8-6-04 -Sugli arresti di Genova-
Durante operazione di rastrellamento in centro storico con grande
schieramento di forze dell'ordine in borghese e non, due compagni attivi
sul fronte delle lotte di solidarietà, che hanno cercato di impedire
l'azione arbitraria e violenta dei poliziotti, purtroppo sono stati
arrestati. Al momento sono già stati tradotti al carcere di Marassi a
Genova (probabilmente nelle celle d'isolamento). Da fonti da verificare con
maggiore precisione sembrerebbe che il loro caso sia stato affidato al PM
Silvio Franz che nella giornata di ieri non era il magistrato di turno. Le
forze dell'ordine hanno effettuato una conferenza stampa in pompa magna e i
giornali (vedasi l'allegato finale ripreso da Repubblica on-line, conferma
tutto ciò), velinari come sempre, hanno risposto SIGNOR SI, all'appello. Il
Volantino distribuito nelle strade del centro cittadino ieri sera racconta
la reale dinamica dei fatti. Seguiranno ulteriori aggiornamenti. Purtroppo
non abbiamo notizie sulle condizioni di un compagno in particolare che è
stato sottoposto ad un pestaggio violento da parte dei poliziotti prima che
questi ultimi riuscissero nonostante la solidarietà degli altr* compagn*
presenti ad ammanettarlo e forzarlo nella loro auto. In seguito, durante un
momento di cd festa all'area expò per gli eventi di Genova 2004, il
volantino che segue è stato letto e i compagn* intervenuti hanno
sottolineato con forza la situazione di complicità di tutti coloro che
assistendo quotidianamente a queste operazioni di rastrellamento, fanno
finta di niente o si voltano dall'altra parte.
Solidarietà ai compagni arrestati, a Genova come ovunque.
GENOVA 2004 - capitale della repressione -
Lunedi 7 giugno, nel pomeriggio, ci stavamo recando in zona Caricamento per
un'iniziativa contro la prossima commercializzazione del Ritalin.
Arrivati in piazza Raibetta ci siamo trovati davanti ad un'operazione di
polizia atta a sgomberare, sequestrandone la merce, alcuni abusivi che
abitualmente si recano in questa piazza per guadagnare qualche soldo.
Carabinieri, polizia, digos, vigili urbani e dipendenti amiu, in gran
accordo, provvedevano a una "pulizia" della piazza distruggendo le
mercanzie e controllando i documenti degli ambulanti extracomunitari.
Istintivamente abbiamo manifestato il nostro sdegno verso polizia e il loro
oper-ato e altrettanto immediata é giunta la reazione con l'aggressione dei
presenti che rifiutavano di farsi identificare. Con l'intenzione di
arrestare uno dei ragazzi presenti sono volati pugni all'addome, calci nei
testicoli, testate contro l'auto e manganellate per lui e chi cercava di
sottrarlo al sequestro.
La violenza della polizia è durata circa un quarto d'ora con tanto di
inseguimento e caccia all'uomo nei vicoli concludendosi con l'arresto di
due ragazzi, Paolo ed Errico, trasportati in tarda serata a Marassi.
In seguito abbiamo saputo che 3 sbirri si sono recati all'ospedale
lamentando lesioni, come d'ufficio.
I media hanno tuonato con notizie di auto distrutte e 7 poliziotti feriti,
allestendo uno spettacolo inverosimile per giustificare, coprire e infine
legittimare quello che é successo oggi in piazza: una violenza arbitraria
di chiaro stampo squadrista coerente col clima di feroce repressione che si
vive oggigiorno.
Dobbiamo dire che purtroppo nessuno sbirro ha subito ferite in tale
circostanza, dato anche il rapporto di forze a loro totalmente favorevole,
nè sono state danneggiate macchine, mentre i due ragazzi pestati e fermati
sono ancora nelle loro mani...
Quello in cui siamo stati coinvolti oggi è solo una delle tante
manifestazioni di guerra contro i poveri, donne e uomini senza un
particolare ruolo nella società mercantile se non quello appunto di farsi
rastrellare, bombardare, internare, torturare.
