[RSF] la prima volta assoluta che si presenta uno spettacolo…

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Aihe: [RSF] la prima volta assoluta che si presenta uno spettacolo , il debutto di una commedia ,è come la festa per una nascita , per un bambino laprima volta che lo vedi ti chiedi a chi assomiglia,perch
la prima volta assoluta che si presenta uno spettacolo , il debutto di una
commedia ,è come la festa per una nascita , per un bambino la prima volta
che lo vedi ti chiedi a chi assomiglia ,perchè a cosi pochi capelli e il
collo cosi lungo. Un pò cosi è per confessioni su uno zerbini : alle prove
ho visto Daniela e Marcello ho visto trattare lo Zerbino un pò come un
figlio e gli attori come amici con cui collaborare per questa nascita.
stanotte hanno provato sino a quando dal palazzo sopra il teatro non è
arrivata una telefonata , devo dire pure simpatica , era giovanni che dal
primo piano mi ha chiesto : ma nu ce vanno a dormi quelli dello Zerbino , e
poi l'attrice è bionda o mora che da casa mia se sente solo che ha una
bella voce ????
Be è il mistero del teatro in un palazzone di periferia a via della
primavera : un teatro che stà diventando della comunità, degli abitanti di
Centocelle insomma,tra feste e incontri si cerca di fare cose importanti ma
anche simpatiche, ne troppo leggere ne troppo impegnate

se volete prenotare un posto per stasera telefonatemi subito i posti sono
quasi finiti , Daniela ha la febbre e starà ad assisterci dal telefono di
casa , io tra poco sono a teatro mi trovate allo 06976\1709 o al mio
cellulare 3385465301
per domani pomeriggio ci sono ancora posti a sufficenza , lo spettacolo è
alle 19 , vi aspetto ?? se no si replica la prossima settimana con uno
spettacolo che tra visioni ed attori, ammiccamenti e risate , vuole essere
riflessione e svago sui temi dell'amore e dell'esiustenza . Be si ho
seguito le prove , tra salti e lavorii e sono stato coinvolto e interessato
tanto quanto è bastato a notte inoltrata , dopo ore e ore di tenzioni e
lavori a non addormentarmi....... e vi par poco ?

CONFESSIONI SU UNO ZERBINO
commedia in due atti di daniela ariano dariano@???

Prima assoluta 24 aprile 2004 ore 21.00 Teatro della Forma - Viale della
Primavera, 317 - Roma - tel. 06.97612709


Sabato 24 ore 21 e Domenica 25 Aprile ore 19
Sabato 8 ore 21 e Domenica 9 Maggio ore 19
2004 http://www.alphadrama.it
Prima assoluta 24 aprile 2004 ore 21:00 Teatro della Forma - Viale della
Primavera, 317 - Roma - tel. 06.97612709 PERSONAGGI INTERPRETI

 CATERINA  GIULIA CARLA DE CARLO
      Si è diplomata all'accademia d'arte drammatica Menandro di Roma oltre
ad aver seguito vari corsi di dizione, recitazione e canto. A parte le sue
esperienze in radio, televisione e cinema, vogliamo ricordare nell'ambito
delle sue numerose partecipazioni in campo teatrale gli spettacoli portati
in scena con Ennio Coltorti, Franco Oppini e Nini Salerno, Barbara D'Urso,
Paola Gassman e Ugo Pagliai.


 PAOLO  GIANLUCA JACQUIER
      Ha frequentato il laboratorio teatrale La Fabbrica di Ponte Milvio
diretto da Paola Quattrini e Lorenzo Salveti grazie al quale ha avuto modo
di lavorare in diverse commedie che hanno riscosso un notevole successo di
critica e di pubblico. Ha avuto esperienze di speakeraggio e ha di recente
partecipato al cortometraggio L'attesa prodotto da Mediacinema.


 MARA  SUSANNA BIANCHINI
      E' cresciuta artisticamente nel laboratorio teatrale Buio in Scena che
l´ha portata ad avere parti di rilievo in diverse commedie rappresentate,
tra gli altri, al Teatro Stabile Santa Francesca Romana, al Teatro Euclide e
al Teatro Sette, tutti in Roma. Ha inoltre partecipato ad alcune pubblicità
televisive.


