[Cerchio] Il regalo di Bush

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著者: Boccadorata
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題目: [Cerchio] Il regalo di Bush
http://www.ilmanifesto.it/oggi/art43.html


A Napoli il comando della Marina Usa
Il regalo di Bush: il Pentagono trasferirà in Italia - non più nella
Spagna di Zapatero - il comando della Marina Usa dalla Gran Bretagna. Il
Parlamento lo sa?
MANLIO DINUCCI
Bush non è arrivato a mani vuote. Ieri, nel momento in cui giungeva a
Roma, il Pentagono ha fatto sapere, attraverso The New York Times, che
il quartier generale delle Forze navali Usa in Europa sarà trasferito da
Londra a Napoli. Ciò rientra in un piano generale di ridislocamento
delle forze statunitensi dall'Europa settentrionale e centrale a quella
meridionale e orientale, dove saranno stabilite nuove basi così che il
Pentagono possa avere «la massima flessibilità nel proiettare forze in
Medio Oriente, Asia Centrale e altri potenziali teatri bellici». Il
quartier generale agli ordini del Comandante in capo delle Forze navali
Usa in Europa (Cincusnaveur), che sarà trasferito a Napoli, ha «un'area
di responsabilità» comprendente 89 paesi in tre continenti (Europa,
Africa e Asia, Medio Oriente compreso), da Capo Nord al Capo di Buona
Speranza e, ad est, fino al Mar Nero. Dispone di sette basi, con oltre
20 grandi unità navali e 22.000 marinai e marines. Napoli diverrà così
ancora più importante nella strategia del Pentagono. Qui si trova già il
quartier generale delle Forze alleate del Sud Europa (Afsouth), agli
ordini di un ammiraglio statunitense. Vi sono inoltre a Napoli, sempre
sotto comando Usa, i quartieri generali delle forze navali e aeree
alleate per il Sud Europa; i quartieri generali dei sottomarini e delle
forze aeree navali della regione meridionale e quello delle forze navali
da attacco e supporto del Sud Europa. Con il trasferimento a Napoli del
Cincusnaveur crescerà l'importanza anche della base della Maddalena (i
cui sottomarini, agli inizi della guerra contro l'Iraq, hanno attaccato
dal Mediterraneo, con i missili da crociera, Baghdad e altri obiettivi)
e della base aeronavale di Sigonella.

Poiché il Pentagono, mentre annuncia il ritiro di due divisioni dalla
Germania, chiarisce che «nessuna forza statunitense sarà rimossa
dall'Italia», c'è da star sicuri che esso accrescerà anche lo
schieramento delle proprie forze terrestri nel nostro paese. L'esercito
Usa ha già proprie basi in Veneto e in Toscana. Alla Caserma Ederle di
Vicenza è stanziata la 173a brigata aviotrasportata, che nel marzo 2003
fu la prima ad essere proiettata nel Kurdistan iracheno. A Camp Darby
(Livorno) è situata la base logistica che rifornisce le forze terrestri
e aeree impegnate anche in Medio Oriente. Inoltre, poiché il Pentagono
intende spostare 72 caccia F-16 dalla Germania alla Turchia ma non vuole
condizionamenti da parte di Ankara, è probabile che questi aerei, e
anche alcuni F-15 oggi dislocati in Gran Bretagna, siano trasferiti in
Italia. Qui l'aeronautica Usa ha proprie basi in Friuli-Venezia Giulia,
soprattutto ad Aviano (Pordenone), dove sono schierate la 31st Fighter
Wing e la 16th Air Force che, dotata di caccia F-16 e F-15, ha il
compito di pianificare e condurre operazioni di combattimento aereo
anche in Medio Oriente.

Il piano di ridislocamento delle forze accrescerà quindi la presenza
militare Usa in Italia. Quale sia la sua dimensione attuale, lo dice il
rapporto ufficiale del Pentagono Base Structure Report per l'anno
fiscale 2003: le forze armate statunitensi posseggono nel nostro paese
oltre 2.000 edifici, con una superficie complessiva di oltre un milione
di metri quadri, e hanno in affitto 1.100 edifici, con una superficie
complessiva di 780mila metri quadri. Il rapporto fornisce anche i dati
sul personale addetto a tali basi: oltre 15500 militari e 4500 civili,
per un totale di circa 20mila. Il loro compito è principalmente quello
di tenere le basi in efficienza, così che possano essere usate in ogni
momento come trampolino di lancio delle operazioni militari
statunitensi.

Il quartier generale delle Forze navali Usa in Europa avrebbe dovuto
essere trasferito dalla Gran Bretagna alla Spagna. Ma, dopo la decisione
del governo spagnolo di ritirare le truppe dall'Iraq, il Pentagono ha
scelto l'Italia, dove il governo Berlusconi ha dato il suo assenso
preventivo. Senza ovviamente consultare il parlamento, cui spetterebbe
una scelta di tale importanza. La presenza a Napoli di questo quartier
generale, agli ordini diretti del Pentagono, lega infatti ancor più il
nostro paese alle scelte di Washington proiettandolo nelle guerre decise
oltreatlantico. «L'Europa è legata per sempre all'America», ha scritto
ieri Prodi a Bush. Ciò è vero soprattutto per ciò che riguarda l'Italia.
L'unico inconveniente è che la corda l'hanno in mano a Washington e noi
abbiamo la testa nel nodo scorsoio.