[CSSF] incontro su politica culturale e associazionismo

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Autore: antonio chiga
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Oggetto: [CSSF] incontro su politica culturale e associazionismo
Vi segnalo un incontro che si terrà questa sera a Zollino promosso da Giovanni Pellegrino, non il candidato presidente ma il candidato indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista per alcuni paesi della Grecia Salentina; molti di voi lo conoscono personalmente, per il suo generoso passato di attivista politico nella sinistra storica del Salento, e per la sua incessante attività di promotore della cultura popolare o come ama definirla lui "cultura del territorio" (si deve a lui il riscoperta della Festa di San Rocco di Torrepaduli nel lontano 1981, da cui è partito il rilancio della musica tradizionale salentina). Altri lo conosceranno solo di fama, per il suo eclettismo in ambito lavorativo o per qualcuna delle sue invenzioni (Bicipiù - bicicletta micro-motorizzata, stufa a nocciolino, camino a vetro, Ferro & Fuoco, .). Per altri ancora, Giovanni, è noto per la sua lunga esperienza in ambito di cooperazione internazionale, e per i progetti di sviluppo che ha portato a termine in Etiopia, Ecuador, Argentina, Bolivia.
Buona giornata a tutti/e
Simone


ZOLLINO - Giovedì 27 maggio alle ore 20,30
Nella sala del Centro Polivalente per Anziani


Dibattito aperto sul tema:
"POLITICA CULTURALE E
ASSOCIAZIONISMO"

INTERVERRANNO:

Dott. MARIO FIORELLA - Magistrato
Prof. EUGENIO IMBRIANI - Antropologo
Moderatore Prof. PIERO MANNI - Editore


Organizzano Giovanni Pellegrino e gli amici di "filia"

In una società in rapida trasformazione, la questione culturale assume priorità e importanza sempre maggiori.
Le associazioni sono chiamate a un ruolo importante di comprensione dei fenomeni socio-culturali e della progettazione di pezzi di futuro.
Gli enti locali possono e devono sostenere l'associazionismo in modo aperto e disinteressato, accogliendone la carica utopica e valorizzando
gli apporti positivi, senza discriminazioni di appartenenza. Essi sono il punto d'incontro delle istanze dell'insieme della comunità e delle risorse pubbliche disponibili.
Possono quindi:
- bilanciare le priorità, valorizzando gli apporti qualitativi dell'associazionismo culturale;
- dare spazio, oltre che alle grandi operazioni-spettacolo, anche alle PICCOLE OCCASIONI autenticamente culturali, utilizzando al meglio le risorse umane presenti in forma di volontariato;
- cercare di sanare i conflitti all'interno delle associazioni;
- favorire l'associazionismo culturale, spesso penalizzato rispetto a quello sportivo o ricreativo.

NON DIMENTICHIAMO INFINE CHE, ACCANTO ALLE ATTIVITA' CULTURALI CONSOLIDATE, NUOVE SENSIBILITA' RICHEDONO ATTENZIONE.
TRA LE ALTRE:
-LA CULTURA DEL FARE (O DELLE MANI) DI CUI SI VA PERDENDO LA MEMORIA.
- LA CULTURA DELLE RELAZIONI EQUE TRA I POPOLI (COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DECENTRATA O MICROPROGETTI ALLA PORTATA ANCHE DI PICCOLI GRUPPI)
- LA FINANZA ETICA
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