 TONY  MARCELLO APPIGNANI
      Si è formato nel laboratorio di Arte Teatrale Franco Alimonti e ha
frequentato alcuni corsi di recitazione e improvvisazione scenica. Ha
partecipato a numerosi spettacoli di vario genere (drammi, commedie,
musical) tra i quali, con i testi dell'autrice Daniela Ariano, ricordiamo
quelli rappresentati in Roma al Teatro XX Secolo, al Teatro dei Contrari e
al Teatro de' Servi.


 PIERO  SEBASTIANO GAVASSO
      Dopo piccole esperienze liceali su grandi palcoscenici come il Teatro
Quirino, s'imbatte nella grande avventura dell'"apocalisse del teatro" di
Michele Diomaiuta. Porta avanti la passione per quest'arte sotto la regia di
Roberto Fazioli, fino a giungere ad esperienze di teatro-musical al Teatro
del Sogno e al Politeama Brancaccio in Roma.


 VANIA  ALEXIA ARIANO
      Ha frequentato il laboratorio teatrale La stanza di Eliodoro e ha
partecipato a diverse rassegne presso il Teatro dei Contrari e il Teatro XX
Secolo di Roma e ad alcune pubblicità televisive.



BIOGRAFIA IN PILLOLE di Marcello Appigiani
Lavora e vive a Roma dove ha studiato dapprima pianoforte con il M° Assunta
Giordani e successivamente composizione con il M° Alessandro Forti.
La sua vena musicale si evidenzia da subito e, dopo esperienze costruttive
con alcuni gruppi, si iscrive alla SIAE partecipando con successo a
manifestazioni canore in veste di cantautore.
Inizia quindi a studiare Composizione al Conservatorio di Frosinone e a
comporre musiche per spettacoli teatrali intervenendo, tra gli altri, alla
rassegna Contrari al lungo presso il Teatro dei Contrari e allo spettacolo
Apparire o essere? al Teatro XX Secolo, entrambi a Roma.



Estremamente versatile in diversi generi musicali, suona tastiere, chitarre
e batteria. Come organista e pianista prende parte ad alcuni concerti con
brani tratti dal proprio repertorio.
Ad oggi ha composto moltissime musiche per spettacoli teatrali,
cortometraggi, documentari e CD-Rom.
Ha scritto articoli per le riviste Fare Musica e Music File Magazine e suona
l'organo in occasione di matrimoni e cerimonie religiose.
Alcuni suoi brani sono presenti nel catalogo delle Edizioni Musicali APbeat
e Academy A.M.S.

Sito Internet: www.geocities.com/mappigna
E-mail: mappigna@???



BIOGRAFIA IN PILLOLE di Daniela Ariano



Lavora e viva a Roma dove ha svolto studi umanistici e artistici e da
diversi anni si occupa di sceneggiature per il teatro e per il cinema.

Nel 1993 entra a far parte del laboratorio teatrale fondata molti anni prima
dal regista e sceneggiatore Franco Alimonti e, grazie a lui, inizia a
muovere i primi passi sulle tavole del palcoscenico: prima come attrice poi
come sceneggiatrice.
Nel 1995 scrive la sua prima commedia Un bambino sotto l'albero
rappresentata nel Natale dello stesso anno dall'"Hacca+1" con la regia di F.
Alimonti.
    Nel 1998 partecipa al CD-ROM Cd-Roma edito dalla Hardware Solution come
ricercatrice storico-artistica e cura la stesura di una parte dei testi;
scrive La follia di Caino (che viene inserita da Arpanet nel suo sito
letterario insieme a La madre  scalza), L'incidente, 119#BK, i corti su
commissione La porta  chiusa e Il calice, e altro ancora; viene segnalata
dalla rivista "Prove Aperte" nella rubrica "professione autore".


Nel febbraio del 1999 partecipa alla rassegna d'arte varia "Apparire o
essere?" presso il Teatro XX Secolo di Roma con il monologo L'ultimo giorno
per la regia di F. Alimonti; a marzo viene selezionata per la rassegna
"Contrari al lungo" presso il Teatro dei Contrari di Roma con il corto
teatrale Se ti incontrassi una sera a mezzanotte di cui cura personalmente
la regia; a giugno viene rappresentato dalla compagnia "Hacca+1" il dramma
La follia di Caino.



