[NuovoLaboratorio] Fwd: Newsletter n.4

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Autor: Pia parlanti
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Assunto: [NuovoLaboratorio] Fwd: Newsletter n.4


Fondazione Pangea Onlus <info@???> wrote:Da: "Fondazione Pangea Onlus"
A:
Oggetto: Newsletter n.4
Data: Fri, 21 May 2004 11:51:34 +0200


DA PERSONA A PERSONA

NEWSLETTER della FONDAZIONE PANGEA ONLUS

n. 4 del 21 maggio 2004





PANGEA A SCUOLA!

I bambini piangono e ridono, soffrono o gioiscono per cose che ai "grandi" appaiono semplici, a volte banali. I piccoli distinguono il bene dal male senza porvi filtri di concetto, di colore politico o razziale. Giocano con bambini e bambine senza evidenziare differenze di sesso o colore, religione o cultura. Poi crescono e allora, purtroppo, tutto cambia: il "colore" diventa un elemento che identifica, così come il sesso o la classe sociale. In qualche modo un adulto riesce a piangere per un uomo che muore o che soffre, solo se concettualmente trova sbagliata la sua morte, viceversa riesce a motivarne l'uccisione. Spesso, però, presi dai mille affanni della vita, ci si “abitua” anche alle ingiustizie che colpiscono gli altri. Facciamo che i bambini restino in questo caso il più possibile bambini, e che diventino adulti consapevoli.



Per contribuire a ciò la Fondazione Pangea ha già iniziato a lavorare nelle scuole, in maniera spontanea, con contatti nati da amicizie con insegnanti che si sono fatti portavoce del nostro lavoro e che ci hanno invitato a parlare nelle loro classi. E l’entusiasmo dei bambini e ragazzi è sempre stato travolgente, così come la loro voglia di lasciarsi coinvolgere per aiutare i loro coetanei disagiati: efficaci, seri e propositivi. I bambini hanno voglia di sapere, di conoscere, si pongono domande che spesso noi adulti non ci poniamo e si indignano (una speranza questa per il futuro!). Capiscono subito (prima degli adulti!) cosa significa "Io mi muovo" e si muovono in prima persona, senza dubbi e reticenze, senza perdere tempo. Sanno che non stanno raccogliendo soldi, ma costruendo banchi, aule, bagni, pozzi, forni, case, lavoro per le mamme afghane. Parecchie sono ormai le scuole di ogni ordine e grado che si sentono Pangea e “si stanno muovendo” nello spirito dell’invito che abbiamo
lanciato: Io mi muovo!

Sulla base dei riscontri ottenuti finora abbiamo deciso quindi di dare sempre più spazio alla collaborazione con le scuole, perché crediamo che la denuncia e l’azione vadano accompagnate con la formazione dei più piccoli ad argomenti quali il rispetto dei diritti umani, la giustizia sociale, la solidarietà e l’attenzione verso i bisogni del prossimo. Invitiamo quindi, le insegnanti o quanti hanno contatto con scuole, di comunicarci il loro interesse per costruire insieme a Pangea un percorso formativo sugli argomenti citati sopra. Noi siamo a vostra completa disposizione. Contattateci via e-mail: info@???, o telefonicamente: 02 733202.

Un piccole esempio: la Scuola Elementare Viganò di Casalecchio (BO), tutta insieme, è diventata sostenitrice del progetto Bahari, in Kenia. Abbiamo incontrato i bambini, gli insegnanti, il preside e i genitori, che con grande entusiasmo e partecipazione: sono già attivissimi! Hanno già fatto un banchetto con una raccolta fondi favolosa, inizieremo un'attività di pen friend con gli alunni della Kibaoni a settembre, un'azione di gemellaggio e tante altre iniziative da costruire insieme. Nell'estate, grazie a Rossella, una delle insegnanti, Pangea sarà presente anche nei Centri Estivi per ragazzi a Bologna per una campagna di sensibilizzazione e, perché no, di raccolta fondi. E' un passo molto importante, a cui ne seguiranno altri. Altre scuole sono già Pangea, come l’Istituto Comprensivo Perlasca di Bareggio (MI) che da un anno ormai sostiene il lavoro di Pangea in Romania, e la Scuola Elementare Sandro Pertini di Milano e molte altre che, per mancanza di spazio, non possiamo citare.
Grazie a tutti ragazzi!!!!







