ringrazio simone per l'attestato di buona fede , ma vorrei anche richiamare
ad una più saggia e ponderata lettura delle cose .
Innanzitutto vorrei ribadire la mia personale (e della associazione di cui
faccio parte) avversione totale ai centri di permanenza temporanea . Non li
vogliamo ovunque.E abbiamo sino ad ora partecipato a tutte le iniziative
fatte a genova.
Rivendico però anche l'identità e la storia della mia associazione . In
questo senso associare legambiente a un mondo di sinistra e/o definirci
tutti compagni credo sia un grave errore.
Pur assumendo sulla questione posizioni molto radicali non tutti i soggetti
coinvolti o coinvolgibili ( penso alla caritas per esempio ) sono definibili
intorno a criteri politici e o fraternità.
Sulla questione del cpt abbiamo con altri fatto una iniziativa centrata
sulla specificità ambientale - che è la nostra - e altre ne faremo se ne
avremo l'occasione così come abbiamo aderito e partecipato ad iniziative che
abbiamo reputato di condividere.
Penso che la priorità sia al fare, all'impedire che questi centri vengano
costruiti, se poi mi si accredita di convergenze non richieste ritengo siano
vecchi modi di concepire la politica e la comunicazione, liberi tutti di
sostenere il proprio punto di vista.
andrea agostini
----- Original Message -----
From: <nadirleo@???>
To: "forumgenova" <forumgenova@???>
Sent: Tuesday, April 13, 2004 1:02 PM
Subject: [NuovoLaboratorio] Re:CPT/ legambiente aggiornamenti iniziative su
centri di permanenza temporanea
NO AL CPT IN VALBISAGNO O A TUTTI I CPT?
URGE UNA RIFLESSIONE SU COME é PIù GIUSTO ED EFICACE ESPRIMERE LA NOSTRA
POSIZIONE
Ieri sera ho visto il servizio sull'iniziativa in Valbisagno, e quanto
emergeva, anche e non solo dalle parole di Bruschi intervistato dal
giornalista, era:
1) un rifiuto alla costruizione del CPT nella valle
2) inadeguatezza e rischio per la zona e per gli abitanti del sito scelto
3) il giornalista sottolineava che anche le destre della zona non vogliono
il CPT, perchè "porta clandestini", quindi con motivazioni diverse dal
comitato, ma sottolineava il commentatore la convergenza nei fini fra tutte
le forze.
Premesso che so benissimo, e non é in discussione l'orrore che provano
questi compagni verso tutti i CPT, non si può non vedere che:
1) dall'iniziativa di ieri non emergeva nulla su cosa sono questi maledetti
CENTRI
2) ci si opponeva ad una costruzione di una struttura a prescindere dai
suoi scopi
3) vi é il rischio, che non farà certo piacere ai promotori, di confusione
con le posizioni razziste delle destre
4) non si contribuisce all'opposizione a tutti i CPT, lasciando spazio ad
ipotesi di spostamento (sono 8 le ipotesi di siti alternativi se non ricordo
male) in altro luogo, Valpolcevera? Ventimiglia?...
Dato che sono CERTO che chi avanza questa iniziativa lo fa con spirito
positivo e che la posizione espressa é LEGGITIMA, non credo che si tratti di
alimentare polemiche, no, ma di avviare una seria riflessione, Sì!.
Credo sia necessario fare chiarezza, perchè non basta opporsi al CPT, é
necessario opporsi a tutti i CPTe parlare un inequivocabile linguaggio dei
diritti.
Fraternamente
Simone Leoncini
---------- Initial Header -----------
>From : forumgenova-admin@???
To : "Sergio Casanova" sergiocasanova@???
Cc : forumgenova@???
Date : Fri, 9 Apr 2004 11:57:55 +0200
Subject : [NuovoLaboratorio] Re: legambiente aggiornamenti iniziative su
centri di permanenza temporanea
> non è minimamente in discussione la nostra ripulsa per la faccenda e
infatti abbiamo partecipato a tutti gli incontri, è solo una specificità
nostra , un ulteriore contributo da parte di una associazione ambientalista,
in cui entriamo nel merito anche tecnico giuridico e territoriale della
questione
>
> andrea
> ----- Original Message -----
> From: Sergio Casanova
> To: lonanoda@??? ; forumgenova@???
> Sent: Thursday, April 08, 2004 6:16 PM
> Subject: RE: legambiente aggiornamenti iniziative su centri di
permanenza temporanea
>
>
> Può essere che io non comprenda bene l'essenza di questa iniziativa, ma,
date le posizioni espresse da tutti/e (o quasi) i/le partecipanti alla
riunione citata ed il deliberato della Provincia di Genova, che si
potrebbero riassumere nello slogan "contro i centri di permanenza temporanea
senza se e senza ma", queste tematiche non rischiano di essere un po'
arretrate e difensive? Non è meglio far risultare chiaro, netto e senza
ulteriori specificazioni (che possono sembrare "scuse non richieste") il NO!
impiantato sui diritti di civiltà-uguaglianza-convivenza in opposizione alla
concezione della persona (in questo caso il migrante) come merce al comando
del capitale e alla discriminazione xenofoba senza disperdersi in
argomentazioni da cui si potrebbe dedurre che, qualora non sussistessero
determinate condizioni, sarebbe possibile impiantare un cpt?
