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Auteur: antonio bruno
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Sujet: [NuovoLaboratorio] rassegna stampa su contestazione mostra di veivoli militari a Genova
dal mercantile

IL GENERALE SGOMBERA AGNOLETTO
I pacifisti portati via a braccia dai carabinieri
Momenti di tensione ieri durante la protesta antimostra

Ha sopportato per un paio di minuti che la bandiera noglobal sventolasse
dalla mitraglietta del Mangusta, elicottero d'attacco dell'esercito
italiano, e.alla fine il numero uno dei carabinieri di tutta la Liguria, il
generale Pietro Pistoiese, ha preso la situazione in mano: ha strappato a
Vittorio Agnoletto una seconda bandiera e ha spinto con energia il leader
nazionale di no global ad alcuni inetti di distanza. II gesto si è ripetuto
con altrettanto vigore nei, confronti di un altro no global che, per
protesta, si era seduto a fisico dell'elicottero. A quel punto Pistolese è
stato coadiuvato nell'operazione "sgombero" da altri ufficiali dell'Arma in
alta uniforme che hanno portato oltre le transenne il secondo manifestante.
Poi è stata la volta di Norma Bertullacelli, dell'ex consigliere comunale
verde Maria Grazia Gaggero e, infine, di Sergio Tedeschi sono stati
trasportati a braccia da altri carabinierí lontano dall'elicottero in
esposizione. Si è chiusa così, con un fuori programma a tratti drammatico,
la manifestazione di protesta organizzata dalla Rete contro i G8 per
l'esposizione di mezzi militari al Cristoforo Colombo. Una protesta
annunciata. "Quel sta esposizione è più vergognosa perché l'Italia è in
guerra. Questa è solo una parata militare, non legata alle manifestazioni
della cultura per Genova 2004" esordisce Agnoletto quando, insieme un'altra
ventina di no global e all'ex consigliere comunale Antonio Bruno, alle
11,40 varca l'ingresso della mostra: íl gruppo entra, rna vengono
sequestrati alcuni fogli e vietata la distríbuzione all'interno di
volantini contro la guerra. Qualcuno riesce ad avvicinarsi a un Lockeed
C130 e appiccica un adesivo pacifista II gruppo si avvicina al Mangusta:
Agnoletto annoda una bandiera arcobaleno allo sportello e ci mette pure un
adesivo, Norma Bertullacelli mettere un'altra bandiera sulla mitraglietta e
vorrebbe sedersi sopra. Gli ufficiali dell'esercito
sorridono, temporeggiano con un dialogo quasi kafkiano: "No signora! Sopra
no, altrimenti si rompe". Anche il questore FiorioIIi cerca di mediare, ma
il genegale Pistoiese improvvisamente "sgombera" "L'intervento era lecito -
dirà dopo - Non ci si può avvicinare e danneggiare questi apparecchi, la
bandiera poteva staccarsi e finire nel motore. Sorto apparecchi dello Stato
e io sono un uomo dello Stato e, come carabiniere, ho eseguito un
intervento di polizia militare. Senza violenza, li ho accompagnati
teneramente piu' lontano".
[m.c.c.]

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da Lavoro Repubblica

AGNOLETTO BLITZ ANTIMILITARISTA
Il generale dei carabinieri lo caccia
I pacifisti contestano l'esibizione di un elicottero dell'esercito, il
comandante non gradisce.


