LA LIBERAZIONE DEGLI OSTAGGI
SECONDO LA STAMPA POLACCA
Cari Amici Osservatori,
Vi segnalo la significativa discrepanza tra i contenuti e le modalità delle comunicazioni relative alla liberazione degli ostaggi italiani in Iraq tra i media polacchi e quelli italiani. La TV Polacca ha trasmesso la notizia scarna e asciutta dell'azione del commando polacco in cui è stato liberato l'imprenditore polacco Jerzy Kos. Nella stessa azione - continuava la comunicazione - sono stati liberati anche 3 ostaggi italiani. La liberazione di Kos, direttore della ditta edile "Jedynka" di Wroclaw (Breslavia), è stata possibile grazie alle trattative svolte dai dipendenti della ditta, le cui intercettazioni hanno permesso di localizzare i movimenti dei rapitori. (Le ditte edili polacche da decenni costruiscono in Iraq, spesso in collaborazione con tecnici iracheni, molti dei quali - dagli anni sessanta - si sono diplomati in Polonia; esiste quindi uno specifico tessuto di rapporti professionali-personali tra polacchi e iracheni). E' difficile in base a questi dati trovare un collegamento tra i trionfali commenti italiani in cui si esalta il successo delle forze armate italiane in Iraq, dei servizi segreti e della politica estera italiana. E' da precisare che i polacchi hanno rifiutato di rivelare i particolari dell'azione, accennando alla possibilità di dover ricorrere agli stessi mezzi qui sperimentati ("i particolari sono noti a 3 persone in Polonia"); è stato sottolineato che l'azione non è stata svolta dall'unità speciale antiterrorismo "Grom" , molto discussa per sue precedenti operazioni.
Tanti saluti
Anna Czajka
O.L.I.
OSSERVATORIO LIGURE SULL'INFORMAZIONE
Newsletter n.20, Venerdì 11 giugno 2004
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