[NuovoLaboratorio] GRAZIE!

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Szerző: Elisabetta Filippi
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In marzo abbiamo organizzato presso il circolo di Rifondazione di Oregina,
un iniziativa per ricordare Rachel Corrie (23 pacifista dell'ISM uccisa a
Rafah - Gaza un anno fa dai soldati israeliani) e per raccogliere fondi per
le famiglie di Rafah.

Hanno partecipato volontari del Servizio Civile Internazionale,
International Solidarity Movement e il circolo di Rifondazione di Oregina.
Presente anche una delegazione del Laboratorio Buridda di ritorno dai
territori occupati. Durante la serata si è cenato (complimenti ai cuochi!)
si sono lette alcune lettere di Rachel, proiettate alcune immagini dalla
Palestina e il documentario Shebab Daye.

La presente è per ringraziare tutti quelli che hanno contribuito con il loro
lavoro alla riuscita della serata e a tutti quelli che hanno generosamente
donato i 432 euro raccolti che abbiamo versato sul conto di Ta'ayuh l'8 di
aprile. Qui sotto vi riporto il testo tradotto della campagna alla quale
abbiamo partecipato. GRAZIE!!!
Elisabetta e Laura (Servizio Civile Internazionale)


Continua la campagna a sostegno delle famiglie di Gaza promossa dai
pacifisti israeliani di Ta'ayush

PROGETTO RAFAH
La campagna di donazioni per i territori occupati continua

Dall'ottobre 2001 Ta'ayush conduce una campagna di donazioni a favore delle
famiglie che vivono nel sud della striscia di Gaza e che hanno perso le loro
proprietà e il significato delle loro esistenze a seguito delle uccisioni,
dello stato di assedio e delle distruzioni. Le operazioni condotte
dall'Israeli Defence Force nella West bank negli scorsi mesi, in particolare
la progressiva chiusura, hanno creato una situazione nuova. Le comunità
nella West bank sono completamente isolate, la povertà e la disoccupazione
hanno raggiunto dimensioni indescrivibili e i farmaci scarseggiano in tutte
le aree. Alla luce di questo abbiamo pensato di indirizzare le future
donazioni alle comunità che sono state colpite in modo più grave
specialmente a Rafah ed in altre aree dei territori occupati. Desideriamo
aggiornarvi sui precedenti risultati della campagna e di fare appello
affinché il sostegno ad essa continui.

