IL CENTRO DESTRA HA GIA' PERDUTO MORALMENTE QUESTA SFIDA ELETTORALE
Il sindaco uscente Michele Martinelli riconfermato dal centro destra per un nuovo mandato amministrativo, resta agli arresti domiciliari, non solo non potrà uscire per fare campagna elettorale in queste ultime settimane che precedono il voto, ma non potrà uscire nemmeno dopo, almeno per qualche mese ancora e, nella malaugurata ipotesi di una sua vittoria elettorale, vivremo situazioni paradossali a dir poco grottesche: un Sindaco costretto ad apparire magari in video o a parlare per interposta persona ai neo consiglieri eletti nel giorno dell'insediamento del nuovo Consiglio comunale, un Sindaco che nominerà gli assessori e terrà le prime riunioni di Giunta nel salotto di casa sua. Segretarie, funzionari, assessori, dirigenti che faranno la spola tra il Palazzo comunale e S. Colombano dove nella casa privata del Sindaco sarà trasferita provvisoriamente la sede pubblica istituzionale.
Rappresentanti di Enti e Istituzioni, mi immagino con quale e quanto imbarazzo, costretti a incontrare il Sindaco agli arresti domiciliari nel salotto di casa sua.
Michele Martinelli è colpevole? E' innocente? Nessuno può ergersi a giudice ed emettere sentenze, spetta solo alla Magistratura questa prerogativa, e comunque, in uno stato di diritto Martinelli è innocente fino al giorno in cui una sentenza definitiva proverà il contrario. Ma questo non giustifica per niente la sua scelta, perché lui non è un imputato qualunque che può persino avvalersi della facoltà di non rispondere, un Sindaco ha il dovere della trasparenza e deve essere al di sopra di ogni sospetto.
Accettare in queste condizioni la candidatura a Sindaco è stato un atto insensato, una scelta sciagurata. carica di implicazioni negative e umilianti anche per la sua persona, per l'uomo Martinelli e non solo per la carica e l'istituzione che egli rappresenta.
E' una scelta comunque figlia di questi tempi, nasce da un imbarbarimento culturale e da una crisi profonda di civiltà, indotta dal berlusconismo, da una concezione del potere politico come cosa sempre più autoreferenziale e separato dalla società che si crede onnipotente, al di sopra delle regole e delle leggi e che pretende per se e per i suoi uomini impunità e immunità sempre e comunque, a prescindere da tutto.
Il centro destra ha lanciato la sua ennesima, arrogante e prepotente sfida alla magistratura gridando subito al complotto, certa di ottenere subito la scarcerazione e riavere così il suo candidato, ma questa volta ha sbagliato tutto e si è infilata in un cul di sacco dal quale uscirà con le ossa rotte. Il centro destra ha già perduto moralmente queste elezioni
Spetta a tutti i democratici capannoresi mobilitarsi per salvare questo comune dall'umiliazione e dal degrado istituzionale. Impediamo che una scelta insensata, egoistica e arrogante trascini tutta una comunità in una situazione tragicomica insostenibile.
EUGENIO BARONTI
RIFONDAZIONE COMUNISTA
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