----- Original Message -----
From: eddy cambiaso
To: europposizione@???
Sent: Thursday, June 03, 2004 12:09 PM
Subject: Re: [europposizione] FW: sul 4 giugno, dal coord.palestina milano
ciao, non so se succede solo a me, ma non riesco ad aprire l'allegato.
Patrizia
Angela <stella.rossa@???> wrote:
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Data: Sat, 29 May 2004 10:17:58 +0200 (added by postmaster@???)
A: "assalto"
Da: "Angela"
Oggetto: sul 4 giugno, dal coord.palestina mila! no
La visita di Bush, l'opportunismo dei "pacifisti", e le nostre insufficienze
Tra meno di una settimana arriverà in Italia George W.Bush, il criminale di
guerra a capo della cricca imperialista che ha scatenato la "guerra
infinita" ai popoli e agli sfruttati in nome della presunta lotta al
"terrorismo" globale. Di stretta osservanza fondamentalista cristiana, e in
alleanza con il sionismo internazionale, Bush non è certo un folle, come
alcuni amano dipingerlo per non dov er comprendere le ragioni di fondo della
politica di aggressione da lui incarnata: è un imperialista conseguente
piuttosto, consapevole che la profonda crisi che attanaglia da anni il
sistema capitalista mondiale si può superare solo estendendo, manu militari,
il controllo sulle risorse energetiche e umane, sui mercati, sulle aree
strategiche cruciali per la circolazione delle merci e dei capitali. E' un
imperialista conseguente,e non un pazzo, che usa il terrore sui popoli che
non si pi egano, e che sa far valere la sua predominanza militare per
annichilire anche gli altri poli imperialisti, primo tra tutti quello
europeo. E' un imperialista che, come in tutte le carceri imperialiste del
mondo, Italia compresa, utilizza l'arma della tortura sui prigionieri, che
dall'Afhaganistan a Guantanamo all'Iraq hanno conosciuto da vicino il
significato della "superiorità" della civiltà occidentale (imperialista). E'
un imperialista che sa far imporr! e, per i propri alleati più fedeli come
Israele, la totale impunità verso il genocidio che le truppe sioniste
perpetrano in Palestina, accodandosi ai piani di Sharon che mirano ad
eliminare l'Intifada palestinese e a confinare quel popolo in poche riserve
indiane.
E' un imperialista che, però, come tutti gli imperialisti, non sa fare i
conti con le leggi della storia e della materia, sottovalutando la reazione
che necessariamente provocano le sue guerre di rapina nei popoli colpiti.
Sull'es empio dell'Intifada e della Resistenza palestinese, infatti, il
popolo iracheno ha fin dal primo giorno di occupazione innescato una
Resistenza che gode, ogni giorno che passa, di sempre maggior consenso
popolare e che diventa sempre più contundente, al punto di scompaginare i
piani del nemico, ritardare i passaggi previsti per l'occidentalizzazione
dell'Iraq, impedire la svendita delle ricchezze nazionali.
Il 4 giugno Bush sarà a Roma in occasione del! la Liberazione della città dall
'occupazione tedesca: una presenza abbastanza stridente dunque, dal momento
che oggi Bush rappresenta un paese che ne occupa militarmente diversi altri
(l'Iraq, ma non dimentichiamo l'Afghanistan, i Balcani, e le decine di altre
"missioni" dal Latinoamerica all'Asia estrema che vedono impegnate i
militari a stelle e strisce).
Che il governo Berlusconi, alleato fedelissimo dello yankee, sia ben
contento di usare questa visita a fini elettorali non ci stupis ce; e a dire
il vero, non ci hanno stupito neanche le prese di posizione della presunta
"opposizione" di centrosinistra, che fin dal momento in cui da alcuni
settori del movimento contro la guerra si è iniziata a indicare per il 4
giugno la necessità di una grande mobilitazione di protesta, hanno
apertamente preso le distanze. Ovvio, perché gli "oppositori" di oggi
saranno i signori della guerra di domani (ricordate Belgrado '99?), e non
possono sputare! oggi sul piatto in cui mangeranno.
Di fronte alla visita di Bush, tuttavia, ci si poteva aspettare che una
grossa parte del movimento contro la guerra, e anche di alcune sue
componenti istituzionali (PRC, Verdi, PDCI), si spendesse per organizzare la
più vasta partecipazione alla mobilitazione romana; invece quel che
registriamo è che i calcoli elettorali, da sempre interni al "movimento",
hanno avuto la meglio, concretizzandosi in una vera e propria opera di
sabotaggio della partecipazione al corteo di Roma da parte dei non romani.
Anzi, per sgonfiare ulteriormente la mobilitazione, si sta facendo appello a
che nelle diverse città ci siano presidi e scadenze locali, un po' come
abbiamo visto per la manifestazione per la Palestina dello scorso 8
novembre, apertamente osteggiata dal "movimento per la pace" in quanto
espressamente a favore dell'Intifada.
A Milano, addirittura, abbiamo per due settimane data per certa l'
organizzazione di un tr! eno per Roma, che è poi misteriosamente stato
affossato dagli organizzatori non certo per timore di non riempirlo.
A tal proposito, dobbiamo, come Coordinamento di lotta per la Palestina,
farci un'autocritica, in quanto non abbiamo contato, come nel passato, sulle
nostre forze e deciso autonomamente di organizzare la partecipazione a Roma,
"fidandoci" del treno fantasma che veniva dato per certo. Non commetteremo
più questo errore, dal momento che la nostra esperienza ci ha dimostrato
che, da ndo indicazioni corrette e di lotta, e mantenendoci autonomi anche
dalle più lontane propaggini istituzionali del "movimento", abbiamo saputo
raggiungere obiettivi qualificanti.
Sulla manifestazione di Roma si stanno addensando le nubi della
criminalizzazione preventiva, che si unisce al sabotaggio della
partecipazione di massa: ciò nonostante, il criminale imperialista Bush
merita l'accoglienza di protesta che i settori più coerenti del movimento
contr! o la guerra dovrebbero esprimere.
Facciamo pertanto appello a tutti ad essere presenti il 4 giugno a Roma, con
o senza treni speciali, con o senza i finti pacifisti che al massimo
appenderanno la bandiera arcobaleno al balcone per salvarsi la coscienza,
certi che sia nostro dovere, da persone che vivono in uno dei paesi in prima
fila nell'occupazione irachena e nella rapina delle risorse di quel paese,
far arrivare alla Resistenza del popolo iracheno forte e chiaro un segnale
di solidariet à e di unità nella lotta contro lo stesso nemico: l'
imperialismo.
Tutti a Roma il 4 Giugno ad accogliere il terrorista Bush!
Appoggiamo la resistenza araba, in Iraq e Palestina!
Morte all'imperialismo!
Coordinamento di lotta per la Palestina - Milano
28/05/2004
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