KENYA: LA TUTELA DELLE DONNE INIZIA DALLA SCUOLA

Nel distretto di Kilifi, dove è situata la Kibaoni Primary School, su 800.000 persone, il 50% ha un’età inferiore a 14 anni: nonostante l'AIDS, la malaria e un'alta mortalità infantile, i bambini stanno crescendo. Cresce la vita, nonostante tutto!

Da un lato, la disoccupazione, a un livello pari al 70%, spinge le famiglie povere a mandare i bambini per le strade a chiedere l'elemosina a qualche turista di passaggio; qualche furtarello, un lavoretto, un pesce pescato e rivenduto. Per imparare a cavarsela nell'immediato, invece di pensare a costruirsi un futuro più sicuro.

Dall'altro, la discriminazione tradizionalmente diffusa a scapito delle donne, inizia già quando questo sono solo bambine e si consuma per lo più all’interno delle mura domestiche: violenza, abusi sessuali e psicologici che proprio perché avvengono all’interno delle case, restano una “piaga”sociale largamente non diagnosticata.

In una struttura di famiglia allargata, che comprende molte donne sole e dove il marito, si è rispostato o ha inseguito un'altra donna, queste bambine spesso restano senza una figura di riferimento concreta.

Alcune si avviano verso un destino di prostituzione per i pasciuti e squallidi turisti che infestano la costa con le loro oscene pretese. Tanto che il governo keniota ha emanato una legge (dubbia) con la quale vieta alle donne, pena la prigione per lunghi periodi, di indossare pantaloni attillati e minigonne (!), abiti considerati tipici delle prostitute, nel vano tentativo di diminuire il fenomeno.

La voce popolare dice che le donne lavorano e gli uomini stanno all'ombra. Senza generalizzare, il ruolo effettivo della donna nella famiglia è molto pesante, ma per niente riconosciuto dalla società, anzi! Purtroppo questo è un fil rouge che unisce tanti luoghi nel mondo.

Anche per questo è fondamentale garantire che la scuola rimanga un luogo in grado di accogliere i bambini e le bambine, allontanandoli dalla strada e offrendo loro non solo un insegnamento, ma anche un punto di riferimento per le famiglie, per dimostrare il grande valore dell’istruzione che stanno concedendo ai loro figli. E' importantissimo che le bambine diventino consapevoli che non deve esistere la discriminazione, che devono essere trattate allo stesso modo dei loro amici maschi e che hanno il diritto ad avere pari opportunità. Perché possano portare questa loro esperienza a casa, nel villaggio e nella loro vita futura.

Tutti a scuola quindi!









ROMANIA: UNO SGUARDO OLTRE IL PROGETTO

Onesti è un anonimo centro industriale di 60.000 abitanti della provincia di Bacau, al confine con la Moldavia, una delle aree più povere della Romania.

Suor Michela, partner della nostra fondazione, opera in quell’area dal 1992, anno in cui fu inviata dalla sua Congregazione, le Suore di Gesù Redentore, per occuparsi dell’infanzia tradita: bambini orfani, ma soprattutto abbandonati, non desiderati, costretti a elemosinare o a prostituirsi agli angoli delle strade, picchiati e violentati da padri in preda all’alcool, maledetti da famiglie che vedevano in loro l’ulteriore condanna alla miseria.

Un tessuto sociale

All’inizio Suor Michela non si occupa di bambini, ma si dedica alle tantissime famiglie povere della città e dei paesi vicini, offrendo aiuti materiali e soprattutto sostegno morale, identificando le loro problematiche abbastanza complesse:

alcolismo di uno o di entrambi i genitori;
separazione tra i coniugi, causata da alcolismo, aggressione fisica, immoralità;
bambini orfani od abbandonati dalle madri, allevati in ambienti fatiscenti, sudici, con padri alcolizzati;
bambini malati di AIDS;
mancanza di stipendi sicuri, disoccupazione;
gioventù indotta alla prostituzione;
casi, NON SPORADICI, di abusi sessuali dell’infanzia.



“Consideriamo che le motivazioni, per le quali i genitori abbandonino i figli, sono due: mancanza di posto di lavoro, irresponsabilità da parte dei giovani di fronte agli obblighi di genitore” così si esprime la responsabile dell’Autorità Tutelare del comune di Onesti.

Dal 1992 sono trascorsi dodici anni, ma la situazione non sembra essere cambiata, anzi sembra essere peggiorata.

