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Autore: Elena Bertoli
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Oggetto: [Forumlucca] I: [referentinodi] campagna attivazione distretti di economia solidale

Da Andrea Saroldi sui distretti di sconomia solidale

Cari nodi lillipuziani,

questo messaggio ha lo scopo di spiegare un pochino cosa è e come
potrebbe funzionare la campagna "Attivazione Distretti di Economia
Solidale" che è stata presentata all'assemblea programmatica di Roma a
novembre 2003 ed è pure stata accolta con favore lillipuziano. Questa
campagna si pone all'interno di un percorso tra diversi soggetti
dell'economia solidale, avviato al seminario di Verona del 19 ottobre
2002 sulle "strategie di rete per l'economia solidale", promosso
inizialmente dalla Rete di Lilliput attraverso il Gruppo di Lavoro
Tematico "Impronta Ecologica e Sociale" ma aperto a tutte le realtà che
già operano, che si sentono parte, o che comunque intendono agire
ispirandosi ai valori e ai princìpi dell'economia solidale. Questo
percorso intende rafforzare ed espandere le esperienze di economia
solidale come scelta strategica per la trasformazione dell'economia
verso forme che rispettino maggiormente la giustizia, la natura ed il
benessere. In particolare, la "strategia delle reti", propone la
attivazione di reti tra le realtà di economia solidale che siano, oltre
che reti in cui viaggiano informazioni ed idee, anche circuiti economici
in cui viaggiano beni, servizi e denari. L'ipotesi di partenza è che la
attivazione ed il rafforzamento di circuiti di questo tipo sia una
passaggio fondamentale per la creazione di spazi di economia "liberata".
La rete di economia solidale si vuole infatti porre come un circuito
alternativo in cui i consumatori critici possono soddisfare le loro
esigenze grazie ai beni e ai servizi realizzati all'interno della rete
dalle realtà di produzione. In questo modo le diverse realtà si
sostengono a vicenda acquistando per quanto possibile le una dalle altre
e creando così un organismo in grado di reggersi sulle proprie gambe. I
"boom" di crescita che stanno registrando tutte le esperienze legate al
consumo critico, al commercio equo e solidale e alla finanza etica ci
fanno pensare che sia possibile ora immaginare un passaggio a livello di
sistema, immaginato però come una rete che integra e valorizza le molte
esperienze già attive. Su questa prospettiva è stato creato
nell'incontro di Verona un gruppo di lavoro, denominato "RES" (Reti di
economia solidale), che ha lo scopo di promuovere la riflessione e la
attivazione di questo tipo di circuiti. Dopo una identificazione dei
"principi" dell'economia solidale, descritti nella Carta presentata a
maggio 2003, il gruppo di lavoro è arrivato a formulare la proposta dei
"distretti di economia solidale" come luogo di sperimentazione a livello
locale della strategia delle reti. La proposta dei distretti suggerisce
la attivazione di reti locali di economia solidale a partire dalle
realtà già attive sul territorio: botteghe del mondo, produttori
biologici, gruppi di acquisto solidale, bilanci di giustizia, realtà di
finanza etica e di turismo responsabile, associazioni ambientaliste,
cooperative sociali, cooperative di produzione, etc. Questo strumento
per la attivazione di circuiti locali di fiducia e relazioni si
inserisce bene nella prospettiva di sviluppo autosostenibile del
progetto locale proposta dalla "Rete dei Nuovi Municipi". Tra le due
esperienze stanno quindi nascendo scambi e collaborazioni. La proposta
dei distretti è stata lanciata allo scopo di eseguire delle
sperimentazioni per poter verificare in concreto la sua efficacia e
poter confrontare i risultati ottenuti nei diversi luoghi e con diverse
modalità. A Torino è stata avviata formalmente la sperimentazione di un
primo distretto di questo tipo, mentre altri luoghi stanno gettando le
basi per questo tipo di esperienza (tra gli altri Milano, Brianza e
Como). In alcuni luoghi, come ad esempio a Roma, esperienze nate da un
percorso in parte diverso sono riconducibili alla stessa strategia di
fondo. La proposta per i nodi lilliput è quindi proprio questa, ovvero
di promuovere sul proprio territorio la nascita di distretti di economia
solidale a partire dalle realtà esistenti. Non esiste una procedura
definita su come si possa fare, ma si può osservare come si stanno
muovendo le altre esperienze. A Torino e Como le esperienze dei
distretti sono state lanciate dai nodi locali della Rete di Lilliput. Lo
scopo di questa campagna di attivazione di distretti è quindi quella di
moltiplicare questo tipo di esperienze per poterle confrontare e
verificarne l'efficacia, cercheremo anche di compiere delle analisi
comparative sulle esperienze dei primi distretti. Crediamo che questo
modo di operare si sposi bene con lo spirito e le caratteristiche
comportamentali dei lillipuziani, e consenta anche di riallacciare i
legami con diverse realtà presenti sul territorio. Le persone del gruppo
di lavoro RES sono disponibili per seminari di approfondimento
sull'argomento. Saluti per il gruppo RES Andrea Saroldi
cocorico@???


RIFERIMENTI

Libri - Euclides A. Mance, "La rivoluzione delle reti", Ed. EMI 2003.
Descrive la prospettiva di partenza

Siti - www.retecosol.org Contiene diverso materiale tra cui la
"Carta".

Mailing list - esiste una mailing list "RES", le istruzioni per
iscriversi si trovano sul sito www.retecosol.org



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