[Consumo critico - Milano Social Forum] Fw: Festa e Libertà

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Autor: chi
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Assunto: [Consumo critico - Milano Social Forum] Fw: Festa e Libertà
vi giro un progranmma di iniziative del CSA Barattolo di Pavia ....non è
proprio sotto casa ma mi pare carino...


----- Original Message -----
From: "Spairo" <bligny@???>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Sent: Monday, April 19, 2004 5:11 PM
Subject: Festa e Libertà


>
>
>
>
> Salve a tutti,
>
> da questa settimana si svolgerà al CSA Barattolo la rassegna di arte e
> cultura libertaria e popolare che prende il nome di "FESTA E LIBERTA'",
> configurandosi come raccolta pubblica di fondi promossa dall'associazione
> PaviaInSerieA in collaborazione con Gruppo Travel Folk Festival e Comitato
> Pavia-Senegal e con la partecipazione del Collettivo CoRSARi
>
> Questo il ricco programma:
>
>
>
> Giovedì 22 Aprile 2004
>
>
>
> Ore 20.30: Proiezione Film
>
> "Sacco e Vanzetti" di Giuliano Montaldo, 1971
>
> Il film è la ricostruzione storica della condanna a morte degli anarchici
>
> italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti ,emigrati negli Stati uniti

nel
>
> periodo Giolittiano come tanti altri italiani. Il lavoro di Montaldo
>
> ricostruisce meticolosamente la vicenda della condanna ed è uno dei pochi
>
> esempi di ricostruzione storica unita a fiction, felicemente integrata.
>
> Notevoli le riprese all'interno del tribunale i flash temporali, il ritmo
>
> incalzante, la musica, la scenografia dell'epoca. Ricordiamo che la
>
> richiesta di riaprire il caso venne sistematicamente rifiutata, anche

quando
>
>
> un altro detenuto, condannato a morte, confessò di aver preso parte alla
>
> rapina ed escluse in modo assoluto la partecipazione dei due italiani. La
>
> vicenda della condanna immotivata a Sacco e Vanzetti mobilitò milioni di
>
> persone in tutto il mondo ma non riuscì a salvar loro la vita. Solo
>
> nell'agosto 1977 il governatore del Massachusetts, Michael Dukakis,
>
> riconobbe in un documento ufficiale gli errori commessi nel processo,
>
> riabilitando completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.
>
>
>
> Ore 23: Concerto Libertario
>
> Les Anarchistes unplugged (http://www.lesanarchistes.com
> <http://www.lesanarchistes.com/> )
>
> La band di Carrara, città simbolo del movimento anarchico italiano, è
>
> composta da ben 8 elementi ma nell'occasione si presenta nella sua

versione
>
> acustica più radicale ed essenziale. La formazione unplugged si compone
>
> delle due voci e da un accompagnamento acustico e propone musica ribelle
>
> allo stato puro, che recupera e rivaluta la musica libertaria della
>
> tradizione italiana rivisitata in chiave moderna. L'ultimo album della
>
> formazione toscana, "Figli di origine oscura", uscito nel 2002, è stato
>
> salutato con forte entusiasmo dalla critica, tanto da meritarsi il Premio
>
> Piero Ciampi come miglior debutto discografico dell'anno. Dal vivo
>
> l'impressione è di grande intensità e la severità e il peso storico dei
>
> testi e la potenza interpretativa delle due voci sono temperati da

sonorità
>
> e ritmi jazz-rock molto morbidi, con la chitarra acustica, la fisarmonica

e
>
> i fiati ad infondere un piacevole sapore etnico e folk.
>
>
>
> Venerdì 23 Aprile 2004
>
>
>
> Ore 20,00: Proiezione video sulla guerra di Spagna
>
> "Fury over Spain"
>
> versione italiana in collaborazione con il Centro Studi Libertari/Archivio
>
> Giuseppe Pinelli (http://213.156.44.181/apa/csl/)
>
>
>
> Ore 21.00: Proiezione Film
>
> "Terra e Libertà" di Ken Loach, 1995
>
> Terra e libertà era stato aspramente criticato da vecchi combattenti della
>
> guerra di Spagna quali Santiago Carillo, ex segretario del partito

comunista
>
>
> spagnolo, con l'accusa d'avere mostrato i comunisti soltanto come

