[Consumo critico - Milano Social Forum] FW: [Forum-consumo-c…

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Autor: Rossana Papagni
Datum:  
Betreff: [Consumo critico - Milano Social Forum] FW: [Forum-consumo-critico] FCC, Equal e associazione: urgente da silvia
inoltro dalla lista forum le ultime dell'incontro per il progetto equal
mi sembra che per il momento si stia ragionando in che modo far comparire il
forum ,se diventare un associaciane per comparire ufficialmente, oppure che
vi compaiano direttamente le realta aderenti al forum che vogliono, e il
forum in se resti solo un garante, tramite un patto interno con mag
comunque se leggete poi se ne parla
rossana

----------
Da: Silvia Marastoni <silmara@???>
Organizzazione: Silvia Marastoni
Risposta: Silvia Marastoni <silmara@???>, Lista del Forum Consumo Critico
di Milano <forum-consumo-critico@???>
Data: Fri, 28 May 2004 18:18:46 +0200
A: forum-consumo-critico@???
Oggetto: [Forum-consumo-critico] FCC, Equal e associazione: urgente da
silvia

caro Forum
ieri vi avevo scritto un msg che non riesce ad arrivare causa
allegati. Ve lo rimando senza (tanto le cose fondamentali ci sono, per
le altre farò copia/incolla fra pochi minuti...). Aggiungo che poco fa
ho chiamato Alberto Brugnoni (il consulente di Mag2/Agemi che fa parte
del Comitato politico incaricato della scrittura del progetto -> non
ho il telefono di Guido Busato e di Maurizia...) per
fargli presente che, contrariamente agli accordi presi, il verbale, le
informazioni 'supplementari' che abbiamo richiesto in riunione ed i
documenti già scritti che aspettavamo entro stamattina (vedi sotto) non ci
sono
purtroppo ancora arrivati, e per sollecitarne l'invio: personalmente,
posso metterci mano solo nel week end e non lunedì, e credo che valga
lo stesso per tutti quelli di noi che lavorano... non so come potremo
leggerli, commentarli, integrarli e portare un contributo alla
prossima riunione, se non ci arrivano entro oggi. A presto, un
abbraccio
Silvia

eccovi la mail di ieri:
1) martedì sera c'è stata la prima riunione del GdL Equal, a cui
hanno
partecipato: Alberto Brugnoni, Guido Busato, Maurizia -
mannaggia,
non ricordo il congome... - (comitato politico
progetto Mag2/Agemi); Michele Papagna di Acea, Angelo Marchesi di
Aiab,
Vittorio Lovera di Caes, Sandra, Ester, Mario Vitiello -
Gas Lambrate - e Silvia (io me), per il FCC (spero di non
dimenticare
nessuno). Nel complesso la riunione è stata intensa e utile per
avere
un'idea dei passaggi contenuti nella bozza di Mag2/Agemi. Entro
domani
mattina dovremmo ricevere nella mailing list del GdL il verbale
ed i
documenti relativi da parte di Mag2/Agemi: ve li manderemo 'in
tempo
reale', perchè li possiate tutti leggere, formulando tutte le
domande,
i suggerimenti, le obiezioni che ritenete opportuni, per
discuterne in
lista e 'quagliare' qualcosa prima della prossima riunione, che
sarà
martedì/mercoledì prossimo. E' importante aggiungere che la
formulazione dei contenuti del progetto deve essere conclusa
entro la
metà di giugno; il tempo è pochissimo e il lavoro che ci aspetta
sarà
quindi - via mail, telefono e secondo me almeno uno/due altri
incontri
plenari - molto intenso. La possibilità di compiere tutto il
percorso
insieme, realisticamente, è scarsa/nulla. Vediamo che contributo
'orientativo' possiamo dare sugli aspetti più rilevanti...
2) a proposito dell'ipotesi di costituirsi in associazione vi
mando, come promesso, le note che mi ha inviato Nicolas
(Socialpress), tanto per farci un'idea più concreta. Le ho appena
viste, mi riprometto di leggerle nel week end e di ragionarci.
Quanto alle valutazioni personali,mi ripropongo di trovare un po'
di
tempo per 'dire la mia' entro il week end.
Un abbraccio
Silvia


This is a forwarded message
From: Nicolas Raffieri <nicolas.raffieri@???>
To: silmara@???
Date: Thursday, May 27, 2004, 4:01:02 PM
Subject: note per forum consumo critico

===8<==============Original message text===============
Ciao Silvietta,

provo a mettere giù un paio di considerazioni sulla tua richiesta
di
indicare al Forum Consumo Critico qualche linea guida per
l'ipotesi di
costituzione del Forum Consumo Critico in Associazione.

