Autor: Aldo Frezza Data: Asunto: [Cm-roma] quel giorno c'ero anch'io!
4 giugno 2004, tarda mattinata. Torno da un'impegno di lavoro che avevo
questa mattina: una conferenza stampa all'Acquario, per l'inaugurazione di
una mostra fotografica (ebbene sì, faccio il giornalista anch'io!).
Traverso una piccola manifestazione in via Napoleone III: un gruppo di
nazifasci, trincerati dietro le loro croci celtiche, i loro stendardi, i
loro cappucci e i loro celerini schierati a proteggerli, fa il saluto romano
dalle finestre. Cazzo, mi dico, ci passo quasi tutti i giorni davanti a quel
portone. Ci voleva Bush per farmi sapere che è un covo di scarafaggi!
Dribblati i caschi, gli elmetti, i cappucci e le Kefie, alla fine di via
Rattazzi, un gruppo di ciclisti, fermi all'angolo, sul marciapiede, colpisce
la mia attenzione. Ciclisti? In gruppo, poi! Ma.non saranno quelli di CM? Mi
avvicino, ma partono. Però, sono sempre più convinto che sono loro: anzi,
credo di avere riconosciuto qualcuno visto al Colosseo pochi giorni fa. Ma
eravamo tanti.
Subito dopo, la scena è veramente surreale. A pochi metri di distanza, un
corteo di macchine, pulmini e jeep, tutte blu, tutte incolonnate. Non ho la
macchina fotografica dietro. Peccato. Un corteo di almeno dieci veicoli, che
sembra inseguire e sorvegliare a vista una decina di biciclette. Che abbiano
letto tutti "L'uso sovversivo della bicicletta"? Addirittura dieci
sovversivi insieme, liberi di girare impunemente? C'è di che intervenire
subito, prima che turbino l'ordine pubblico con quei loro veicoli da
terroristi !!
Ma forse la scena è puramente casuale, il corteo armato non è per loro.
Comunque, attraverso la strada, lentamente, mooooltooooo lentamente.
L'autista della prima jeep mi guarda, io lo guardo. Una seconda jeep cerca
di sorpassarlo e rimane bloccata da un furgoncino che giunge in senso
contrario. Accenna un abbozzo di sirena, subito abortito. La prima suona il
clacson.
Il corteo di sovversivi a due ruote, intanto si allontana verso la piazza,
gira intorno a quel grande obelisco, sparisce alla mia vista e se ne va a
compiere chissà quali atti di sovversione.
Posso decidermi ad attraversare l'altra metà di carreggiata.
E fu così che lottai anch'io contro Bush...