Suor Michela ammette: “Quanti poveri vengono a bussare alla nostra porta! Quanti casi d’abbandono, d’emarginazione, di povertà, quante mamme in difficoltà, quante ragazze madri… ragazze disorientate, quante carne viva venduta, quanti abusi sessuali rivolti ai piccoli (soprattutto da parte di stranieri… il turismo sessuale in quei luoghi è più economico!)

Ci sentiamo impotenti di fronte a tanti bisogni e violenze!”

Casa Nazareth, che abbiamo costruito grazie al vostro aiuto e che dobbiamo terminare di pagare, è solo una piccola goccia nell’oceano del disagio rumeno, ma proprio per questo è una goccia importante che va sostenuta!



EVENTI E APPUNTAMENTI

Dopo il grande successo del concerto all’Alcatraz di Milano con ben 2250 spettatori e con gli artisti sul palco a gridare il nome di Pangea (un’adrenalina e un’emozione grandissima!), continuano gli appuntamenti con la grande musica che “si muove” per Pangea e per tutte le persone che stiamo aiutando.



* Il 28 maggio alle ore 21.00 al palazzo dei Congressi di Terme di Telese (BN) si esibiranno gli Èndegu du Matin: in arrivo direttamente da Genova, l’ormai storico gruppo offriranno un concerto-tributo a Fabrizio De André, ripercorrendo il suo repertorio sull’onda del ricordo dei momenti più significativi della straordinaria carriera del cantautore genovese.



* Il 29 maggio alle 21, sempre al Palazzo dei Congressi di Telese, salirà sul palco Daniele Sepe, uno dei più affermati saxofonisti del circuito internazionale, abituato a trascinare il pubblico con virtuosismi eccezionali e con la passione propria della migliore tradizione del jazz italiano e mediterraneo. Per informazioni: TABULA RASA tel. 339 4495443 oppure 380 7324159



* Mercoledì 9 giugno a Roma, all’Università RomaTre dalle 16.00 alle 20.00, si terrà una conferenza sul tema GENDER ed EMPOWERMENT. Partendo dall’esperienza del progetto di microcredito Jamila a Kabul, un dibattito sulla modalità di aiuto umanitari a partire dalle donne, perché attraverso il microcredito e l’educazione ai diritti umani diventino un efficace motore di rinascita e rinnovamento sociale. Al tavolo dei relatori ci saranno Simona Lanzoni eLuca Lo Presti per Pangea, assieme ad esperti di gender provenienti dal mondo della cooperazione e dal mondo accademico a Paolo Cavazza, responsabile campagne per Amnesty International.

Nella prossima newsletter vi daremo maggiori dettagli sulla conferenza.



INCONTRO TRA SOSTENITORI E SIMONA LANZONI

Simona Lanzoni, responsabile del progetto Jamila, sta per rientrare in Italia per alcune settimane. Stiamo pensando di organizzare un incontro informale con lei e con voi, amici e sostenitori di Pangea. L’idea è di approfittare della sua presenza a Milano e vederci per un aperitivo solidale il 17 giugno a partire dalle 18.00 all’Hammam della Rosa (viale Abruzzi 15 a Milano). Sarà l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con lei e porle tutte le domande che volete a proposito del suo lavoro. Fateci conoscere il vostro interesse, mandandoci un’e-mail a info@???. Ci stiamo organizzando per realizzare incontri informali anche a Roma, a Benevento e a Napoli.



PANGEADOVE

Il 23 maggio Luca Lo Presti sarà ai microfoni di Radio Deejay durante la trasmissione di “Kara Paola” condotta da Paoletta in onda tra le 10.00 e le 13.00.



Dal 27 maggio al 6 giugno sarà possibile ascoltare lo spot radiofonico di Pangea registrato da Ottavia Piccolo sulle frequenze di Radio 105 e Radio Montecarlo.



Il 30 maggio Simona Lanzoni sarà ospite in studio a Radio Deejay durante la trasmissione di Paoletta in onda tra le 10.00 e le 13.00.



Il 31 maggio Simona Lanzoni sarà ospite della trasmissione di approfondimento sull’attualità internazionale “Linea 24”, dalle 16.00 alle 17.00, sulle frequenze di Radio24.





Fondazione Pangea Onlus

Via Cusani, 10

20121 Milano

tel. 02 733 202 - fax 02 36561754

www.pangeaonlus.org


        
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