[Cerchio] Comunicato R.AF. - 25 aprile 2004 a Pordenone

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Author: Vampire shadow
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Subject: [Cerchio] Comunicato R.AF. - 25 aprile 2004 a Pordenone
Comunicato stampa sui fatti di domenica 25 aprile 2004

Oggi domenica 25 aprile, “Resistenza Antifascista”, che racchiude diverse realtà e individualità dell’antifascismo militante, è scesa in presidio dalle 9.00 di mattina volatinando fino all’inizio della commemorazione ufficiale. Al presidio si è unita molta gente che come noi condivideva i volori dell’antifascismo, contribuendo ad aggregare un centinaio di persone.
Alla fine della cerimonia la Piazza s’è riempita tranquillamente animandosi con i colori veri della libertà e della giustizia, c’era una distribuzioni di libri e riviste, una banchetto dove veniva offerto vino e cibo a tutti, un sound-system che ritmava i colori con la musica e i diversi interventi al microfono. Interventi incentrati sul “perché” dell’importanza di esserci oggi rispetto alla guerra, il terrorismo, la precarizzaione del lavoro e delle nostre vite e ribadendo la nostra contrarietà alle leggi razziste che prevedono anche in friuli la costruzione di un centro di permanenza temporaneo per rinchiudere tanti migranti innocenti. Interventi che hanno insistito sull’importanza di contestare la parata sciagurata e ignobile, che avviene da diversi anni, organizzata da Alleanza nazionale e Azione Giovani, null’altro che fascisti in doppiopetto, che con l’avvallo dei loro esponenti governativi e di una questura prona a “scortarli” nell’impresa, ad ogni costo e con ogni mezzo, entrano in P.zza e depongono corone a “tutti i caduti”.
Una manifestazione che sigifica poche ma chiare cose: noi siamo al governo, noi abbiamo bisogno di rifarci una verginità storica per poter legiferare oggi le stesse leggi intolleranti e razziali del ventennio fascista. Per farlo bisogna “pacificare” mistificando la storia, sostenendo che la lotta contro il nazifascismo è stata solo una guerra civile, che in fondo erano tutti italiani e che quindi sia i carnefici e sia le loro vittime valgono allo stesso modo.
Tutto ciò è vergognoso, tutto ciò significa uccidere per la seconda volta chi già ha dato la propria vita per liberarsi di orrore e menzogne, ma significa anche uccidere giorno per giorno, lentamente una coscienza collettiva che non può che stare dalla parte della verità, dalla parte della storia.
Per questo non abbiamo potuto stare alla finestra in questi anni, per questo i nostri cuori e le nostre ragioni ci hanno spinto a fermare questo scempio, a gridare “no pasaran”, a tentare di “resistere” pacificamente ma tenacemente contro i fascisti e le loro squadracce oggi armate nelle divise di polizia, carabinieri e finanza.
Mentre il sole illuminava le tante persone, i canti e le corse dei bambini e un grande striscione ammoniva “se loro globalizzano il dominio, noi globalizziamo la resistenza” una nube nera cominciava ad addensarsi. Non era la pioggia, erano i cellulari della polizia, dei carabinieri, erano le decine e decine di forze del disordine che in assetto antissommossa cominciavano ad arrivare in P.zza Ellero dei mille attorno a mezzogiorno.
Il presidio s’è compattato, chi se l’è sentita s’è unito alla “resistenza” passiva, i bambini e gli anziani si sono messi al lato della piazza, mentre dall’altro lato arrivavano una ventina di fascisti scortati da una truppa di militari.
Mentre 40 compagni e compagne si sedevano avvinghiati l’un l’altro preparandosi a resistere è partita la carica .
Mai come quest’anno la brutalità e la violenza delle polizie s’è fatta sentire, forse perché si era molti di più degli anni passati, o semplicemente perché l’ordine era quello. Strattonati, trascinati, presi a pugni, manganellati, calpestati, gettati di peso a terra, più di 15 persone, ragazze e ragazzi hanno riportato contusioni varie. Chi s’è visto storcere mani, dita e braccia, chi ha dovuto subire l’atterramento da parte di 4 o 5 polizziotti con il viso piantato nei sassi. Si è notato un particolare accanimento da parte dei finazieri. Tutto ciò è ovviamente stato visibile a coloro che erano in piazza e lo sarà per chi avrà la possibilità di vedere le immagini.
Quello che rimane alla luce di questo sole domenicale è che decine di donne e di uomini, fieri antifascisti, hanno messo in gioco pacificamente le loro idee e se stessi subendo violenza fisica.
Ma ancora più chiaro del sole è che per l’ennesima volta c’è stata una Pordenone solidale e cosciente che ha saputo “resistere” ancora e sempre più numerosa a questa ennesima provocazione.
Un centinaio di donne e di uomini hanno saputo sfrattare per l’intera mattina i fascisti, transitati per pochi minuti, sotto lo svergognamento dell’intera piazza.
E questa è solo un'altra tappa, perché saremo ancora di più la prossima volta e perché “portiamo un mondo nuovo nei nostri cuori”, è lo stesso mondo dei nostri padri e dei nostri nonni, è il mondo che vogliamo per in nostri figli e non sarà certo un manipolo di fascistelli protetti dai loro parlamentari e da una questura compiacente a distruggerlo.

domenica 25 aprile 2004 - ore 18.30

Resistenza AntiFascista - PN

P.S. Chiunque fosse interessato a foto dei tafferugli, può richiedermele; le invio volentieri e ovviamente senza copy right!

Informazioni ulteriori,purtroppo di parte si possono trovare su: http://www.ilgazzettino.it/main.php3?Luogo=Pordenone

VAMPIRE SHADOW - FRANZ
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