dopo l'ultima allucinazione del 6 dicembre qui a milano
e' stata un'altra boccata d'aria in un mare di merda.
ci metto la trasferta, la citta bellissima per me quasi sconosciuta
la condivisione del giorno e della notte con altre biciclette
altri approcci e metodi.
persone in treno che, scrutando sei umani con bici al seguito
in viaggio per e da roma si avvicinano e si mettono piacevolmente
a discutere di urbanistica, sindacalismo, tecnica e amore ciclistico.
altre ciclofficine popolari che vengono gestite con entusiasmo.
cicli da napoli, catania, bergamo, vicenza e chissa' dove
i contatti necessari e tanta voglia di fare cio' che solo piace.
il saluto che l'assessore all'ambiente manda alla critical mass
un piccolo episodio che mi obbliga al paragone con milano.
la fiab contenta di esserci
le creature in acciaio saldate per l'occasione, il kaos
per le storiche vione capitoline.
l'aria che si respira e' di una critical mass delle grandi occasioni.
e' senza dubbio il loro momento, e se lo stanno godendo.