repressori
>
>
> e assassini dei loro compagni: ma se è certo vero che i comunisti si
>
> batterono con eroismo in Spagna, è anche vero che agirono al peggio nel
>
> particolare conflitto che Loach ha scelto di raccontare. L'ha raccontato
>
> benissimo: si possono preferire le opere più quotidiane, furenti e
>
> sardoniche del regista, ma il film che stilisticamente evoca il vasto
>
> respiro di John Ford e il realismo documentario dei grandi fotografi di
>
> guerra dei trenta, è bello ed emozionante, denso e serio, ottimamente
>
> scritto e interpretato. Ed è anche una narrazione esemplare degli esiti
>
> tragici a cui possono portare lacerazioni ed errori all'interno della
>
> sinistra. (La Stampa, Lietta Tornabuoni, 22/9/95)
>
>
>
> Ore 23: Concerto Libertario
>
> Egin (http://www.egin.it/egin.html)
>
> Band di rock folk con radici basche attiva da diversi anni nella

diffusione
>
> di un messaggio di solidarietà e resistenza popolare. La band ha al suo
>
> attivo centinaia di concerti in tutta Italia. Presenteranno in questa
>
> occasione un repertorio di musiche basche della Guerra Civile spagnola
>
> liberamente reinterpretate attraverso il loro particolare sound folk-rock.
>
>
>
> Sabato 24 Aprile 2004
>
>
>
> Ore 19,30 Cena a buffet Messicana (prenotazione consigliata

tel.3387926383)
>
>
>
> Ore 20,15: Proiezione video "Paviainseriea in Chiapas"
>
> Una testimonianza sul gemellaggio dell'Associazione Paviainseriea con il
>
> Municipio Autonomo 1° de Enero.
>
>
>
> Ore 21,00: Dibattito aperto alla cittadinanza e agli studenti
>
> "Chiapas e Italia: Forme di autogoverno e progetti di sviluppo

compatibile".
>
> Il dibattito intende indagare le forme di lotta non violenta dell'Ejército
>
> Zapatista de Liberación Nacional e analizzare le antiche e nuove forme di
>
> autogoverno presenti nelle aree zapatiste del Chiapas (Messico) con
>
> particolare riferimento ai recenti sviluppi organizzativi (Giunte del Buon
>
> Governo/Caracoles). Verranno inoltre presentati e discussi i progetti di
>
> sviluppo in loco promossi dalle associazioni partecipanti al dibattito e
>
> dalle istituzioni locali italiane e verrà proposto al rappresentante del
>
> Comune di Pavia un intervento nei progetti promossi dall'associzione
>
> paviainseriea.
>
> Intervengono: Angelo Zorzoli, Assessore. all'Ambiente, Ecologia e Rapporti
>
> Internazionali del Comune di Pavia;
>
> Partecipano: Rappresentanti di associazioni attive in Chiapas:

Associazione
>
> Mani Tese (Lucca e Pavia), Ya Basta! (Milano), Comitato Maribel (Bergamo),
>
> Cantieri Sociali America Latina (Roma), Gruppo Chiapas Roma NESF e Gruppo
>
> Tierra e Libertad (Lodi)
>
>
>
> Ore 23,30 Partecipazione speciale
>
> Folkabbestia intervento unplugged    (www.folkabbestia.com)

>
> Nati come sestetto i folkabbestia in dieci anni di attività hanno
>
> attraversato diversi cambi di formazione ed importantissime esperienze:

dal
>
> festival interceltico di Lorient, in Francia alla registrazione del record
>
> nel Guinness dei Primati per l'esecuzione musicale più lunga di uno stesso
>
> brano (30 ore ininterrotte di Stayla Lollomanna) passando per la scelta
>
> operata dalla BBC che li ha voluti come rappresentanti italiani e per la
>
> partecipazione al primo festival della musica di Mantova. E non solo!

