Due esposti dall?immobiliare proprietaria dell?
area che vuole costruire case per 200 milioni
«Sgomberate il Bulk»
La Procura chiede il sequestro del centro sociale:
«Non può essere zona franca»
«Sequestrare il centro sociale Deposito Bulk»: la
Procura chiede al Tribunale delle indagini
preliminari di mettere i sigilli all?immobile di
Porta Volta abusivamente occupato dal dicembre
1999. Tra i motivi addotti, «l?impossibilità di
accedere per motivi di ordine pubblico» quasi in
«una sorta di stato di extraterritorialità», e i
problemi di «incolumità» e «sicurezza» (a rischio
degli stessi occupanti) dovuti alla «fatiscenza
della struttura». Ma c?è anche un retroscena: la
richiesta di sequestro dell?area da parte della
Procura, nell?ambito di un fascicolo che per le
ipotesi di reato di «invasione di terreni o
edifici» e di «danneggiamento» vede indagati 6
occupanti «stabilmente inseriti nell?area dell?
antagonismo sociale», raccoglie le doglianze di
due esposti dell?«Immobiliare Porta Volta», che
dall?Enel ha comprato le aree in questione: su
esse la società ha progettato un «piano di
riconversione urbanistica» da 200 milioni di euro,
che lamenta sia paralizzato appunto dalla
permanenza del Bulk.
Sarà un gip a decidere se accogliere o meno la
richiesta del pm, e l?esito non è affatto
scontato. Come dimostra il fatto stesso che l?
immobiliare abbia preso contatti ieri con la
Prefettura per sondare un canale alternativo.
