[Lecce-sf] Fwd: Liberare tutte/i

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著者: Cinzia
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題目: [Lecce-sf] Fwd: Liberare tutte/i
>From: guerrepace@???
>To: "Guerre&Pace" <guerrepace@???>
>Date: Wed, 28 Apr 2004 18:38:42 +0200
>X-Distribution: Bulk
>Subject: Liberare tutte/i
>Reply-to: guerrepace@???
>Priority: normal
>
>GUERRE&PACE
>via Pichi 1, Milano
>tel 0289422081; guerrepace@???
>
>ciao a tutte/i,
>
>vi inviamo questo breve messaggio - allegando di seguito il
>comunicato di "Fermiamo la guerra" che pensiamo sia utile far
>circolare.
>
>un abbraccio, la redazione
>
>
>LIBERIAMO TUTTI GLI OSTAGGI, IRACHENI E ITALIANI.
>BASTA CON L’OCCUPAZIONE MILITARE
>
>
>Il nostro impegno contro la guerra e l’embargo al popolo iracheno è
>cominciato oltre dodici anni fa ed è continuato con centinaia di
>manifestazioni, da quella mondiale del 15 febbraio 2003 contro la
>guerra preventiva di Bush, a quella per il ritiro di tutte le truppe
>occupanti del 20 marzo 2004.
>Oggi continueremo a mobilitarci su questi obiettivi e per la fine di
>tutti i terrorismi, a partire da quello praticato dalle forze armate
>statunitensi a Falluja, con le stragi di migliaia di donne e bambini.
>Continueremo a mobilitarci per la liberazione di tutti gli "ostaggi" - a
>partire dagli abitanti di Falluja e Najaf ostaggio dell'assedio e delle
>infami rappresaglie statunitensi, fino agli italiani prigionieri.
>Per questo saremo ancora nelle piazze del 1° maggio e saremo a
>Roma il 4 giugno a manifestare contro il criminale di guerra George
>W.Bush; per questo accogliamo l'invito dei famigliari a manifestare
>domani a Roma perché, pur conoscendo il ruolo negativo della
>presenza in Iraq dei tre italiani catturati, difendiamo ogni vita,
>condanniamo gli atti di terrore da chiunque provengano e vogliamo
>che essi tornino a casa vivi - come vogliamo che tornino a casa
>subito i soldati italiani e delle altre forze di occupazione.
>
>Al tempo stesso ribadiamo, contro i tentativi grotteschi di far
>credere che sia “nelle mani” dei pacifisti la vita degli ostaggi italiani,
>che responsabile di quanto sta accadendo in questi giorni ai
>prigionieri italiani, come di quello che è accaduto ai nostri soldati a
>Nassiryia e di quanto accade, in termini di sofferenza e di morte, ai
>cittadini iracheni è un governo che per ragioni di immagine
>partecipa a una occupazione militare senza avere neppure la
>capacità di gestire e di rispondere delle tragedie provocate dalla
>sua politica criminale.
>
>Guerre&Pace
>
>---------------------------------------------------------------------------

-------------
>COMUNICATO STAMPA
>DEL COMITATO FERMIAMO LA GUERRA
>
>Il Comitato Fermiamo la Guerra ha organizzato in Italia le
>manifestazioni internazionali del 15 febbraio 2003 e del 20 marzo
>2004 contro la guerra permanente e preventiva, contro la strategia
>del terrore, contro l’attacco all’Iraq e la sua occupazione, per la
>pace e la dignità di tutte le vite.
>
>Abbiamo sempre manifestato la vasta contrarietà del nostro Paese
>alle scelte di guerra anticostituzionali del governo e della
>maggioranza del Parlamento. Questi obiettivi sono sempre stati
>perseguiti dai nostri movimenti in totale autonomia e


>indipendentemente da ogni condizionamento;
>altrettanto faremo in futuro. Diffidiamo chiunque a sostenere il
>contrario.
>
>Noi continueremo a mobilitarci contro la guerra, per il ritiro delle
>truppe italiane dall’Iraq, per la fine dell’assedio delle sue città, per
>l’ autodeterminazione del suo popolo e per il rispetto del ripudio
>della guerra scritto nella Costituzione della nostra Repubblica: lo
>faremo semplicemente perché è giusto farlo e perché queste sono
>le sole possibilità per la pace.
>
>Continueremo perciò a marciare contro la guerra, come abbiamo
>fatto il 25 aprile e come faremo ancora.
>
>Continueremo ad invitare ogni cittadina e cittadino a prendere
>parola per sostenere questi obbiettivi, in ogni occasione utile.
>
>Alle famiglie degli italiani trattenuti in ostaggio in Iraq diciamo che
>siamo solidali e che vogliamo la salvezza delle vite e la liberazione
>dei loro cari. Comprendiamo il senso delle iniziative da loro
>promosse in questi giorni e siamo disponibili ad incontri ed impegni
>umanitari.
>
>Sempre ribadiremo con limpidezza, da parte nostra, l’obiettivo di
>fermare la guerra.
>
>Sosteniamo l’aspirazione alla pace e all’autodeterminazione delle
>popolazioni invase, represse e assediate, specie nella martoriata
>Fallujia. Continuiamo a lottare pacificamente perché lo stato di
>occupazione finisca e la comunità internazionale assuma
>responsabilità.
>
>Ricordiamo al governo italiano le sue responsabilità, innanzitutto
>quella legata alla sciagurata scelta di guerra.
>
>Sosteniamo le iniziative parlamentari che intendono far esprimere
>rapidamente le Camere per il ritiro della truppe italiane e la fine dello
>Stato di occupazione dell’Iraq.
>
>Il popolo della pace non si ferma.
>
>Il Comitato Fermiamo la Guerra
>