Arezzo
>
>
> Wave, Santarcangelo dei Teatri, Raduno di Caterpillar, concerti e passaggi
>
> alla Rai (radio e tv), tour in Germania sono solo altri esempi. La recente
>
> scelta di Pino Porsia alias Pinelle (flauti) e di Michele Sansone altresì
>
> noto come Gighi (fisarmonica) di staccare (per un po'?) la spina ha
>
> comportato una nuova mutazione all'interno della formazione. Attualmente

non
>
>
> ci sono fiati nella banda mentre alla fisarmonica prende posto Pie(t)ro
>
> Santoro. In attesa di esser chiamati a partecipare al Festival di San Remo

o
>
>
> al FestivalBar (via, si scherza!) i Folkabbestia continuano l'attività
>
> concertistica in tutta la penisola (e non solo)... se ve li perdete. fate
>
> proprio una cazzata.
>
>
>
> Domenica 25 Aprile 2004
>
>
>
> Ore 19,30 Cena a buffet
>
>
>
> Ore 20,30: Paolo Finzi della Rivista A, Maurizio Pagani Vice Presidente
>
> Nazionale dell'Opera Nomadi e Giorgio Bezzecchi Segretario Nazionale
>
> dell'Opera Nomadi presentano il Film documentario:
>
> "Porrajmos" - Una persecuzione dimenticata, 2003
>
> Realizzato grazie al contributo economico dell'UCEI (Unione delle Comunità
>
> Ebraiche Italiane) e del Fondo a Favore delle Vittime del Nazifascismo e
>
> prodotto da Dropout Officina dell'Immagine. A sessant'anni dall'olocausto,
>
> lo sterminio degli zingari rimane una storia tutta da scrivere. L'ebraica
>
> Shoah in lingua romanés è Porrajmos, che similmente indica annientamento,
>
> distruzione, divoramento. Cinquecentomila, forse un milione, furono i Rom

e
>
> i Sinti sterminati dai nazifascisti, a cui vanno aggiunti quelli uccisi in
>
> strada, o comunque perseguitati nei territori occupati di tutta Europa.
>
> Questa proiezione vuol essere un atto forte di incontro e solidarietà

della
>
> nostra città nei confronti del popolo nomade soprattutto dopo che la nuova
>
> sede dell'Opera Nomadi di Milano è stata devastata nel mese di dicembre
>
> 2003. I locali, concessi in affitto dal Comune di Milano, hanno subito

danni
>
>
> gravi, così come gli arredi, le attrezzature e il materiale documentario
>
> dell'archivio sulla persecuzione nazifascista sul popolo gitano. Gli atti
>
> vandalici sono stati "firmati" con scritte fasciste, svastiche e croci
>
> celtiche.
>
>
>
> Ore 22,00 Omaggio a De Andrè con Paolo Finzi della Rivista A
>
> Presentazione CD e DVD dedicati a Fabrizio De Andrè: "Faber" e "Ed avevamo
>
> gli occhi troppo belli"
>
>
>
> Ore 23,00: Concerto di musica gitana
>
> Unza (http://www.unza.it/)
>
> Il progetto Unza nasce a Milano nell'inverno 2000-2001 dall'incontro tra

la
>
> Banda degli Ottoni a Scoppio-storica banda militante di strada-e alcuni
>
> musicisti Rom dei campi nomadi. Il progetto è finalizzato a creare una
>
> struttura che restituisca cittadinanza e dignità sociale ed artistica ai
>
> musicisti professionisti, che avevano fino ad allora trovato come unica
>
> possibilità di lavoro quella di suonare nei metrò, sui tram e per le vie
>
> della città. Nell'aprile 2002 si costituisce ufficialmente ARCI UNZA!
>
> Associazione di promozione culturale e sociale, che diffonde la musica rom

e
>
>
> l'antica tradizione dei Lautari attraverso concerti ed iniziative

culturali.
>
>
> Nel giugno del 2003 esce TONICO BALCANICO, il primo cd degli Unza.
>
>
>
> Giovedì 29 aprile
>
>
>
> Ore 20,00 Buffet etnico-popolare a base di cou-cous e altre prelibatezze
>
> senegalesi
>
>
>
> Ore 20,30 Proiezione documentari a cura del Comitato Pavia Senegal
>
>
>
> Ore 21,30: Spettacolo di Capoeira a cura del gruppo Capoeira Pavese
>
>
>
> Ore 22,10: "African Tribal Lamp Fall"
>
> Il loro nome significa "tribù africana delle luci splendenti" e Fall è il
>
> personaggio di un famoso racconto africano (probabilmente di origine
>
> senegalese) e da cui deriva la cultura Rasta By Fall molto seguita anche
>
> oggi in Senegal. Lamp Fall per i senegalesi ha però anche il significato

di
>
> "firmamento" cioè dell'insieme di stelle che vedono sulla loro testa o
>
> meglio sulla testa di Fall, quindi di un mito, una leggenda del passato

