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From: Giorgio Trucchi
To: Bruno Bravetti (Ancona) ; AIN SPEZIA ; AIN SAVONA ; AIN ROVERETO ; AIN PADOVA ; AIN MILANO ; AIN LUCCA ; AIN LIVORNO ; AIN LECCO ; Com. Solid Nica. Bagno a Ripoli (Nora) ; AIN BOLOGNA
Sent: Thursday, May 20, 2004 6:55 AM
Subject: grave
Uno studente grave...
Rolando José Velasquez Arias, studente universitario di 18 anni versa in gravissime condizioni dopo avere ricevuto un colpo di fucile AK da parte della Polizia Nazionale durante gli scontri per il 6% nella città di Jinotepe. Il ragazzo é ricoverato all'ospedale di Granada con entrambi i polmoni perforati dalla pallottola.
La giornata di giovedì è trascorsa con i continui blocchi della Carrettera Norte all'altezza dell'Università di Agraria (UNA) dove gli studenti in lotta per avere il 6% hanno impedito il passaggio delle autovetture per l'intera giornata e dove hanno continuato a sostenere scontri con la polizia. Vari gli studenti arrestati che sono stati immediatamente trasferiti al Tribunale di Managua con l'accusa di associazione per delinquere, adunata sediziosa, terrorismo, esposizione di persona a pericolo e aggressione a pubblico ufficiale. Altri due studenti sono stati colpiti agli arti inferiori da colpi che, per il momento, sembrano essere stati sparati con una pistola Makarov. Una ragazza ha perso un occhio per un proiettile di gomma sparato dalla polizia che l'ha raggiunta durante le proteste. La Polizia ha più volte inseguito gli studenti fino all'entrata dell'università e nella tarda serata il Centro de Derechos Humanos e il presidente della Union Nacional de Estudiantes Nicaraguenses (UNEN) stavano contrattando con il capo della polizia affinché permettesse agli studenti di uscire senza essere arrestati.
Intanto la Polizia ha fatto sapere che avrebbero individuato gli studenti che avrebbero ucciso il poliziotto Ròger Rodrìguez e la Polizia ha continuato le perquisizioni nelle case di molti studenti in cerca di armi o dei famosi morteros caseros.
Davanti all'Università Centroamericana il traffico é rimasto costantemente interrotto per la presenza di barricate fatte dagli studenti con gli adoquines (blocchi di cemento a forma esagonale con cui sono fatte molte strade di Managua) e il tentativo di liberare il passaggio é fallito per l'immediato intervento degli studenti che hanno attaccato i poliziotti che cercavano di eliminare le barricate.
Anche la strada che porta all'Università Nazionale Autonoma (UNAN) é stata interrotta con la costruzioni di barricate.
In modo totalmente inconcepibile il Ministro degli Interni, Julio Vega, ha fatto sapere che useranno la mano dura contro chi attacca la polizia e che perseguiranno in tutti i modi quelli che vengono considerati i responsabili intellettuali di tutto quello che sta accadendo. In modo particolare ha accusato il presidente del Consejo Nacional de Universidades (CNU) e rettore della UNA, Telemaco Talavera ed ha minacciato di agire per le vie giudiziali contro di lui.
Intanto il Presidente della Repubblica, Enrique Bolaños, ha fatto una chiamata telefonica da un punto imprecisato del mondo dove si trova in attesa di partecipare al matrimonio del principe di Spagna, per far sapere che il governo, secondo i suoi calcoli, sta già dando il 7,5% del Bilancio della Repubblica alle università e che quindi non c'é nulla da discutere con UNEN.
Mentre il presidente é in viaggio il paese cade a pezzi e più di 5 mila contadini hanno bloccato per tutto il giorno la Carrettera Norte all'altezza di Sébaco, a circa 100 chilometri al nord di Managua, chiedendo il rispetto dei famosi accordi di Las Tunas firmati dal governo due anni fa e mai rispettati. In tarda serata l'intervento di polizia ed esercito sembra aver permesso la riapertura della strada, ma i contadini, stanchi di essere presi in giro promettono nuove azioni se il governo non consegnerà le terre promesse a più di 2 mila famiglie.
A Managua continua intanto la discussione sul Salario Minimo, dove il settore degli imprenditori (COSEP) sono riusciti ad alzare la loro offerta d'incremento salariale fino al 5%.
Di fronte a questo insulto un folto gruppo di rappresentanti sindacali e lavoratori hanno fatto irruzione nei locali del Ministero del Lavoro chiedendo di non essere più presi in giro. I rappresentanti degli imprenditori sono subito fuggiti da una porta secondaria.
Il Nicaragua si risveglia e gli esempi di resistenza si moltiplicano.
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