>
> Ciao, Sergio Casanova
>
>
>
> >From: "Andrea Agostini" <lonanoda@???>
> >To: "agostini andrea" <lonanoda@???>
> >Subject: legambiente aggiornamenti iniziative su centri di permanenza
temporanea
> >Date: Wed, 7 Apr 2004 16:13:34 +0200
> >
> >Si è svolta ieri - martedi - una seconda riunione sui centri di
permanenza temporanea . Alla riunione erano presenti oltre alle
associazioni - cgil, arci, legambiente, cobas, rete per la globalizzazione
dei diritti, città aperta, 3 febbraio, e altre - , rappresentanti politici -
ds , rifondazione , verdi , - anche rappresentanti di una decina di
associazioni di migranti operanti a genova - per quel che ho potuto censire
io -.
> >
> >La questione rilevante è stata la domanda molto esplicita da parte
delle associazioni dei migranti di intraprendere un percorso di
ricostruzione del coordinamento cittadino delle associazioni esauritosi anni
fa per varie problematiche politiche e interne.
> >
> >Per cui la costruzione di un comitato contro la costruzione del cpt
sarà occasione per riprendere a tessere la tela .
> >E' noto che molti cittadini migranti non sono informati e o non sono
facilmente mobilitabili in iniziative pubbliche per varie ragioni culturali,
linguistiche, di sicurezza, economiche.
> >Il tentativo che si sta intraprendendo è volto a superare il pur
importante ruolo di patronato e di copertura svolta fin qui dalle
associazioni italiane -che sarà mantenuto- per un maggiore protagonismo
delle associazioni dei migranti.
> >
> >Su questa direttrice è stata convocata una assemblea pubblica che si
svolgerà giovedi 8 alle 21 nella sede del consiglio di circoscrizione genova
est - sal.s.francesco .
> >
> >Successivamente oggi si è tenuta una conferenza stampa cui ho
partecipato come legambiente in cui si è affrontato l'aspetto ambientale del
problema cpt .
> >( erano presenti Bonifai, Taddei, Bruno, Bruschi, Agostini ) tutti in
veste di ambientalisti variamente coinvolti personalmente ,
istituzionalmente, associativamente nel recente passato e nel presente sulla
questione.
> >
> >Il l luogo prescelto per la costruzione del cpt è a molassana , nella
zona del geirato-rio maggiore. La zona è tutelata sia dal piano urbanistico
comunale che dal piano di bacino provinciale.
> >In quella zona esiste una frana attiva - 50.000 metri cubi - e un
rischio di esondazione rilevante - documentato da fotografie e notizie di
giornali di precedenti alluvioni - . A seguito di queste il comune e la
provincia aveva posto un vincolo di inedificabilità ( precedentemente erano
previsti insediamenti industriali ).
> >A seguito della promulgazione della legge bossi-fini - versione molto
peggiorativa della già pessima turco-napolitano- la lege italiana concede
una deroga agli atti di pianificazione urbanistica e territoriale di cui si
è avvalso il prefetto per concordare con un privato - guarda un pò il
proprietario dell'area vincolata a agricoltura e costruttore di
professione - , senza bandi e senza alcuna informazione preventiva alle
amministrazioni locali, una operazione che al di la delle valutazioni di
merito sui cpt sancirebbe una rivalutazione economica su quei terreni di
alcune decine di miliardi di vecchie lire , aggiunte si intende al "giusto
profitto" per l'imprenditore che costruirebbe il centro.
> >Le amministrazioni locali interpellate in sede ufficiale hanno ribadito
la loro totale disapprovazione del progetto, ma si sono appellate in diversa
forma - ma identica sostanza - all'atto dovuto. In sostanza l'assessore
tizzoni, provincia . e l'assessore morgano , comune, si sono detti contrari
ma sottomessi alla legge.
> >Questo schema dell'atto dovuto è stato inventato a Genova tempo fa da
quel fine giurista del nostro sindaco Pericu, per giustificare la necessità
di interventi e/o di deroghe in violazione alla legislazione e alla
pianificazione territoriale. Da li tutti ci si attaccano ogni volta che le
cose si fanno spinose.
> >Pur essendoci dei fondamenti giuridici a questo "sinuoso" codicillo
giuridico, il caso in questione lo esclude .
> >E' evidente infatti che nessuna legge dello stato può permettere
l'attuazione di opere, pur di rilevanza nazionale - e il cpt non lo è , al
massimo regionale -, che vadano a ledere la sicurezza dei cittadini -
rischio frane e esondazioni - e a incidere in modo rilevante e irreversibile
su un'area verde - con cementificazione della suddetta -. In merito esiste
anche una giurispudenza locale che in sede civile ha condannato costruttori
( sempre in zona molassana ).
> >A partire da questo assunto è stato evidenziato che come associazione
interverremmo se il caso anche in sede giuridica ( bonifai avvocato ) contro
amministratori e pubblici ufficiali ( questore, prefetto ) che si rendessero
artefici di violazioni specifiche e/o si sottraessero a precise
responsabilità di tutela della popolazione.
> >
> >Il primo appuntamento previsto è per lunedi 12 , festa dell'angelo e
tradizionale momento di festeggiamenti in alta val bisagno per una gita al "
bosco che vogliono pietrificare " in via geirato.
> >Partenza prevista ore 11 dai capolinea bus.
> >
> >andrea agostini
>
>
> --------------------------------------------------------------------------
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