[Cm-roma] Quartieri troppo lontani????

Delete this message

Reply to this message
Autore: Marco Pierfranceschi
Data:  
Oggetto: [Cm-roma] Quartieri troppo lontani????
Alle 19:09, venerdì 11 giugno 2004, arianna05@??? ha scritto:
> Inoltre se ci si arrende davanti al fatto che i quartieri sono lontani
> allora non ha senso neanche promuovere queste iniziative che invitano ad un
> maggiore uso della bici nei parchi, perche' se ci pensi bene l'aria salubre
> e la serenita'mentale acquisite nel parco vengono subito perse quando si
> esce dal parco per caricare la bici sul bagagliaio della macchina e tornare
> a casa...


I parchi sono spazi della città liberi dalle auto.
Possono essere usati sia a fini ricreativi, sia per muoversi "attraverso" la
città, lasciandosi alle spalle gli ingorghi e chi li crea.
Io personalmente trovo che muoversi in bici si strade pesantemente trafficate
sia sgradevole, nocivo e pericoloso, e vada evitato ovunque possibile (ovvero
ad esclusione delle CM, dove l'esigenza è anche di visibilità, e comunque si
è in gruppo).

Io penso che la bicicletta possa trovare delle vie sue, non andare a
scontrarsi per uno straccio di spazio contendendolo a chi ne fa un pessimo
uso. Io sogno una rete ciclabile che si muova attraverso tutta Roma il più
possibile lontana dalle arterie del traffico motorizzato, al tempo stesso
veloce ed efficiente, e che passi in posti belli.

Ho riaccompagnato a casa i miei ospiti milanesi, lasciando la ciemmona
all'altezza del tunnel di Porta Cavalleggeri, prima sulle banchine del
Tevere, poi Isola Tiberina, Circo Massimo (dentro, sui prati), Caracalla sui
controviali, Appia antica fino al Quo Vadis (tratto trafficato) e poi
attraverso la Caffarella di notte uscendo su via dell'Almone: ne sono stati
ENTUSIASTI.

Ciao

-- 
Marco Pierfranceschi
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
http://www.ruotalibera.org
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
   __o     AMD-K7 500
 _ \<,_   running Linux
(_)/ (_) Fedora Core 2.0
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
"Il (nostro) scopo è reinventare la vita
in un'era che ce ne sta privando in forme mai viste."
                      (Luigi Pintor)