I riferimenti legislativi per la costituzione ed il funzionamento
di
un'Associazione sono gli articoli da 14 a 42 del codice civile.
In particolare si tratterebbe di andare a costituire un'Ass. non
riconosciuta [perché non credo che si intenda costituirsi per
atto pubblico
e richiedere il riconoscimento giuridico... ci vogliono almeno
50'000 Euro
di patrimonio e 120 giorni]
Per poter rientrare fra i soggetti di un progetto come des.equal
[non come
capo-fila] è sufficiente disporre di un codice fiscale, e quindi
bastano
Atto Costitutivo e Statuto, firmati da tutti i "costituenti", da
registrare
presso l'agenzia delle entrate. L'operazione si può svolgere in 1
giorno e
servono solo una fotocopia della carta d'identità del
rappresentante legale
e marche da bollo da ? 10.33, una ogni 6 pagine di statuto.

L'esigenza nasce dall'intenzione di svolgere un ruolo formale
all'interno
del progetto des.equal, e ciò mi porta ad evidenziare una prima
questione:
FCC come movimento o come associazione
Si può scegliere di costituire un'associazione ad hoc per
DES-Equal,
coinvolgento chi all'interno del FCC è interessato ad esso,
facendo vivere
il FCC attuale come movimento. Ciò permetterebbe di tarare lo
statuto e la
tipologia di "veste" giuridico-fiscale di quel soggetto sulle
esigenze di
des.equal.
In alternativa si può formalizzare il FCC come associazione che,
di fatto, è
già esistente. Ciò significa pensare a costituire l'associazione
nel
migliore dei modi possibili rispetto al FCC così come attualmente
è,
rispetto alle sue più ampie finalità attuali, cercando di non
piegarla
troppo al progetto des.equal.

Tipologie giuridico-fiscali
premessa: non entrerò nel merito della normativa sul personale
dipendente

1. Associazione non riconosciuta "pura"
Se il FCC non svolge attività economiche, allora l'ente può
operare senza
particolari registrazioni presso pubblici albi o registri e
quindi senza
spese fiscali aggiuntive. Questo significa che il legale
rappresentante, i
membri del direttivo e chi opera in nome e per conto dell'ass. ha
una
responsabilità solidale diretta per le "obbligazioni sociali"...
i debiti.
Intendiamoci però, nel sistema economico e normativo dell'Italia
del 2004
"non svolge attività economica" significa, in pratica,
raccogliere le quote
sociali per condividere le spese e, attenzione, mica proprio
tutte le spese.

2. Associazione ex.art.148_c.8 del TUIR
In ogni caso ritengo che alcuni requisiti di democraticità della
struttura
associativa saranno rispettate. In quel caso lo statuto deve
necessariamente
contenere alcuni elementi che sono quelli previsti dalla norma
citata nel
titoletto [vedi link].
Quella norma è quanto di più astruso e contorto la legislazione
fiscale
riesca a produrre.... comunque si possono avere agevolazioni
fiscali per
qualsiasi attività rivolta agli associati, ad esclusione di:
a) gestione di spacci aziendali e di mense;
b) organizzazione di viaggi e soggiorni turistici;
c) gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale;
d) pubblicità commerciale;
e) telecomunicazioni e radiodiffusioni circolari.
Per inciso, i GAS potrebbero essere ricondotti fra questa
tipologia di
soggetti, anche se solo a particolari condizioni.
Infatti le attività di natura strettamente economica, come la
vendita di
beni e servizi verso corrispettivi specifici agli associati, non
deve essere
prevalente rispetto alle dimensioni istituzionali [leggi "non
economiche" e
cerca di capire cosa signidica] dell'attività.

3. Organizzazione di Volontariato
Questa tipologia fornisce differenti agevolazioni e si basa sulle
attività
di "solidarietà sociale" svolte con l'apporto prevalente di
volontari.
In particolare le agevolazioni riguardano:
_ imposta di registro in misura fissa, esenzioni da imposte di
bollo ed IRAP
_ in teoria, concessione di spazi pubblici dai comuni
_ agevolazioni di natura contabile
_ qualifica di ONLUS di diritto [vedi #4]
_ le quote sociali e le erogazioni liberali verso l'associazioni
sono
detraibili IRPEF [IRE] e deducibili IRPEG [IRES]
A patto che:
_ ci si iscriva ad un registro apposito [ci vogliono 5 mesi]
_ lo statuto preveda clausole specifiche [simili a quelle del
paragrafo
precedente]
_ l'attività sia svolta prevalentemente da volontari-soci
[assicurati,
chiedi al CAES]
_ l'attività sia rivolta alla produzione di benefici per la
collettività e,
di fatto, rientri in una delle tipologie previste dal registro
delle ODV
della provincia di Milano o della Lombardia [vedi link]

