Autore: pkrainer Data: Oggetto: [Cerchio] nemmeno queste cose pacificissime garbano ai calabraghe
di sinistra
Enormi problemi di collegamento per le homepage istituzionali
I cyberpirati: "Andremo avanti finché la legge non cambierà"
Decreto Urbani, protesta in Rete
Attaccati i siti di governo e Siae
Il popolo della Rete si spacca sull'aggressione
Cortiana: "Azione di pochi che si nascondono dietro l'anonimato"
di ALESSIO BALBI
ROMA - I siti Web del governo, della Camera, del Senato, della Gazzetta
ufficiale e della Siae sono raggiungibili a intermittenza da questa mattina
per effetto di un azione apparentemente collegata alle proteste contro il
decreto Urbani sul peer-to-peer.
Non è chiaro se si tratti di un netstrike (uno sciopero telematico condotto
inondando di collegamenti un sito) o di un vero e proprio attacco ad opera
di pirati informatici. Il dato di fatto è che i siti in questione
sperimentano enormi difficoltà di collegamento. "Stiamo operando da ieri su
questa vicenda", conferma la polizia postale. "Ogni ente ha adottato
contromisure specifiche per rispondere a questo tipo di attacchi". Anche
l'ufficio per l'Informatica della presidenza del Consiglio conferma
l'esistenza di difficoltà legate ad una "aggressione di tipo denial of
service".
In serata, Gianfranco Mascia, dei comitati Boicotta il Biscione, rivendica
l'azione: "Come BoBi avevamo proposto un altro netstrike, per il 31 maggio",
ha spiegato Mascia a Repubblica.it. "Qualcuno ha detto: 'Tentiamo anche il
25'. Abbiamo provato, e direi che è andata molto bene". Ma è polemica nel
fronte degli avversari del decreto Urbani: "Queste azioni di pirateria, non
hanno nulla a che vedere con un netstrike, dove migliaia di persone
pubblicamente intasano un sito", ha dichiarato il senatore verde Fiorello
Cortiana: "Quella che si è verificata oggi è un'azione di pochi che si
nascondono dietro l'anonimato". C'è il timore che attacchi di questo tipo
possano rendere più problematici nuovi accordi sulla normativa
antipirateria.
Cortiana era stato tra i sostenitori di uno "sciopero delle connessioni" da
attuare oggi. Gli organizzatori della protesta chiedevano agli utenti
Internet di non usare per 24 le proprie connessioni alla Rete. L'attacco
contro i siti istituzionali ha messo in ombra questa protesta.
Gli attivisti anti Urbani hanno dichiarato che i siti del governo, del
Parlamento e della Siae non avranno pace finché la legge sul p2p non verrà
modificata. Mascia conferma per il 31 maggio un netstrike (lui lo definisce
"girotondo telematico") contro il sito dei Beni Culturali.
Il decreto Urbani sul p2p, varato dal Consiglio dei ministri a marzo, era
stato approvato dal Senato la scorsa settimana. La nuova normativa prevede
sanzioni amministrative e penali per chi condivide materiali protetti da
copyright tramite servizi di file-sharing come KaZaA o WinMX. Sia il
ministro che le forze parlamentari avevano convenuto sulla necessità di
sostanziali modifiche alla legge.
L'aggressione contro siti di organizzazioni e istituzioni colpevoli di
perseguire gli utenti di servizi p2p non è una novità: il sito della
Recording industry association of America (Riaa), l'organizzazione
statunitense delle major discografiche, è una delle prede preferite dei
pirati telematici.