[Cerchio] La scuola maoista

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Autor: leonid ilijc brezhnev
Data:  
Asunto: [Cerchio] La scuola maoista
in effetti si pensa subito siano poveri coglioni, e anche un po' fuori dal
tempo. né è in dubbio che questo tipo di atteggiamento sia tipico della
sinistra. quello che non riesco a capire del nepal, però, è se la
guerriglia maoista goda del consenso popolare o meno (e se sì fino a che
punto).
mi sembra che la situazione sia un po' simile a quella colombiana dove la
guerriglia istituzionalizzata delle farc si è sostituita allo stato in
alcune zone e fa il bello e il cattivo tempo esattamente come il governo
"ufficiale" in altre zone, taglieggiando e massacrando senza ritegno i
poveracci.

At 10.28 28/05/2004, you wrote:
>Uno, leggendo queste cose, fa in fretta a dire che si tratta di poveri
>coglioni. In realtà, tutto il discorso della sinistra, se non fosse talmente
>floscio e imbelle da non condurre ad alcun risultato, mirerebbe a questo
>genere di cose qui: a sostituire a uno stato un nuovo stato, alla scuola una
>nuova scuola, alle leggi nuove leggi, etc. Beninteso a favore dei poveri e
>degli oppressi. Peccato che, per evitare che questa opzione preferenziale
>possa essere malriposta, il nuovo stato si impegnerà allo spasimo perché i
>poveri restino poveri e gli oppressi oppressi. In più mirerà ad impoverire
>ed opprimere, per una questione di equità, pure quei pochi che ancora non lo
>sono, o non lo sono del tutto. Il segreto dei socialismi, per fortuna solo
>in parte reali, sta tutto qui
>----- Original Message -----
>From: "leonid ilijc brezhnev" <brezhnev@???>
>To: <libertari@???>; <cerchio@???>
>Sent: Friday, May 28, 2004 10:23 AM
>Subject: [Cerchio] La scuola maoista
>
>
>La scuola maoista
>di redazione
>27 May 2004
>A SCUOLA DAI MAOISTI, L'IMPATTO DELLA GUERRIGLIA SUL SISTEMA EDUCATIVO
>
>Kathmandu - 28 Maggio 2004 -- L'abitudine dei ribelli maoisti di rapire
>studenti e insegnanti per indottrinarli sui valori portanti della
>guerriglia, sta scardinando il sistema educativo del Nepal.
>
>L'allarme viene lanciato dall'Associazione degli insegnanti nepalesi che
>segnala la chiusura di 700 scuole e il trasferimento di 3.000 docenti,
>molti dei quali sono tentati di licenziarsi. Il problema investe in
>particolare le regioni occidentali del piccolo regno himalayano, dove
>maggiore è la presenza dei ribelli. Oggi 76 insegnanti sono stati prelevati
>da una decina di scuole nel distretto di Achham (nelle regione più
>occidentale del Nepal) e attualmente sono nella mani dei ribelli, mentre
>martedì scorso nel vicino distretto di Dailek 300 ragazzi e ragazze di una
>scuola superiore e 18 loro docenti, incluso il preside, sono stati
>costretti a seguire i ribelli e a partecipare a 'campi di formazione' prima
>di essere rilasciati.
>
>Dal 1996, anno dello scoppio dell'insurrezione che fino a oggi ha causato
>oltre 9.000 vittime, sono stati quasi 600 gli insegnanti rapiti, a cui i
>maoisti hanno cercato di imporre cambiamenti nel curriculum scolastico
>ritenuto "reazionario e feudale". Secondo le stime dell'Associazione degli
>insegnanti nepalesi in otto anni i ribelli hanno distrutto 89 scuole e
>assassinato 274 studenti, mentre dai dati raccolti da un'organizzazione non
>governativa, la 'Informal sector service centre' di Katmandu, sarebbero
>state 160 le vittime tra gli insegnanti.
>
>I maoisti, i quali sostengono che tutta la scuola dovrebbe essere pubblica
>e gratuita, insistono che gli attuali insegnamenti e libri dovrebbero
>"servire gli interessi dei lavoratori, dei contadini e delle altre
>categorie oppresse"; il Nepal è una monarchia costituzionale dal 1990 ma il
>sistema della caste dovuto alla religione indù, la discriminazione delle
>minoranze tribali e la grande povertà delle aree rurali sono problemi
>ancora aperti.
>
>Dal punto di vista dei ribelli, i ragazzi non dovrebbero studiare storia,
>scienze sociali e sancrito; inoltre il calendario scolastico non dovrebbe
>includere le festività religiose o il compleanno del sovrano ma altre come
>la 'giornata dei martiri' e il 'giorno di Lenin'. Tali cambiamenti
>sarebbero già stati introdotti dei distretti sotto il completo controllo
>dei maoisti, nelle regioni più ad ovest del Paese.
>
>Il presidente dell'associazione dei docenti, Keshav Prasad Bhattarai,
>sostiene inoltre che per evitare violenze e ritorsioni numerose scuole,
>soprattutto nelle zone più remote della nazione incastonata nella catena
>himalayana, avrebbero fatto dei cambiamenti in direzione delle richieste
>dei maoisti; un'affermazione negata dal ministero dell'Istruzione del Nepal
>che ribadisce di non aver segnalazioni in proposito.
>
>Il settore dell'educazione è stato di grande interesse per i ribelli del
>partito comunista maoista del Nepal finadalla formazione del movimento, non
>pochi dei suoi vertici e quadri dirigenti vengono proprio dal mondo della
>scuola incluso il loro leader supremo Pushpa Kamal Dahal (detto
>'Prachanda', il terribile) già insegnante in una scuola superiore e il suo
>braccio destro e ideologo del movimento Baburam Bhattarai, ex-professore di
>architettura e urbanistica all'università di Kathmandu.
>
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>https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
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