[Cerchio] Fw: [movimento] Mobilitiamoci subito per liberare …

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Author: pkrainer
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Subject: [Cerchio] Fw: [movimento] Mobilitiamoci subito per liberare l'iraq
in passato ho avuto poca fiducia (e direi, con ragione) nelle manifestazioni
contro la guerra. Questa é però un'occasione differente, sia perché nasce in
risposta a un discorso preciso e di grande interesse che viene dall'Iraq,
sia perché é una manifestazione che nasce davvero dal basso, sia soprattutto
perché si tratterebbe di un'iniziativa contro TUTTI i partiti e anche contro
quella parte di movimento che accetta le parole del serpe Agnoletto.
Credo sia essenziale che il 29 ci siano manifestazioni a Roma e anche
altrove, dovunque sia possibile, per chiarire di chi é la guerra, cioé di
tutti coloro che pretendono di rappresentarci (compresi i pacifisti, i
non-violenti, i movimenti dei movimenti), e da che parte stanno, o
potrebbero prendere forma, invece, vita e libertà
Mi rendo conto che Cupertino e i suoi soci e i suoi paesani e la sua
fidanzata, fanno ora ciò che non avrebbero fatto per altri: ma é pur
tuttavia evidente che anche costoro, umiliati e umilianti, vittime e
carnefici di questa società, non riescono a pervenire al marciume assoluto
che regna nella "classe politica", compresi i suoi aspiranti vili e
genuflessi. Fra chi é avvelenato dal pane della menzogna, come i tanti
Cupertino & c., e chi quel pane impasta e sforna e distribuisce, come i vari
Bertinotti, Agnoletto, Pecoraro Scanio e via espettorando, occorre
precisamente inserire il cuneo della critica.
----- Original Message -----
From: "redlink" <redlink@???>
To: <red_link@???>; <pix@???>; "Lista Bastaguerra"
<bastaguerra@???>; "Lista internazionale"
<internazionale@???>; "lista Movimento" <movimento@???>; "Lista
aa-info" <aa-info@???>
Sent: Tuesday, April 27, 2004 12:40 AM
Subject: [movimento] Mobilitiamoci subito per liberare l'iraq


Cari compagni,
gli ultimi sviluppi della vicenda degli ostaggi in Iraq, ci sembra
necessitino di una reazione immediata tale da portare ad una mobilitazione
nazionale entro il primo maggio.
La televisione di stato e le forze di governo dicono di non voler cedere ai
ricatti, anche se in questo caso non è stata rivolta loro nessuna richiesta.
Come prevedibile le forze istituzionali di opposizione, anche quelle
travestite da pacifisti e nonviolenti assoluti rilasciano pessime
dichiarazioni, attestandosi sulle stesse posizioni del govereno. Bertinotti
a Porta a Porta non ha esitato a definire la guerriglia irachena come
terrorista. Facciamo solo notare che dal video e dalle dichiarazioni dei
prigionieri non ci sembra che essi siano trattati come quelli di Guantanamo,
che Bertinotti condanna ma non definisce terroristiche.
Mai come in questo caso ci troviamo per la prima volta di fronte ad una
richiesta di dialogo da parte della guerriglia irachena, che si rivolge al
movimento contro la guerra ritenendolo un proprio interlocutore per la forza
e l'autorevolezza con la quale ha dimostrato di opporsi all'occupazione
dell'Iraq.
Si tratta di raccogliere questo segnale, ancora una volta non tanto per
identificarsi immediatamente con le posizioni politiche ed ideologiche delle
varie forze della resistenza ma, riconoscendo la validità e la legittimità
delle ragioni che li spingono a lottare contro una infame occupazione
neocoloniale, lanciare come movimento a nostra volta un segnale di dialogo.
Solo a queste condizioni sarà possibile esprimere credibilmente delle
critiche e dei rilievi alle prospettive che stanno alla base di molte delle
forze che compongono la resistenza. Prima si tratta di gridare ancora una
volta "giù le mani dal petrolio iracheno, via le truppe d'occupazione,
autodeterminazione dell'iraq senza ingerenze degli stati occidentali o delle
istituzioni internazionali ad essi sottomessi come l'Onu".
Invitiamo pertanto i compagni e le sigle politiche che si sono attivizzate
per lo spezzone anticapitalistico del 20 marzo ma anche le varie realtà che
fanno parte del neonato comitato per il ritiro delle truppe dall'Iraq, ad
attivizzarsi da subito affinché si realizzi nei prossimi giorni una
manifestazione nazionale senza farsi paralizzare da eventuali veti o
immobilismi del comitato ufficale contro la guerra.
Intanto crediamo sia utile che dalle varie realtà territoriali emergano
pronunciamenti inequivoci in questa direzione, e che nel giro di un paio di
giorni si convochi la manifestazione con chi ci stà.
La scadenza più idonea potrebbe essere quella del I maggio dove già sono
convocate diverse mobilitazioni caratterizzandole fortemente contro
l'occupazione militare. Tra l'altro la vicenda di Melfi ben si presta ad
esemplificare il legame da noi più volte sottolineato tra fronte esterno e
fronte interno. Stasera dal tg3 è venuta la notizia di una convocazione da
parte del sindaco di San Michele di Bari dove vive Cupertino di una
manifestazione nazionale a roma per il 29. Potrebbe andar bene anche quella
data salvo per il fatto che si tratta di un giorno lavorativo ma se essa si
tenesse comunque, nonostante l'ostracismo delle varie forze politiche di
governo e di opposizione, sarebbe un grande successo per il movimento.
Vi invitiamo a farci sapere cosa ne pensate e quali iniziative intendete
prendere in proposito.
A napoli domani si riunisce il comitato contro la guerra e noi proporremo
che si faccia sostenitore di una mobilitazione nazionale, ma anche se non
dovesse passare tale proposta per il veto incrociato delle varie forze
moderate ed istituzionali presenti in esso siamo intenzionati a sostenerla
con le varie sensibilità che riconoscono tale urgenza.
Un caloroso saluto a tutti


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