[Forumlucca] Fw: Del mondo Kurdo N. 13

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Autore: Gian Paolo Marcucci
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Oggetto: [Forumlucca] Fw: Del mondo Kurdo N. 13

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Sent: Friday, May 28, 2004 1:43 PM
Subject: Del mondo Kurdo N. 13






Del Mondo Kurdo n.13

A cura dell'Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia

Via Gregorio VII n.278, 00165 Roma Tel 06636892 Fax. 0639380273 Email: uiki.onlus@???





1. Nuriye Kesbir

2. Lettera di Human Rights Watch al Ministro della Giustizia Olandese

3. Il Comando di Dersim delle HPG, con una dichiarazione, ha chiesto di non tagliare gli alberi della zona di Dersim. MHA, 13.05.04

4. Secondo il presidente Abdullah Ocalan la Turchia si trova in un momento critico, per questo chiama il Governo e tutti gli interessati a moversi responsabilmente, per avviare un periodo di pace e democrazia.

5. IHD, violazioni dei diritti umani in aprile. Ozgur Politika, 14.05.04

6. Studenti dell'Università Tecnica del Medio Oriente (ODTU) e dell'Università Dicle (DU) hanno istituito un ponte di fratellanza e lavorano per costruire altresì un "ponte per la libera cittadinanza".

7. Intolleranza sul ponte della fratellanza

8. La vice presidente dell'IHD, l'Avvocatessa Reyhan Yalçindag, denunciando che in Turchia ancora ci sono 850 dispersi, ha chiamato il Governo a dare una spiegazione sui dispersi seguiti ad alcuni fermi di polizia.

9. "La Piattaforma delle Donne di Batman: l'uccisione di donne ha raggiunto livelli allarmanti





1. BRÜKSEL (MHA ) Nuriye Kesbir, donna politica kurda di religione yezida, dicendo che la decisione presa dalla Corte olandese è una decisione politica illegittima, nient'altro che una decisione negoziale tra Turchia e UE, ha scritto una lettera aperta dal carcere indirizzaata al popolo kurdo e all'opinione pubblica con la quale dicharando che "o si vive liberi o non si vive" comincia uno sciopero della fame. Oggi, 28 maggio, è al 21mo giorno.



2. Lettera di Human Rights Watch al Ministro della Giustizia Olandese, 24 maggio 2004 - Rachel Denber, che attualmente dirige la Divisione Europa e Asia Centrale dell'organizzazione per la Tutela dei Diritti Umani Human Rights Watch, ha inviato una lettera al Ministro della giustizia olandese Piet Hein Donner. Nella lettera si sottolinea l'urgenza della questione riguardante Nuriye Kesbir e in particolare il fatto che corre un serio rischio di essere torturata e maltrattata, qualora il governo olandese consenta la sua estradizione e il conseguente ritorno in Turchia. Nella lettera si sottolinea anche la preoccupazione per il fatto che il governo olandese ritiene assai affidabili le rassicurazioni diplomatiche fornite dal governo turco sul fatto che Nuriye Kesbir non verrà torturata o maltrattata e sarà sottoposta a un processo equo al ritorno in Turchia. La Turchia tuttora è carente nel consentire il monitoraggio delle persone responsabili di attuare le garanzie legali, in particolare riguardo alla tortura, come dimostra il fatto che tali garanzie sono state in larga misura inattuale in casi simili in passato.

Rachel Denber rileva anche che l'applicazione della tortura tuttora persiste in Turchia, come ha del resto rilevato anche la Commissione UE nel suo Rapporto 2003 sui progressi della Turchia nel cammino verso l'ingresso nell'UE. Si sottolinea altresì che Nuriye Kesbir correrebbe rischi particolari sia perché è probabile che venga incriminata in base alla Legge Antiterrorismo turca, sia perché è di etnia kurda e di religione yezidi.