(che
>
>
> non torna ma che insegna), di un uomo che ha sempre lavorato duro per gli
>
> altri, per il suo prossimo, per l'intera collettività. Mamadou Diouf che

con
>
>
> Chekhe Seck e' uno dei fondatori del gruppo (che ha lavorato anche nelle
>
> scuole con laboratori musicali con il Comitato Pavia Senegal e suona in

giro
>
>
> per l'Italia), e' un Griot senegalese e dice "..la mia musica nasce con la
>
> cultura tradizionale mandinga (etnia della mia famiglia). E la tradizione
>
> mandinga usa: djembé, bougarabou, sourouba (tipo di sabar mandingo),
>
> bracciali diao, accompagnandosi con canti...".
>
>
>
> Ore 23,30 Danze Orientali spettacolo a cura dell'Associazione HAREM
>
> Le origini della danza orientale tradizionale sono da ricondurre ad
>
> antichissimi riti religiosi durante i quali venivano pronunciate preghiere
>
> ed invocata la fertilità della terra e delle donne. La danza si basa sul
>
> principio fondamentale del "movimento isolato" delle singole parti del
>
> corpo: mentre i fianchi oscillano, il busto rimane fermo, oppure, al
>
> contrario, ciò che si muove è solamente il tronco oppure la testa. I
>
> viaggiatori occidentali che si recavano in oriente nel XIX secolo rimasero
>
> colpiti dai movimenti isolati dell'addome e del bacino, completamente
>
> estranei alle danze occidentali, da creare le espressioni "danse du

ventre"
>
> e "belly dance". La danza orientale si basa su di una perfetta, quanto
>
> naturale, consapevolezza del legame tra mente e corpo.
>
>
>
> Venerdì 30 Aprile
>
>
>
> Ore 21.30 IRISH MAIDEN
>
> Brillante band pavese di musica irlandese!
>
>
>
> Ore 23.00: Concerto Libertario
>
> Ziringaglia (http://web.infinito.it/utenti/b/bipolab/ziringaglia/)
>
> "Il gruppo pugliese Ziringaglia offre intrecci sonori: la loro musica non
>
> affonda e radici in un luogo ben preciso , ma cattura il rumore del

viaggio,
>
>
> della strada, del movimento. Il cd d'esordio del gruppo ha per titolo, più
>
> che un titolo, un manifesto ad alta voce: Meglio saltimbanco che un rango

da
>
>
> curar. Questa musica riflette e si riflette in una scelta di vita e di
>
> cultura ben precisa: un'attenzione alle storie e alla poesia popolare, ai
>
> racconti e ai canti della tradizione orale, all'espressione culturale

vista
>
> dal basso, insomma, che assume quasi i contorni della venerazione propria
>
> degli appassionati più sinceri ed entusiasti. E questa cura per la
>
> dimensione umana e terrena del pensiero non chiude il gruppo nelle stanze
>
> senza finestre della rivisitazione virtuosistica: Ziringaglia fa volare la
>
> sua musica alta e libera nei grandi spazi della fantasia, del sogno,
>
> dell'immaginazione. Nessuna gabbia di genere che possa costringere questo
>
> suono, nessun ripensamento che rallenti il proseguire del cammino, nessun
>
> panorama immobile che si fissi negli occhi e nella mente. Possiamo
>
> immaginare questo disco come un diario di viaggio, ma sarebbe come
>
> intrappolare lo spirito in una fotografia, o in una descrizione statica.

