Come sapete questa settimana si e' riunito all'arci -per la terza volta-
un gruppo di persone con l'obiettivo di preparare una uscita pubblica sul
degenerare del conflitto iracheno, sul disastro a cui stiamo tutti assitendo
con orrore.
Questo l'esito della riunione:
Abbiamo calendarizzato una uscita pubblica:
--> mercoledi' 5 maggio alle 19 a deferrari
* se c'e' tanta gente: corteo fino a prefettura (de ferrari-via dante-via
fieschi bassa-via XX-deferrari-via roma-prefettura) e li presidio
* se c'e' poca gente: catena umana de ferrari-via roma + presidio prefettura.
Stiamo chiedendo i permessi a vigili+questura
Abbiamo anche predisposto un volantino comune, la parte piu' difficile perche'
eravamo tanti e diversi, con l'obiettivo non di parlarci addosso ma di parlare
alla citta'.
Sotto il testo
ATTUALI ADESIONI (spero di non omettere nessuno)
Arci, Rete contro G8 x la globalizzazione dei diritti, Legambiente, Ass.
Aprile, Ass.Piazza Carlo Giuliani Onlus, Comitato Verita' e Giustizia per
Genova, Verdi, Manitese Genova, Emergency Genova, Forum sociale del ponente
genovese, Forum ambientalista movimento rosso-verde, Ds, Prc
(altre adesioni sono in arrivo, altre segnaliamole!)
----testo volantino-----
LETTERA APERTA ALLA CITTA' DI GENOVA
Siamo donne e uomini, persone singole, associazioni da sempre attive e
consapevoli sulle tematiche della pace
Eravamo presenti in un milione a Roma il 20 marzo, portatori e portatrici
di responsabilità e ragionevolezza politica
Siamo genovesi e foresti, italiani e stranieri e vogliamo che la nostra
città sia nel 2004 Capitale europea di una cultura di PACE
Vogliamo dire poche cose semplici a questa città:
BASTA alla guerra in Irak
ed alla sua tremenda escalation di morte e distruzione.
*** NO ***
-alle guerre preventive e permanenti che alimentano il terrorismo in tutto
il mondo
- alle guerre economiche, combattute prima per assicurarsi le risorse energetiche
e naturali di intere regioni, e poi per dividersi il business della ricostruzione
- all'intervento italiano in questo conflitto, illegittimo perchè attuato
in spregio dall'art.11 della costituzione
- a continuare ulteriormente il sostegno italiano alla missione in Irak,
che non avrebbe mai dovuto inziare
*** SI ****
- al ritiro, senza vani attendismi, delle truppe italiane dall'Irak- al
ritiro di tutte le truppe occupanti dall'Irak dove la coalizione guidata
dagli Stati Uniti sta sempre più mostrando il suo vero volto di forza occupante
e belligerante
- all'impegno dell'Onu, delle Associazioni non governative, della Comunità
internazionale per concreti processi di peace keeping e di ripristino del
diritto e della democrazia in Irak
- all'invio in forma organizzata di volontari civili, coordinati con le
Ong che già operano in Irak, perchè in collaborazione con la comunità internazionale
realizzino gli interventi di aiuto, sostegno umanitario e ricostruzione
per la popolazione
La democrazia è partecipazione delle cittadine e dei cittadini
alla ricostruzione civile del proprio paese, e non si può imporre
con la forza militare e con l'assedio delle città
E' necessario che tacciano le armi, si ritirino TUTTE le truppe e venga
data la parola alle diplomazie internazionali dei Paesi non occupanti, alle
Ong, all'ONU, per rendere il popolo irakeno, già provato da anni di dittatura,
finalmente protagonista di un autentico percorso democratico di autodeterminazione.
Continuiamo ad esporre ai davanzali le bandiere della pace,
facciamo sentire la voce della PACE
Prima che sia troppo tardi.
LE ASSOCIAZIONI ADERENTI:
(segue lista)
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Laura Testoni
Arci genova
www.arciliguria.it
347-8437722