Dal 2000 fino ad oggi cura la ricerca e la stesura di testi per un Cd su
Villa D'Este a Tivoli edito sempre dalla Hardware Solution; scrive alcune
favole per il Cd-Rom "Il villaggio delle favole" edito da Il Ragno
Incantato. Cura la versione teatrale de L'esorcista e la stesura di soggetti
destinati al grande e al piccolo schermo. Nel giugno 2002 viene pubblicato
dalla casa editrice ARPANet il racconto Un soffio nell'ombra (in vendita
presso il sito www.ARPABook.com in formato PDF e LIT per palmari).
Nel luglio 2003 partecipa alla rassegna "Espressioni" presso il Teatro
de'Servi di Roma con il monologo L'ultimo giorno mentre nel mese di novembre
viene realizzato il cortometraggio cinematografico L'attesa prodotto da
Mediacinema per la regia di G. La Rosa basato su una sua sceneggiatura.
Sito Internet: http://utenti.lycos.it/danielaariano
E-mail: dariano@???

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resta più di quella che si scopre essere stata una grande illusione: solo
uno zerbino di fronte alle macerie del tempio, sul quale sono accumulate le
tracce impure del nostro incedere nel mondo......Nell'era della
comunicazione per eccellenza - l'era di Internet e degli MMS - resta l'
abisso incolmabile dell'incomunicabilità. La tecnologia e i cambiamenti
scientifici e culturali non riescono a rispondere alle problematiche del
rapporto tra i sessi, dei ruoli sociali e di quello, fondante, con le
proprie personali illusioni: la ricerca della felicità e dell'amore,
destinati a cozzare contro i particolari egoismi di ognuno. Chi siamo
veramente, cosa vogliamo, e i nostri ideali sono sinceri, o sono destinati a
cambiare insieme al mutare delle condizioni della nostra vita? C'è chi si
adatta nel tentativo di riposare su una mirabile menzogna e chi continua a
vacillare alla ricerca di un senso da attribuire a se stesso e al mondo. Ma
chi saprà resistere all'incertezza fino alla fine? Caterina, la
protagonista, ci riuscirà o ripiegherà anch'essa sullo schema sociale e
familiare, contribuendo al suo incessante e cristallizzato reiterarsi,
proprio come la Nora di Ibsen nella seconda versione di Casa di Bambola?
La domanda resta senza risposta, o meglio, con una risposta non definitiva:
il futuro non è ancora scritto e forse Caterina, come la Nora originaria,
saprà essere coerente con la sua nuova consapevolezza di sé. E se per Ibsen
la rottura di Nora con le ipocrisie borghesi e con le frustranti aspettative
sociali nei confronti della donna, avveniva con la semplice presa di
coscienza della dignità di essere umano e con il conseguente abbandono della
famiglia e della casa, per Caterina - creatura moderna nata dallo spirito di
osservazione e dalla fantasia di Daniela Ariano - quella rottura devastante
passa per un tema altrettanto spinoso oggi, come quello dell'indipendenza
femminile nell'800: quello dell'omosessualità. Lo spettro, più ventilato che
reale, dell'autonomia anche sessuale della donna dall'uomo, infrange l'
ultimo tabù di una società ancora marcatamente maschile. L'uomo non sa più
come condurre le sue relazioni sentimentali, come rapportarsi alle donne,
laddove un tempo era sufficiente gestirle; resta sconcertato, privo di forza
di carattere, perché ormai ignora quale sia la propria specificità ed il
proprio ruolo.
Confessioni su uno zerbino è come spiare dal buco di una serratura l'
intimità di una coppia scoppiata, in guerra aperta, ma prima ancora è la
rappresentazione del conflitto tra individualità in cerca di identità. Una
commedia brillante ed amara che osa ripercorrere con originalità e
sensibilità la strada battuta dal teatro classico e proprio per questo
coraggiosa, in un periodo, come questo, in cui i formalismi e le
sperimentazioni esasperate la fanno da padrone, svuotando spesso di
contenuti i testi teatrali ed il dialogo con il pubblico. In questo caso il
dialogo si costruisce, inevitabilmente, su quel terreno comune che è la
quotidianità, le sue lotte per riconoscersi nelle proprie vite e,
soprattutto, nel proprio passato. Ci guardiamo indietro e non sappiamo
captare il percorso che abbiamo tracciato, né dove ci porterà. Riconosciamo
nelle incomprensioni, nelle speranze infrante e nel disperato bisogno di
sentirsi, sapersi, importanti ed amati dei protagonisti, le nostre stesse
dinamiche esistenziali.
Roberta Belli