[Cerchio] GENOVA 2004 - capitale della repressione -

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Szerző: leonid ilijc brezhnev
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Tárgy: [Cerchio] GENOVA 2004 - capitale della repressione -
Arresti a Genova    

GENOVA 2004
- capitale della repressione -

Lunedi 7 giugno, nel pomeriggio, ci stavamo recando in zona Caricamento per
un'iniziativa contro la prossima commercializzazione del Ritalin.

Arrivati in piazza Raibetta ci siamo trovati davanti ad un'operazione di
polizia atta a sgomberare, sequestrandone la merce, alcuni abusivi che
abitualmente si recano in questa piazza per guadagnare qualche soldo.
Carabinieri, polizia, digos, vigili urbani e dipendenti amiu, in gran
accordo, provvedevano a una "pulizia" della piazza distruggendo le
mercanzie e controllando i documenti degli ambulanti extracomunitari.

Istintivamente abbiamo manifestato il nostro sdegno verso polizia e il loro
oper-ato e altrettanto immediata é giunta la reazione con l'aggressione dei
presenti che rifiutavano di farsi identificare. Con l'intenzione di
arrestare uno dei ragazzi presenti sono volati pugni all'addome, calci nei
testicoli, testate contro l'auto e manganellate per lui e chi cercava di
sottrarlo al sequestro.
La violenza della polizia è durata circa un quarto d'ora con tanto di
inseguimento e caccia all'uomo nei vicoli concludendosi con l'arresto di
due ragazzi,Paolo ed Errico, trasportati in tarda serata a Marassi.
In seguito abbiamo saputo che 3 sbirri si sono recati all'ospedale
lamentando lesioni, come d'ufficio.

I media hanno tuonato con notizie di auto distrutte e 7 poliziotti feriti,
allestendo uno spettacolo inverosimile per giustificare, coprire e infine
legittimare quello che é successo oggi in piazza: una violenza arbitraria
di chiaro stampo squadrista coerente col clima di feroce repressione che si
vive oggigiorno.

Dobbiamo dire che purtroppo nessuno sbirro ha subito ferite in tale
circostanza, dato anche il rapporto di forze a loro totalmente favorevole,
nè sono state danneggiate macchine, mentre i due ragazzi pestati e fermati
sono ancora nelle loro mani...

Quello in cui siamo stati coinvolti oggi è solo una delle tante
manifestazioni di guerra contro i poveri, donne e uomini senza un
particolare ruolo nella società mercantile se non quello appunto di farsi
rastrellare, bombardare, internare, torturare.
Sostenere e appoggiare le operazioni di polizia, i controlli e i
rastrellamenti quotidiani anche con il silenzio rende complici di tutto ciò
che gli specialisti della cultura - Genova capitale 2004 - vogliono
continuare a tenere nascosto, ovvero il reale volto della città, dei suoi
divari sociali e delle forze dell'ordine che ne difendono i ricchi e
perseguitano i poveri.

Torneremo presto in piazza della Raibetta per svolgere la nostra
iniziativa, ma ora, in più, anche per solidarizzare con chi ha subito i
rastrellasmenti e per ribadire il nostro odio verso i guardiani del potere
e della merce.
Non daremo mai più un documento a nessun individuo in divisa, non ci è mai
piaciuto farlo, l'abbiamo sempre evitato e proprio per questo hanno
arrestato oggi i nostri compagni. Invitiamo anche tutti coloro che sentono
di esistere a prescindere da un pezzo di carta a non farlo.

Solidali e attivi contro la repressione