[Cm-roma] [Fwd: [Ruotalibera-Bacheca] Pedalando nel tempo]

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Subject: [Ruotalibera-Bacheca] Pedalando nel tempo
Date: Fri, 16 Apr 2004 18:22:13 +0200
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Pedalando nel tempo
Viaggio fra le bici d'epoca
di CECILIA GENTILE

A Firenze una rara mostra sulle vecchie due ruote.
Dalla draisina, cavallo di legno con due ruote e senza pedali, al
singolare modello Ariel


Dalla draisina, cavallo di legno con due ruote e senza pedali, al
modello Ariel, il biciclo con una gigantesca ruota anteriore. Prima di
diventare il moderno mezzo di spostamento e di svago dei nostri tempi,
la bicicletta conosce antenati bizzarri e fantasiosi e lega il suo
nome alle epoche che attraversa.

Ci racconta tutto una mostra da poco inaugurata all'Imss di Firenze,
l'Istituto e Museo di Storia della Scienza che ha sede in Palazzo
Castellani, piazza dei Giudici 1, aperta per tutto l'anno dal lunedì
al sabato, ore 9.30-17, il martedì solo fino alle 13, domenica e
festivi chiuso. "Pedalando nel tempo" è il titolo della rassegna
curata da Paola Bellucci, che espone i velocipedi donati al museo da
collezionisti insieme alle foto dei Fratelli Alinari.

Fin dal suo apparire, alla bicicletta si guarda con entusiasmo e con
timore. Gli aristocratici del primo Ottocento si scatenano sulla
draisina, inventata nel 1817 dal nobile Karl Christian Ludwig Drais
von Sauerbrohn: una specie di cavallo a due ruote senza freni e senza
pedali. Per farlo avanzare bisognava spingere con i piedi, con
dispendio di un gran numero di suole. Trovò una soluzione nel 1861 il
francese Ernest Michaux, che aggiunse al biciclo un paio di pedali e
di freni: era nata la moderna bicicletta. A Parigi il figlio
dell'imperatore Napoleone III ci pedalava così tanto che venne
soprannominato Velocipede IV. Passatempo dei nobili, eppure strumento
sovversivo.

Nel 1898, durante i moti di piazza milanesi, il generale Bava Beccaris
proibì la circolazione in bicicletta, temendo che questo mezzo
facilitasse lo scambio di informazioni tra la popolazione in
agitazione per il carovita. Non a caso la bicicletta ebbe un ruolo
fondamentale anche durante le lotte partigiane.

fonte:
http://www.repubblica.it/2003/l/speciale/altri/weekendarticoli/oldbike
/oldbike.html


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