Sostenere e appoggiare le operazioni di polizia, i controlli e i
rastrellamenti quotidiani anche con il silenzio rende complici di tutto ciò
che gli specialisti della cultura - Genova capitale 2004 - vogliono
continuare a tenere nascosto, ovvero il reale volto della città, dei suoi
divari sociali e delle forze dell'ordine che ne difendono i ricchi e
perseguitano i poveri.
Torneremo presto in piazza della Raibetta per svolgere la nostra
iniziativa, ma ora, in più, anche per solidarizzare con chi ha subito i
rastrellasmenti e per ribadire il nostro odio verso i guardiani del potere
e della merce. Non daremo mai più un documento a nessun individuo in
divisa, non ci è mai piaciuto farlo, l'abbiamo sempre evitato e proprio per
questo hanno arrestato oggi i nostri compagni. Invitiamo anche tutti coloro
che sentono di esistere a prescindere da un pezzo di carta a non farlo.
Solidali e attivi contro la repressione
Dalla stampa in rete
Disobbedienti in azione a Genova?
Da
www.repubblica.it Una violenta rissa esplosa tra agenti delle forze
dell'ordine e un gruppo di giovani intorno alle 17 in piazza Raibetta, a
Genova, è costata il ferimento di sette poliziotti della questura del
capoluogo ligure. Il gruppo di giovani, formato anche da ragazzi dei centri
sociali e punkabbestia, protestava per i controlli amministrativi ad alcuni
ambulanti abusivi italiani. Una macchina di servizio è rimasta danneggiata.
(i disobbedienti non centrano nulla come pure la disobbedienza. N.d.R.)
REPRESSIONE
I giornali di oggi riportano la notizia di una aggressione di punkabbestia
contro alcuni poliziotti che stavano effettuando dei controlli in piazza
Raibetta.
La vicenda non si è assolutamente svolta come descrivono i giornali.
Questa versione è una elaborazione della questura che si è affrettata a
organizzare una conferenza stampa per coprire la spedizione squadrista
appena effettuata.
La vera dinamica degli avvenimenti è ben diversa e cercherò di raccontarla
succintamente.
Alcuni poliziotti, coadiuvati da netturbini e vigili urbani hanno
effettuato un blitz nei confronti di quegli extracomunitari che organizzano
un mercatino abusivo in via Frate Oliverio a ridosso di Palazzo San
Giorgio.
In quel momento stavano confluendo i compagni del Telefono Viola che
volevano organizzare uno spettacolino per bambini e contemporaneamente
informare sulla pericolosità del farmaco Ritalin (un sedativo per bambini
molto in voga negli USA).
I poliziotti stavano malmenando un migrante che non voleva cedere la sua
merce.
Ps, vigili e netturbini raccoglievano gli oggetti a terra e li buttavano in
un cassonetto.
A questo punto sono intervenuti i compagni prendendo le difese dei migranti
e qui si è scatenata la violenza.
Senza che nessuno se ne fosse accorto l'intera zona era presidiata da
poliziotti in borghese che sostavano sotto i portici. Questi si sono
infilati i guanti, hanno estratto i manganelli occultati sotto i giubbotti
e hanno iniziato un vero e proprio pestaggio di massa colpendo a caso
chiunque passasse li vicino.
E' iniziata una caccia all'uomo con manganellate, pugni, calci a gente per
terra. Due compagni sono stati pestati a sangue e ammanettati. In pochi
minuti sono sopraggiunte altre volanti di Ps e CC.
Quasi tutte le persone che hanno assistito a questa aggressione sono
scappate e solo alcuni compagni sono rimasti nei pressi e hanno continuato
a protestare.
Ci sono moltissime testimonianze, anche di mamme che avevano portato i loro
bambini ad assistere allo spettacolino di clown e giocolieri organizzato
dai compagni.
Ancora una volta i poliziotti si sono distinti per la loro brutalità e
nella conferenza stampa non hanno lesinato menzogne e accuse infondate -
come e forse peggio che al G8.
Due ragazzi sono stati portati a Marassi con accuse gravissime.
Mi sembra che tutto ciò sia abbastanza per chiedere a tutto il movimento di
indire una riunione sui temi della repressione e del linciaggio ormai
quotidiano di migranti e compagni.