La lettera così si conclude: 2Human Rights Watch sottopone rispettosamente all'attenzione del ministro della giustizia olandese il fatto che estradare la signora Kesbir verso la Turchia la porrebbe in reale pericolo di subire torture o maltrattamenti. Le garanzie diplomatiche fornite dal governo turco di non applicare la tortura e di far svolgere un equo processo al ritorno di Nuriye Kesbir in Turchia non possono essere ritenute affidabili e non costituiscono pertanto un'adeguata salvaguardia per quanto riguarda l'obbligo assoluto che grava sull'Olanda di non riconsegnare alcuna persona qualora corra il rischio, se riconsegnata, di essere torturata".



3. Il Comando di Dersim delle HPG, con una dichiarazione, ha chiesto di non tagliare gli alberi della zona di Dersim. MHA, 13.05.04

Nella dichiarazione si legge che da anni a causa della guerra l'area di Dersim è stata tra i primi luoghi devastati, bruciati e distrutti. Tramite le dighe che si intende costruire si danneggia la zona con lo scopo di seppellire e rovinare un territorio produttivo, un'area geografica meravigliosa, luoghi sacri sia moralmente, che geograficamente. Nel comunicato si è sottolineato che in una parte dell'area di Dersim è vietato entrare, un'altra è stata svuotata e nello staesso tempo la zona boschiva è stata in parte bruciata "se si tagliano gli alberi delle zone boschive rimaste, si distruggono e annientano totalmente. In realtà questi progetti di devastazione sono conseguenza della politica di guerra studiati consapevolmente e programmati. La terra che è del popolo gli viene presa . "

Secondo la dichiarazione del Comando di Dersim dell'HPG "da oggi in poi è vietato tagliare gli alberi. Noi, Forze di difesa del popolo, crediamo che questa decisione possa essere favorevole al popolo. Per questo invitiamo tutta la popolazione di Dersim a prendersi la propria responsabilità, per questo facciamo appello affinché si ponga fine ad ogni tipo di distruzione delle foreste."



4. Secondo il presidente Abdullah Ocalan la Turchia si trova in un momento critico, per questo chiama il Governo e tutti gli interessati a moversi responsabilmente, per avviare un periodo di pace e democrazia. DIHA/ISTANBUL, 14.05.04

Il presidente Abdullah Ocalan si è incontrato con i suoi avvocati, Irfan Dündar, Hatice Korkut, Songül Bilgiç e con il fratello Mehmet Öcalan. Hatice Korkut ha informato la stampa a riguardo dell'incontro dicendo che Ocalan non ha parlato della sua condizione di salute e che lo hanno trovato con il morale alto. Korkut ha detto che durante l'incontro si è concetrato sul periodo critico della Turchia e della necessità di lavorare per la pace e la democrazia "questo periodo critico può diventare quello per i lavori di pace e democrazia, per questo soprattutto il governo e anche tutti coloro che sono interessati devono avvicinarsi in modo responsabile alal questione". Ocalan, nella sua ultima difesa, ha scritto che "ho voluto indicare come si difende il popolo. Su questa ho spiegato chiaramente molte cose, scrivendo le verità del mio caso." Ocalan ha detto che continuerà a difendere il popolo in nome della verità.



5. IHD, violazioni dei diritti umani in aprile. Ozgur Politika, 14.05.04

La sede di Diyarbakir dell'IHD, ha denunciato le violazioni dei diritti umani del mese di aprile. Selahattin Demirtas, presidente dell'IHD di Diyarbakir, in una conferenza stampa fatta presso la sede dell'Associazione ha detto che "come dice il Governo noi fluttuaremmo sulla cosiddetta lotta contro le violazioni dei diritti umani, fintanto che non veniamo processati o manteniamo le nostre cariche, perché gli stessi amministratori spesso violerebbero i diritti umani". Demirtas ha detto che gli scontri che ultimamente si vivono nella zona kurda sono preoccupanti e continuano. Dopo gli scontri durati a lungo, per alcuni anni si è vissuto un perido pacifico, ma specialmente negli ultimi mesi se ne è visto uno nuovo. In una tale situazione si crea soprattutto negazione del diritto alla vita diventando causa di instabilità e violazioni dei diritti umani. Gli scontri creano preoccupazione e caos, in un clima del genere abitare e sviluppare un sistema di rispetto dei diritti umani diventa impossibile. Per questo, crediamo che serva sforzarsi per porre fine completamente agli scontri armati e lavorare nella zona per creare una pace stabile e duratura. Crediamo che ogni passo fatto verso la pace sia importante anche per la Turchia". Ha infine aggiunto che "per tutte queste ragioni sottolineo che la pace è un bisogno urgente e chiamo tutte e due le parti del conflitto ad avvicinarsi responsabilmente e con prudenza".