4. ONLUS - Organizzazione non lucrativa di utilità sociale
Il regime di ONLUS viene spacciato come mitica superagevolazione
totale, ma
conoscendo la normativa ci vuol poco per capire che non si tratta
di una
tipologia giuridica così vantaggiosa, se non in determinati casi.
Questo
perché la normativa è davvero complessa. Si deve poi considerare
che da
qualche mese la Direzione reginale delle entrate ha cominciato a
fare molti
controlli sui soggetti iscritti all'anagrafe unica delle ONLUS.
Per poter accedere a questa agevolazione ci vuole uno statuto
molto rigido
con formule tassative previste dalla normativa.
Si deve operare necessariamente in uno dei settori di attività di
cui
all'art.10 c.1 a) del d.lgs.460/97, e, fra questi, la diffusione
di pratiche
e cultura del consumo critico e consapevole potrebbe rientrare
[mooooolto
tirato] fra questi:
4) istruzione;
5) formazione;
8) tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente, con
esclusione
dell'attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio
dei
rifiuti urbani, speciali e pericolosi;
9) promozione della cultura e dell'arte;
10) tutela dei diritti civili.
Fra questi, quello più pertinente e di agevole riconduzione alle
finalità
del FCC è "tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente".
Infatti
Istruzione, formazione e tutela dei diritti civili, per la
qualifica di
onlus, devono essere svolti in [forte] prevalenza verso soggetti
"svantaggiati". Analogo discorso vale per la promozione della
cultura, a
meno che non si ricevano contributi da Amministrazioni centrali
dello Stato
[leggi... Urbani: sigh!]; mentre la 11) ricerca scientifica di
particolare
interesse sociale deve essere svolta direttamente da fondazioni e
non credo
si voglia costituire una Fondazione [mimino 50.000 euri].
Inoltre non si possono svolgere attività differenti da quelle
sopra elencate
a meno che non siano ad esse direttamente connesse. I proventi di
queste
ultime non devono superare il 66 per cento delle spese complessive
dell'organizzazione.
Praticamente una struttura degna degli equilibristi del cirque du
soleil.

5. Associazione di Promozione Sociale
Questa pare essere la forma più consona perché la finalità del
FCC mi pare
assolutamente in linea con la promozione sociale, permette la
mutualità, i
requisiti statutari sono coerenti con la struttura che si può
pensare di
istituire e le agevolazioni sono interessanti:
_ sono ricomprese tutte le agevolazioni del #2
_ agevolazioni di natura contabile
_ le quote sociali e le erogazioni liberali verso l'associazioni
sono
detraibili IRPEF [IRE] e deducibili IRPEG [IRES]
_ maggiore tutela all'operato degli amministratori [responsabilità
sussidiaria]
_ in teoria, concessione di spazi pubblici dai comuni
Le condizioni prevedono che l'ente sia istituito da almeno due
anni, oppure
essere iscritte ad una associazione di promozione sociale
nazionale
[es.ARCI]. Questo può valere anche se l'associazione non è stata
costituita
formalmente, ma in quel caso il funzionario della provincia mi
chiede
qualche tipo di contratto da cui risulti l'esistenza dell'ente,
preferibilmente se con enti pubblici [domanda: avete qualche
accordo con il
comune per i mercatini-bio all'isola?]. Infatti anche in questo
caso ci si
deve iscrivere in un registro apposito [ci vogliono 5 mesi],
l'attività deve
essere svolta prevalentemente da volontari-soci [assicurati CAES].
Purtroppo non è possibile [almeno io lo sconsiglio] provare a
costituirsi
come volontariato per poi passare all'APS. La scelta comunque mi
sembra
debba ricadere su una di queste due tipologie.

Conclusioni
Spero di essere stato abbastanza chiaro e di aver centrato il
problema. In
ogni caso aggiungo una lista di link utili e ti confermo la mia
disponibilità per un chiarimento dal vivo o anche per un
help_desk via mail.
Indicativamente lo statuto potrebbe non essere molto diverso da
quello di
SocialPress. Siccome non credo proprio che quel documento sia
privato né
protetto da copyright lo allego. Questa mail è invece in licenza
;-)
<http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/> Creative
Commons
License


links :
_ Codice civile
<http://www.jus.unitn.it/cardozo/Obiter_Dictum/codciv/Lib1.htm>
http://www.jus.unitn.it/cardozo/Obiter_Dictum/codciv/Lib1.htm

_ Tuir
http://www.portaleaziende.it/strumenti/articolo.php?p=472#Capo

_ Legge quadro del Volontariato [rtf]
http://www.noprofit.org/doc/legge266b.rtf

_ Registri del volontariato e dell'associazionismo
http://temi.provincia.milano.it/volontariato_associazionismo/volontariato.ht
m

_ ONLUS [d.lgs 460/97]
http://www.nonprofitonline.it/static/news/decr_leg_460_97.htm

_ Associazioni di promozione sociale
http://www.nonprofitonline.it/static/news/l383promsoc.htm

_ Confronto volontariato/APS
http://www.nonprofitonline.it/static/focus/canale_ernst_young/ORGANIZ_VOL_AS
S_PROM_SOC.htm

Allego:
Statuto SocialPress

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Nicolas Raffieri
Redazione Nonprofitonline
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nicolas.raffieri@???
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