Più
>
>
> verosimile potrebbe essere il paragone con un mazzo di carte, di tarocchi
>
> meglio ancora, in cui le figure compaiono in successione sempre diversa e
>
> sempre in diversa relazione tra loro. E i tarocchi hanno la faccia del

poeta
>
>
> Pablo Neruda e quella del vecchio zingaro Vlad, possono essere femmina o
>
> gatto o asino volante, il segno scritto mille e mille anni or sono nel

libro
>
>
> sacro di Davide o quello mai fermato tra le pagine del libro mai scritto"
>
> Marco Pandin (Rivista A)
>
>
>
> Sabato 1 Maggio
>
>
>
> Ore 19,30 Buffet etnico-popolare;
>
>
>
> Ore 21,30 Duo Poemus
>
> Barbara Gabotto e Giacomo Ghidetti ci propongono uno spettacolo di poesie

e
>
> canzoni per voce e chitarra.
>
>
>
> Ore 22,15: Concerto
>
> Fabrizio Poggi e i TURUTUTELA
>
> Un omaggio alla musica popolare della nostra provincia nel giorno della
>
> festa dei lavoratori!!. Fabrizio Poggi, cantautore, polistrumentista,

leader
>
>
> del gruppo Chicken Mambo e grande comunicatore, molto apprezzato
>
> nell'ambiente del folk americano, con all'attivo 5 dischi, (di cui uno
>
> registrato negli Stati Uniti), spettacoli in tutto il mondo e in

particolar
>
> modo nel Nord America, vanta collaborazioni con grandi artisti

d'oltreoceano
>
>
> ed entusiastiche recensioni da parte della stampa nazionale e
>
> internazionale. Nel 1999, Fabrizio decide di fare un omaggio discografico
>
> alle ninne nanne che la madre e la nonna gli cantavano durante l'infanzia.
>
> Tuffandosi a capofitto (come già aveva fatto per la musica americana)

nella
>
> meticolosa ed appassionata ricerca di testi, musiche, vecchi libri e

dischi
>
> quasi introvabili, il Poggi scopre il magico mondo del folklore lombardo e
>
> decide, quindi, di ampliare i propri orizzonti verso questo aspetto
>
> culturale, fondando, insieme ad altri appassionati, l'Associazione

Culturale
>
>
> Turututela. A supporto di quanto sopra descritto, Fabrizio Poggi con
>
> l'ausilio di valenti maestri musicisti ha registrato dal vivo nello studio
>
> "RE" di Corteolona, Pavia la "preproduzione" di alcuni brani di musica
>
> popolare lombarda, pavese, oltrepadana e lomellina, che debitamente
>
> riscritti in partiture più precise e debitamente arrangiati faranno parte
>
> del cd e del recital musico-teatrale. Inutile dire che la stampa nazionale
>
> ed internazionale ha accolto entusiasticamente questo contributo musicale
>
> all'insegna dell'amore verso la propria terra e della qualità.
>
>
>
>
>
> Ore 24,00: DJSet a cura di Giancarlo Nostrini (Radio Popolare)
>
> conduttore del programma culto "La Sacca del Diavolo" in onda tutte le
>
> domeniche su Radio Popolare coinvolgerà il pubblico a ballare fino a

tardi!
>
>
>
> Lunedì 3 Maggio
>
>
>
> Ore 20 Buffet
>
>
>
> Ore 21,30 Spettacolo Teatrale Compagnia Gli Operai del Cuore di bergamo
>
> "Boia chi molla"
>
> Lo spettacolo affronta il delicato tema della pena di morte. Debutta nel
>
> 1998 e subito si segnala per l'importanza del problema affrontato e per
>
> l'originalità della messa in scena. Grazie allo stile tragicomico dello
>
> spettacolo viene infatti amplificato l'impatto drammatico stimolando la
>
> sensibilità del pubblico nei confronti di questo argomento purtroppo

ancora
>
> molto attuale nella società moderna. Va rilevato come alcuni dei testi

siano
>
>
> stati scritti da condannati a morte. L'associzione Operai del Cuore
>
> collabora con Amnesty International, con la Coalizione Italiana Contro La
>
> Pena di Morte e combatte da anni attraverso la presentazione di spettacoli

a
>
>
> sfondo sociale. I chiari intenti della compagnia sono quelli di svolgere

un
>
> lavoro di ricerca sui diversi linguaggi artistici per sviluppare nuove

forme
>
>
> di comunicazione teatrale. Gli spettacoli, la cui regia è curata da paolo
>
> dal canto, vengono realizzati sotto forma di drammaturgia di gruppo, dove

il
>
>
> materiale raccolto viene sviluppato con la tecnica dell'improvvisazione e
>
> con l'utilizzo dei più svariati generi teatrali
>
>
>
>
>
>
>
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