i pacifisti del Friuli occidentale ritengono necessario per rescindere nella maniera più radicale le responsabilità della nostra comunità dalla spedizione coloniale di guerra attuata dal nostro governo nazionale in accordo con l'Impero americano di King George Bush II.
      Un milione di morti per l'embargo dagli anni '90; decine, centinaia di migliaia di morti per la prima e la seconda guerra mondiale contro l'Iraq, un piccolo ma sviluppato paese che è stato ridotto allo stato di arretratezza primordiale ed al rango di colonia delle multinazionali del petrolio e della ricostruzione. Ed ora le migliaia di morti dell'occupazione. 
      L'Iraq resiste all'occupazione, ma ogni vittoria della Resistenza ha un costo immenso in termini di rappresaglie di guerra delle forze occupanti contro la popolazione civile. Come sessant'anni fa facevano i nazi ed i loro alleati fascisti repubblichini (quelli come il ministro Tremaglia) contro i partigiani ed i cittadini che li sostenevano.
      E' ovvio essere dispiaciuti per ognuno degli italiani che non rientra dall'Iraq: ma va sottolineato che la responsabilità non è della "cattiveria araba" o dell' "estremismo islamico". La colpa delle morti di militari (ufficiali o mercenari) e di civili italiani sta tutta sulle spalle di chi li ha mandati in guerra, imbrogliandoli con la fola della "missione di pace".
      E soprattutto, i morti italiani non possono giustificare i moltissimi morti irakeni della repressione italiana, che a Nassirija, nella sola "battaglia dei ponti", sono probabilmente varie centinaia. Morti nascoste dalla propaganda bellica berlusconiana, uguale a quella delle "ritirate strategiche" del Mussolini di non rimpianta memoria. 
      Morti nascoste, come sono stati nascosti i miliardi (di chi?) usati per regalare ad un governo in affanno la spettacolare liberazione dei tre mercenari ostaggi, in tempo reale per le ultime giornate di campagna elettorale. Uno spettacolo uguale a quello che in ottobre, ne siamo certi, ci verrà propinato con l'arresto di Bin Laden, giusto in tempo per cercare di far reincoronare Bush II sul trono di Washington.
      Il 19 giugno, con una decisione demagogica e scriteriata, l'amministrazione comunale di Pordenone vuole festeggiare i militari dell'Ariete. Non sappiamo cosa ci sia da festeggiare: pensiamo che la nostra comunità dovrebbe caso mai esprimere il suo lutto e cercare di chiedere perdono alle vittime della sanguinosa occupazione militare italiana dell'Iraq.
      Questa festa è uno spregio per tutte le vittime della guerra italiana, è la prosecuzione di quella grande falsità che da sessant'anni impedisce la celebrazione del "processo di Norimberga" per i crimini di guerra italiani prima e durante la seconda guerra mondiale. Centinaia di migliaia, se non milioni di morti, prodotti dall'esercito italiano nei Balcani, in Russia, in Africa. Anche questi tutti nascosti, per creare il mito degli "italiani brava gente" e schierarsi tutti uniti dietro agli americani contro la Russia bolscevica.
      Per tutti questi motivi il 19 giugno saremo in Piazza Venti Settembre, per una grande manifestazione, provinciale e regionale contro la guerra, per il ritiro del contingente italiano dall'Iraq, per la liberazione di quel paese, contro la guerra preventiva di Bush II e della banda militarista che lo sostiene e lo manovra.


Gian Luigi Bettoli, segretario del Partito della Rifondazione Comunista di Pordenone
Michele Negro, responsabile pace della Segreteria Regionale del Prc del Friuli Venezia Giulia

VAMPIRE SHADOW - FRANZ

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