secolo xix
Moschea, Bertone dà ragione ai parroci
LA CITTA' E L'ISLAM L'imam Husein Salah: «Speravo di ricevere solidarietà.
Sono sorpreso e deluso». Riesplode la polemica politica
Il cardinale: «L'autorizzazione non va concessa a cuor leggero»
«S ulla moschea occorre riflettere ancora. L'autorizzazione all'apertura
del centro islamico non va concessa a cuor leggero. Anche considerando che
non esiste reale reciprocità nei paesi islamici». Sollecitato dalla lettera
aperta con cui i quattro parroci di Cornigliano chiedono al sindaco
Giuseppe Pericu e ai capigruppo del consiglio comunale di bloccare il
progetto della moschea in via Coronata, l'arcivescovo Tarcisio Bertone
aggiunge spunti di riflessione destinati a rendere ancor più incandescente
il dibattito politico.
Ma, anche in seno alla Chiesa, il clima è tutt'altro che tiepido. Così don
Antonio Balletto, teologo e presidente del Forum del Terzo settore, replica
al cardinale: «E' giusto far valere il principio di reciprocità, ma non si
può subordinare ad esso il sì alla moschea». Don Balletto non condivide
neppure l'iniziativa di padre Giacomo Pala, don Valentino Porcile, don
Giuseppe Sapori, don Alfonso Carrea - responsabili delle quattro parrocchie
di Cornigliano - che, con altri sette membri del consiglio vicariale, hanno
firmato il documento contro la moschea: «Stanno esagerando le difficoltà -
dice il sacerdote - la gente va educata alla tolleranza e al rispetto degli
altri, non assecondata nelle proprie paure». Più diplomatico don Franco
Anfossi, direttore della Caritas: «Tutti hanno diritto a professare il
proprio culto religioso in santa pace. Ma, per quanto riguarda la questione
della moschea a Cornigliano, credo che l'opinione dei parroci non vada
ignorata dal momento che conoscono bene il territorio». Andrea Chiappori,
responsabile della comunità di Sant'Egidio, non si sbilancia: «La lettera
dei parroci, pur condivisibile in linea di principio, ha il difetto di
prestare il fianco a strumentalizzazioni politiche».
Husein Salah, imam della comunità islamica genovese, mastica amaro: «La
posizione del cardinale Bertone è sbagliata e l'uscita dei quattro parroci
mi ha deluso profondamente».
Sul fronte politico, la discesa in campo dei quattro sacerdoti spiazza il
centro sinistra, complessivamente favorevole alla moschea, e rinvigorisce i
partiti dell'opposizione. Gianni Plinio, vicepresidente della giunta
regionale ed esponente di An: «Inviterò i quattro sacerdoti alla prima
riunione del costituendo Comitato promotore del referendum sulla moschea».
Esulta anche Giuseppe Costa, capogruppo di Forza Italia in consiglio
comunale: «Era tempo che i parroci prendessero posizione contro il
progetto, interpretando il sentimento dei fedeli». Le parole di Franco
Maggi, capogruppo Ds a Tursi, invece, tradiscono sconforto: «Su questa
vicenda la destra fa solo speculazione politica. Quanto ai parroci,
dovrebbero mettere in pratica gli insegnamenti di Cristo, che predica la
fratellanza tra gli uomini. Se lì la moschea non va bene, perché i
sacerdoti non si danno da fare per trovare un sito alternativo?». Claudio
Gustavino, capogruppo della Margherita in Comune, sposa la linea
attendista: «Sono d'accordo che si può ancora ragionare sui tempi e le
modalità di costruzione della moschea. Ma mi sembra ipocrita bocciare una
scelta senza proporne un'altra».
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"Eppure il vento soffia ancora...."
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antonio bruno FORUM AMBIENTALISTA MOVIMENTO ROSSO VERDE 339 3442011
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