6. Studenti dell'Università Tecnica del Medio Oriente (ODTU) e dell'Università Dicle (DU) hanno istituito un ponte di fratellanza e lavorano per costruire altresì un "ponte per la libera cittadinanza".

ANKARA (16.05.2004) MHA

Declamando lo slogan "Il Ponte di Fratellanza da Dicle verso l'ODTU" studnenti dell'Univesità Dicle sono giunti ad Ankara per incontrare gli studenti dell'ODTU al Parco della Liberazione. È stato organizzato un incontro nel Parco per discutere e vi hanno partecipato circa 200 studenti. Nella prima giornata la gendarmeria è intervenuta, attaccando gli studenti. Gli studenti hanno poi detto: se invece di 200 fossimo stati lì a migliaia, la gendarmeria non avrebbe avuto la possibilità di attaccarci. Hanno poi esposto la loro principale direttiva: in Turchia c'è per noi una strada tracciata da percorrere, dobbiamo organizzare insieme tutte le università affinché si possa percorrere quella strada. Sono stati frapposti ostacoli, affinché gli studenti non si riunissero. Durante l'incontro sono state illustrate e discusse anche la Questione Kurda e la questione riguardante il leader del popolo kurdo Abdullah Ocalan.

"Un ponte per la fratellanza" e poi "Un ponte per la cittadinanza libera" è quel che serve agli studenti. Essi ritengono che si debba portare avanti attività come queste ed espandere la partecipazione alle Madri della Pace e poi a tutta la società. Anche a quanto avviene al vertice NATO di Istanbul gli studenti vogliono fare attenzione, perché la NATO porta avanti, a detta loro, concetti di sterminio dei popoli; e in primo luogo la Questione Kurda e poi gli altri problemi che vi sono in Turchia, tutti scaturiscono da quel che fa la NATO.

Inoltre un gruppo studentesco femminile dell'Università Dicle ha avviato una discussione sulla questione di genere, prendendo ad oggetto la libertà delle donne e quanto, riguardo alle donne, ha scritto il presidente del popolo kurdo Abdullah Ocalan. Le studentesse suggeriscono di concentrare l'attenzione sul nucleo del pensiero di Ocalan al riguardo, ritenendolo fondamentale.



7. Intolleranza sul ponte della fratellanza. Ozgur Politika, 16/05/04

135 studenti dell'Università DICLE di Diyarbakir, che volevano creare "un ponte di fratellanza" con l'Universita di ODTÜ (Ankara) sono stati attaccati dalla gendarmeria con bombe a gas, con bastoni e getti d'acqua. 15 sono stati fermati dalla polizia e ci sono stati alcuni feriti.

Dopo che gli studenti dell'Università ODTU, il 16-17 aprile, erano giunti per la manifestazione volta a creare il ponte di fratellanza tra due universitàa Diyarbakir, studenti dell'Università Dicle (DU) si sono recati ad Ankara. Dove gli studenti dell'ODTU erano pronti a riceverli. Però 135 studenti sono stati fermati dalla gendarmeria davanti all'università. Circa 150 studenti dell'Università ODTU sono usciti dal Campus per recarsi ad accogliere i loro amici della DU. Dopo sono entrati insieme nel Campus universitario, ma la gendarmeria che gia era all'interno ha attaccato con le bombe di gas lacrimogeno, con bastoni e getti d'acqua. Questo attacco si è protratto per 10 minuti, poi la giornalista di "Evrensel", Oya Tezel, assieme a 15 studenti, è stata fermata dalla polizia. Gli studenti universitari, rimasti nel campus universitario, non si sono fermati ma hanno continuato a gridare slogan come "la repressione non puo fermarci, viva la fratellanza dei popoli, che esca il rettore dalla stanza, che fuoriesca la gendarmeria ed entrino gli studenti dell'Università Dicle"; e inoltre "Non si puo bloccare il ponte della Fratellanza". Al termine di tutto ciò gli stuidenti universitari hanno ballato e cantato in lingua kurda tutti insieme, nonostante la forte pioggia. Gli studenti hanno atteso che i loro amici fossero rilasciati dalla polizia. 4 studenti, nonché la giornalista Oya Tezel, sono stati liberati, ma altri 3 studenti sono stati mandati al cospetto del procuratore. Nel frattempo 9 studenti, sentitisi male a causa del gas lacrimogeno scagliato dalla gendarmeria, sono stati portati all'ospedale.



