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Auteur: Wend Kuuni
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Roma, 16:19
Passa col rosso in bicicletta, 10 punti in meno sulla patente

E' passato con il semaforo rosso in sella alla sua bicicletta e per questa manovra, oltre ad una multa di 68 euro, un romano di 39 anni si è visto ritirare dieci punti dalla patente. Il suo legale, Giacinto Canzona - già noto alle cronache per essersi laureato in anticipo di sei mesi rischiando, con uno studio già avviato e numerosi clienti, l'annullamento della laurea da parte del Consiglio di Stato - ha annunciato che ricorrerà al giudice di pace per sollecitare l'annullamento della sanzione.
I fatti risalgono al 30 giugno dello scorso anno. L'uomo, in sella alla sua due ruote fu fermato da due agenti della polizia stradale dopo aver attraversato un semaforo rosso in via Palmiro Togliatti. Immediata la stesura del verbale di contravvenzione, in base all'articolo 146 del codice della strada, che l'uomo rifiutò di firmare. Un paio di giorni fa la notifica della multa con la comunicazione della decurtazione di dieci punti dalla patente.
"E' sicuramente paradossale - dichiara l'avvocato Canzona - equiparare una bicicletta ad un veicolo a motore. Personalmente ritengo che la nuova normativa sulla patente a punti, se interpretata ed applicata in una certa maniera, come nel caso del mio cliente ciclista che ha corso il pericolo di vedersi ritirata la patente durante una passeggiata in bicicletta, rischia di peccare di illegittimità costituzionale e di finire sul tavolo della Consulta, intasando, nel frattempo, le aule di giustizia dei giudici di pace. Ma, allo stesso tempo, rischia, ed è forse la nota più dolente, di delegittimare agli occhi dell'opinione pubblica un sistema che se giuridicamente 'raddrizzato' potrebbe contribuire a ridurre notevolmente i rischi legati alla circolazione stradale".





        
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<DIV><STRONG><SPAN class=txt16>Roma, 16:19</SPAN> <BR></STRONG><SPAN class=txt21><!-- inizio TITOLO --><STRONG>Passa col rosso in bicicletta, 10 punti in meno sulla patente<!-- fine TITOLO --></STRONG> </SPAN><BR><BR><!-- inizio TESTO -->E' passato con il semaforo rosso in sella alla sua bicicletta e per questa manovra, oltre ad una multa di 68 euro, un romano di 39 anni si è visto ritirare dieci punti dalla patente. Il suo legale, Giacinto Canzona - già noto alle cronache per essersi laureato in anticipo di sei mesi rischiando, con uno studio già avviato e numerosi clienti, l'annullamento della laurea da parte del Consiglio di Stato - ha annunciato che ricorrerà al giudice di pace per sollecitare l'annullamento della sanzione. 
<P>I fatti risalgono al 30 giugno dello scorso anno. L'uomo, in sella alla sua due ruote fu fermato da due agenti della polizia stradale dopo aver attraversato un semaforo rosso in via Palmiro Togliatti. Immediata la stesura del verbale di contravvenzione, in base all'articolo 146 del codice della strada, che l'uomo rifiutò di firmare. Un paio di giorni fa la notifica della multa con la comunicazione della decurtazione di dieci punti dalla patente. 
<P>"E' sicuramente paradossale - dichiara l'avvocato Canzona - equiparare una bicicletta ad un veicolo a motore. Personalmente ritengo che la nuova normativa sulla patente a punti, se interpretata ed applicata in una certa maniera, come nel caso del mio cliente ciclista che ha corso il pericolo di vedersi ritirata la patente durante una passeggiata in bicicletta, rischia di peccare di illegittimità costituzionale e di finire sul tavolo della Consulta, intasando, nel frattempo, le aule di giustizia dei giudici di pace. Ma, allo stesso tempo, rischia, ed è forse la nota più dolente, di delegittimare agli occhi dell'opinione pubblica un sistema che se giuridicamente 'raddrizzato' potrebbe contribuire a ridurre notevolmente i rischi legati alla circolazione stradale". <!-- fine TESTO --><BR><BR><BR></P></DIV><p>
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