[NuovoLaboratorio] FW: [sci-pal-lib] Vanunu esce dal carcere

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Autore: Elisabetta Filippi
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Oggetto: [NuovoLaboratorio] FW: [sci-pal-lib] Vanunu esce dal carcere
Ricevo ed inoltro.
Elisabetta



> > > Il 21 aprile Vanunu esce dal carcere. Alcune proposte
> > > di Luisa Morgantini
> > > 15 aprile 2004
> > > Care tutte e tutti,
> > > il 21 Aprile dopo 18 anni spesi nel carcere di Ashkelon in Israele,
> >verrà liberato Mordechai Vanunu, l'ex tecnico nucleare israeliano rapito
> >dai servizi segreti israeliani e incarcerato con l'ingiusta accusa di
> >spionaggio e tradimento per aver denunciato all'opinione pubblica
> >internazionale l'attività illegale di Israele in materia di armamenti
> >nucleari.
> > > Vanunu infatti, avendo lavorato dal novembre del 76 all'ottobre
>dell'85
> >presso la centrale nucleare di Dimona, nel deserto del Negev in Israele,
> >era a conoscenza delle ricerche in atto sugli armamenti nucleari. Nel
> >settembre dell'86, in un'intervista al Sunday Times, aveva denunciato che
> >Israele tra gli anni 70' ed '80, durante il governo Peres e sotto la sua
> >responsabilità, aveva sviluppato un vasto arsenale di armi nucleari, in
> >violazione di tutti i trattati internazionali. Pochi giorni dopo venne
> >avvicinato da una donna (agente del Mossad) con la quale stabilì una
> >relazione affettuosa. Insieme decisero di passare qualche giorno a Roma,
> >dove venne rapito dai servizi segreti israeliani, e portato in Israele,
> >dove con un processo segreto e senza giuria, venne condannato a diciotto
> >anni di reclusione per spionaggio e tradimento dello Stato.
> > > In realtà Vanunu, accusato di essere una spia pur non essendo uno
> >scienziato ma un tecnico della centrale, non ha mai rivelato segreti
> >nucleari a potenze straniere, bensì ha reso pubblico un progetto illegale
>e
> >clandestino, sconosciuto alla stessa popolazione israeliana.
> > > Vanunu, che era nato nel 1954 in Marocco da una religiosa famiglia
>ebrea
> >poi trasferitasi in Israele, nel 1986, dopo la scelta dell'obiezione di
> >coscienza al nucleare, si era convertito ed era stato battezzato nella
> >Chiesa Anglicana di S. Giovanni a Sidney; anche questa scelta ha
> >contribuito a renderlo più vulnerabile e attaccabile dal governo
> >israeliano, che ha identificato in lui un traditore sotto ogni aspetto,
>una
> >minaccia alla sicurezza ed integrità nazionale.
> > > Per due anni è stato quindi confinato in una cella illuminata 24 ore
>su
> >24, e ha trascorso undici anni in assoluto isolamento, con un trattamento
> >definito come "degradante ed inumano" dalle associazioni per la difesa
>dei
> >diritti umani, perché considerato un pericolo per la sicurezza di
>Israele;
> >infatti, ogni richiesta avanzata per una scarcerazione anticipata è stata
> >per anni respinta dalle autorità israeliane.
> > > Il prossimo 21 aprile Vanunu sarà finalmente rilasciato, ma in realtà
> >resta un prigioniero; il 24 febbraio le autorità israeliane si sono
>infatti
> >riunite per valutare alcune restrizioni da applicare a Vanunu dopo la sua
> >scarcerazione: tra le opzioni c'è il divieto di lasciare il paese e di
> >parlare con la stampa, visto che la prima proposta di sottoporlo agli
> >arresti domiciliari o alla detenzione amministrativa non otterrà
>facilmente
> >il giudizio favorevole della Corte Suprema.
> > > Tutto questo testimonia un desiderio di vendetta nei confronti di un
> >prigioniero di coscienza, costretto a pagare di persona per aver
> >coraggiosamente spezzato un muro di silenzio in nome della pace e di un
> >mondo senza armi nucleari.
> > > In questi anni, dalla sua condanna alla ormai prossima data del suo
> >rilascio, la campagna per la sua scarcerazione è stata incessantemente
> >portata avanti dai suoi sostenitori in tutto il mondo: per anni ogni
>Sabato
> >sono stati organizzati presidi sotto l'ambasciata Israeliana a Londra,
>una
> >volta al mese a Washington D.C. Ed in Australia, nella Chiesa Anglicana a
> >Sydney dove Vanunu fu battezzato, ogni domenica è stata accesa una
>candela
> >per tutti gli ultimi 100 giorni della sua sentenza. Anche in Italia, in
> >collaborazione con gli altri comitati all'estero, avevo costituito nel
> >1996, quando ancora ero portavoce dell'Associazione per la Pace, il
> >"Comitato Libert> à per Vanunu", al quale avevano aderito numerosi
> >parlamentari, e per qualche tempo abiamo portato avanti campagne di
> >raccolta firme, giornalistiche, richieste di sostegno alla sua
> >scarcerazione ad istituzioni locali e nazionali. Il Comitato italiano si

> >però arenato e da molto tempo non vi sono più iniziative.
> > > Il 21 aprile una delegazione internazionale, composta da americani,
> >inglesi, israeliani, olandesi, italiani, ungheresi, giapponesi, norvegesi
> >ed altri, partirà per Israele per accogliere Vanunu, all'uscita del
> >carcere. Avevo in un primo tempo dato la mia adesione, ma purtroppo non
> >posso mantenere l'impegno. C'è qualcuno che può andare?
> > > Propongo al movimento contro la guerra e a tutti gruppi pacifisti una
> >mobilitazione per sostenere la sua scarcerazione senza condizioni o
> >restrizioni, perché avendo scontato tutta la sua pena dovrebbe essere
> >autorizzato a lasciare Israele da uomo libero.
> > > E' pensabile una iniziativa il 21 aprile a Roma e nelle altre città
>per
> >festeggiare la sua scarcerazione? Basterebbe anche essere in pochi, il
> >sacrificio di Mordechai Vanunu merita un nostro impegno. La gran parte
> >della sua giovane vita è state spesa in un carcere per essere contrario
> >alle armi nucleari. Spero di avere una risposta, un abbraccio a tutte e
> >tutti.
> > >
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