8. La vice presidente dell'IHD, l'Avvocatessa Reyhan Yalçindag, denunciando che in Turchia ancora ci sono 850 dispersi, ha chiamato il Governo a dare una spiegazione sui dispersi seguiti ad alcuni fermi di polizia. AMED (17.05.2004) MHA

A Diyarbakir la vice presidente nazionale, avvocatessa Reyhan Yalçindag, il presidente della sezione di Diyarbakir, avvocato Selahattin Demirtas, il Presidente del Tes-Is Ali Öncü i consiglieri Provinciali e tutti i membri dell'IHD, per la settimana mondiale dei dispersi dal 17 al 31 maggio ha divulgato un comunicato nel quale si legge che dopo il fermo di polizia alcune persone sono tuttora scomparse.

I difensori dei diritti umani ricordando che ancora non sono stati ritrovati i membri del Partito HADEP, ormai chiuso, scomparsi da 3 anni, Serdar Tanis e Ebubekir Deniz. Hanno innalzato le foto dei dispersi chiedendo di ritrovare i corpi di 850 persone. Insieme tutti hanno gridato che non saranno dimenticati.



9. "La Piattaforma delle Donne di Batman: l'uccisione di donne ha raggiunto livelli allarmanti" - Human Rights Express (Svizzera) BATMAN / 26 Maggio 2004

La Piattaforma delle Donne di Batman ha condannato, tramite la portavoce Beyhan Akisin, i delitti d'onore, in particolare quello della 14enne Nuran Halitogullari. Akisin: "La violenza e le uccisioni nei confronti delle donne hanno raggiunto livelli allarmanti".

La Piattaforma delle Donne di Batman è composta da IHD (Associazione per i Diritti Umani), Unione per l'Istruzione, Centro Culturale Bahar, Unione Tum Bel, TUHAY-DER (Famiglie solidali in appoggio a prigionieri politici e detenuti), DEHAP (Partito Democratico del Popolo), Ozgur (Partito della Libertà). Nella dichiarazione rilasciata nell'ufficio IHD di Batman Akisin ha ricordato che a Istanbul uina ragazza 14enne di nome Nuran Halitogullari è stata rapita e stuprata e in seguito è stata strangolata con un cavo. "Gli uccisori ancora non sono stati rinvenuti, così come quelli di N. I., donna malata di mente e costretta a prostituirsi, e di Meryem Yildiz, anch'ella rapita e poi uccisa. Non è stata fatta ancora luce su questi episodi".

Akisin ha fatto poi appello all'opinione pubblica, per sensibilizzarla alla questione della violenza contro le donne, affermando che la Piattaforma condanna tali episodi. Ha anche fatto appello ai funzionari statali affinché compiano il loro dovere e assieme all'opinione pubblica contribuiscano a trovare una soluzione idonea a sanare tale "ferita sanguinante".

Il presidente dell'ufficio IHD di Batman, Sadet Becerkli, nel rispondere alle domande dei giornalisti, ha espresso l'opinione che è da intendersi come una provocazione il fatto che I funzionari statali non provino a impedire la prostituzione e I delitti d'onore; ha poi asserito che "c'è bisogno di misure urgenti riguardo ai delitti d'onore, molto aumentati di recente, e che l'opinione pubblica sembra considerare legittimi".


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