Campagna di donazioni – Resoconto aggiornato

Il progetto Rafah per le famiglie nelle sud della striscia di Gaza, che
versano in condizioni critiche e le cui case sono state demolite, ha avuto
luogo in due riprese. La prima (fine ottobre – fine novembre 2001) ha
fruttao 43.500 NIS. Il secondo appello per le donazioni è partito il giorno
dopo la demolizione di 60 case a Rafah. La risposta giunta da donatori
israeliani, comunità estere e singoli, è stata grande. Questa seconda
tornata ha fruttato 105.000 NIS. Circa metà della somma è stata donata da
Israeliani. Le altre donazioni sono giunte da vari gruppi in Italia,
Francia, Germania, Belgio e Danimarca e da singoli negli Stati uniti e in
Europa. Il progetto è stato gestito, per conto di Ta'ayush, da Anat Matar,
Yaron Kaspi, e Tamar Pelleg-Sryck (che hanno lasciato l'incarico nel marzo
del 2002).
I fondi di aiuto sono stati trasferiti a Khalil Shaheen, un attivista per i
diritti umani di Gaza. I criteri per la ripartizione sono stati decisi da un
comitato di nove attivisti per i diritti umani e assistenti sociali
provenienti da diverse organizzazioni che hanno curato anche la fase di
distribuzione. Del comitato facevano parte accanto a Shaheen, di Abed
el-halim, Abo Samra, Yousef Ibrahim, Mohammed Abedallah, Mohammed Abo Obeid,
Abeer El-Sha'ar, Rifaat Farhat, Ibrahim Elhaisami, Hafez Abu Hajjaj, e Jaber
Wishab. Alla fine di ogni tornata di distribuzione, Shaheen ci ha mandato
dei resoconti completi che includevano i dati delle famiglie, la somma di
denaro che avevano ricevuto e le firme dei membri della famiglie che
confermavano l'avvenuta donazione. Al momento 207 famiglie, circa 1700
persone, hanno beneficiato della nostra campagna. Ogni famiglia ha ricevuto
tra i 500 e i 1000 shekels (110-220 dollari U.S.). La maggior parte delle
somme è stata data alle famiglie le cui case erano state distrutte, sebbene
alcune quote siano state trasferite anche alle famiglie che soffrivano in
modo grave per la disoccupazione, agli studenti provenienti da famiglie
indigenti e all'"Associazione per non vedenti" di Khan Yunis.
I soldi sono andati prevalentemente a famiglie di Rafah, Khan Yunis, e ai
vicini campi profughi (come Bureij, Nuseirat, e Shabura). I riceventi sono
naturalmente consapevoli che la campagna è condotta da cittadini israeliani
membri di Ta'ayush e hanno deciso di esprimere il loro profondo
riconoscimento a tutti i donatori e di comunicare loro che si sentono
incoraggiati sapendo che il supporto proviene da persone in Israele e nel
mondo. Sono state ricevute lettere di ringraziamento dall'Associazione per
non vedenti e da una famiglia composta da 17 membri di Al Qarara. Dopo
l'invio da parte di Ta'ayush del convoglio di emergenza a Jenin, e la
protesta di massa che lo ha accompagnato, Shaheen ha ricevuto molto
telefonate dalle famiglie riceventi che volevano esprimere il loro profondo
riconoscimento. Alcuni hanno offerto di restituire parte dei soldi per
destinarli ai residenti di Jenin e Tulkarem.
Alla luce dei crimini di guerra dei quali siamo stai testimoni nei mesi
recenti e in particolar modo alla luce della soffocante chiusura, la
condizione dei residenti della West bank sono drasticamente peggiorate. Una
ricerca condotta dall'Università di Birzeit riferisce le numerose sofferenze
delle città e dei villaggi palestinesi: demolizione delle infrastrutture,
disoccupazione di massa, carenza di farmaci, carenza nella possibilità di
circolazione etc. L'attuale situazione ha lo scopo di distruggere il morale
della popolazione palestinese e indebolire le rivendicazioni sulla loro
terra. Simultaneamente Sharon sta accelerando il conflitto militare
auspicando che questo danneggi fatalmente il movimento nazionale
palestinese. A seguito di queste circostanze, che hanno reso difficile
portare convogli di solidarietà all'interno dei territori occupati, Ta'ayush
ha adottato una strategia d'azione diversa: manifestazioni di massa con le
quali si chiedeva che fossero fatti passare i camion carichi di provviste e
materiale sanitario (a Jenin e Ramallah). In altri casi i camion con le
provviste sono entrati senza l'accompagnamento degli attivisti (a Tul-Karm,
Kalikilya, e Beit-Jallah, e un camion che portava materiale per le scuole a
Gaza).

Questa nuova situazione richiede un unificazione delle donazioni – azioni
per Gaza e la West bank. Questo è quanto ci è stato suggerito anche dai
nostri partner a Rafah.
La spedizione di cibo, vestiti e materiale medico è un atto politico che
intende dare forza alle comunità palestinesi che vivono sotto l'occupazione
israeliana. Questa è una concreta espressione di solidarietà che sorpassa i
confini nazionali, i muri di chiusura, l'assedio e la separazione. E' un
importante ingrediente nella nostra comune protesta contro i crimini
dell'occupazione.

Per favore, aiutateci a continuare queste attività con le vostre donazioni.

Le donazioni possono essere depositate sul conto bancario intestato a
Ta'ayush specificando nella causale "Rafah Project":
Bank Hapoalim, account no. 396608, Ramat Aviv Branch (606).
Per favore informate Anat Matar della vostra donazione (scrivere in inglese)
Anat Matar, ++972-3-5408977 ; e-mail: Matar@???

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