VITTORIO Agnoletto e altri quattro pacifisti, bandiere e sciarpe
multicolori della pace al collo, scavalcano la transenna oltre la quale un
elicottero "Mangusta" dell'esercito viene mostrato a Vip civili e militari
Top Gun in giacca di cuoio e tenuta di volo. "Fermi, fermi" sussurrano gli
ufficiali, mentre Agnoletto e Norma Bertullacelli attaccano l'adesivo
pacifista "Non voliamo la guerra" sul velivolo e cercano di legarle
bandiere alla mitragliera, qualcuno si appoggia all'elicottero. I fotografi
si assiepano, gli ufficiali si preoccupano: "Attenti, non ví sedete, la
rompete!" Agnoletto protesta "Tranquilli, non roviniamo niente: può il peso
di una bandiera, di una colomba della pace distruggere una mitragliatrice?"
dicono Agnoletto e SergioTedeschi, storico nome dei, movimento pacifista a
Genova. Fuori dalle transenne, mentre i curiosi si assiepano e un decina di
altri pacifisti guarda cosa accade- compresa una tentata mediazione avviata
dal questore Oscar Fioriolli - ecco il colpo di scena: il generale Pietro
Pistolese, comandante regionale dei carabinieri, si butta su Agnoletto,
tira via la sciarpa e lo spintona verso un gruppetto di ufficiali che, a
quel punto, prendono il leader del Social Forum per le spalle e lo
cacciano, fuori dalle transenne senza troppi riguardi. Si buttano a terra
gli altri, nella radicata tradizione della nonviolenza: ed è ancora
Pistolese, aiutato dagli ufficiali, a sollevare di peso un giovane, mentre
tocca Poi agli altri. Tedeschi, che pur ricorda i suoi 71 anni, viene
acchiappato mani e piedi e letteralmente fatto cadere sulla pista. I
contestatori gridano, tirano fuori ancora le bandiere, lamentano il
sequestro di manifestini e dì striscioni di carta all'ingresso: "E' un atto
gravissimo, siamo qui a parlare pace in una mostra che parla di guerra,
dove anche ai bambini vengono mostrate armi di morte". La protesta dura
ancora una ventina di minuti, poi i pacifisti se ne vanno, dando
appuntamento ad oggi pomeriggio, quando torneranno a manifestare, stavolta
in corso Italia, contro gli aerei militant e m nome della pace.
Lascia la zona anche il generale Pistoiese "ma c'era il caso di una,
reazione così imperiosa, chiedono i giornalisti, e per un adesivo? "Non ci
si può avvicinare ad un mezzo militare , e attaccare oggetti - sponde il
comandante regionale - Un adesivo, una bandiera, possono cerare difcoltà al
volo". Ma perché, allora, si sono mossi i carabinieri, di fronte agli
ufficiali fermi? E perché trascinare via i contestatori? "I militari
attendono che intervenga la polizia militare, quindi i carabinieri. I
pacifisti possono fare tutte le manifestazioni che vogliono, ma non toccare
mezzi che sono proprietà dello stato e che ho difeso. Non si volevano
alzare, sono stati accompagnati fuorl. Teneramente". Intanto alcuni avieri
stanno spostando indietro il ""Mangusta', avvicinandolo agli hangar. Meglio
guardare e non toccare.
(d.al.)
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SECOLO XIX

La contestazione Agnoletto e i pacifisti sgombrati dal generale




Sei pacifisti - tre giovani e tre anziani - stanno annodando al
tergicristallo dell'elicottero militare d'attacco "Mangusta" la bandiera
arcobaleno della pace. E attaccando al parabrezza alcuni adesivi con slogan
antimilitaristi. Il questore Oscar Fioriolli è in trattativa diplomatica
con gli altri sei militanti rimasti lontani dall'elicottero, oltre le
transenne, con l'obiettivo di non far degenerare la situazione, vista la
scarsa presenza di manifestanti tra le migliaia di visitatori di
"VolaGenova" ieri a mezzogiorno.
Sono i pacifisti più noti della città, la maestra elementare Norma
Bertullacelli, da trent'anni in piazza, e Sergio Tedeschi, operaio di 71
anni in pensione dell'Italsider. Tra loro, bandiera arcobaleno al collo,
Vittorio Agnoletto, portavoce dei no global e candidato alle Europee per
Rifondazione. Più lontano, il vicepresidente della Regione Gianni Plinio
(An): «State manifestanto contro gli strumenti che consentono sicurezza,
soccorso e democrazia».
Agnoletto risponde. Ma è in quel momento che il generale Pietro Pistolese,
comandante dei Carabinieri della Liguria, afferra la bandiera sulle spalle
di Agnoletto e comincia a spingerlo (insieme al colonnello Mariano Mossa)
oltre le transenne insieme ad altri ufficiali dei militari. Agnoletto grida
allo scandalo e viene strattonato fuori con decisione. Pistolese torna
dagli altri cinque pacifisti, che nel frattempo si erano sdraiati a terra
disobbedendo all'ordine di sfollare, e aiuta i suoi colleghi graduati a
prendere di peso un giovane. I carabinieri prendono per mani e piedi gli
altri, compreso Tedeschi, scaricato senza complimenti a terra oltre le
transenne.
«È stato un intervento legittimo - commenta Pistolese - l'elicottero
"Mangusta"è un mezzo militare in zona militare, non ci si può avvicinare o
attaccare oggetti, potrebbero procurare danni. Abbiamo accompagnato i
manifestanti oltre le transenne. Teneramente». «Teneramente un cavolo -
strilla Tedeschi - mi hanno scaraventato a terra».
Plinio: «Pistolese ha fatto il suo dovere, come al solito sono i
carabinieri a tenere alta la bandiera. Il questore non avrebbe dovuto far
avvicinare questi provocatori. Non possiamo fare sempre i Ponzio Pilato».
Visibilmente provati, i dodici pacifisti lasciano l'esposizione. E ritirano
all'entrata i volantini di protesta bloccati dalla polizia. «No, alcuni ce
li hanno strappati. Anche quelli di un'iniziativa pubblica della
circoscrizione - dice Bertullacelli -. Hanno paura dei nostri aerei di
carta con i colori della pace».



Gio. M.
23/05/2004
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"Eppure il vento soffia ancora...."

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