[Cerchio] Fw: [libertari] Intervista a Lyndon LaRouche

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Questo vecchio signore è davvero simpatico e lucidissimo, soprattutto
nell'analisi della situazione, molto meno nella visione degli sviluppi
futuri, secondo me. Peccato comunque non avere saputo che era qui a
Milano

----- Original Message -----
From: pkrainer
To: movimento@??? ; cerchio@??? ; Il rumore di fondo della
rete
Sent: Saturday, April 10, 2004 4:51 PM
Subject: [Cerchio] Fw: [libertari] Intervista a Lyndon LaRouche


L'America va verso il collasso economico e la dittatura

Intervista a Lyndon LaRouche
di Fabrizio Vielmini

Lyndon LaRouche ha ottant'anni suonati ma potrebbe ancora mettere in
riga la maggior parte dei politici contemporanei di due-tre
generazioni più giovani di lui.
Pre-candidato alle presidenziali americane del 2004, incaricato da
Regan di condurre i negoziati con l'URSS riguardo al primo progetto
di difesa anti-missile, quest'economista è oggi una delle voci più
critiche del panorama politico statunitense. LaRouche ha tenuto
questa settimana due conferenze alla Camera di commercio di Milano di
fronte ad uno spaccato della classe politica ed imprenditoriale
lombarda, a margine delle quali ha accettato di rispondere a qualche
domanda per i lettori dell'Eco.

EdB Il capo della Federal Riserve, Alan Greenspan, ha recentemente
dichiarato che gli USA hanno superato la crisi ?

LL Greenspan mente spudoratamente, sapendo di mentire. La verità è
che l'economia americana sta andando al collasso. Dalla metà degli
anni 60, il sistema economico degli USA si è spostato da una società
di produzione ad una di puro consumo. Semplicemente abbiamo
cominciato a disinteressarci della produzione pensando che i nostri
bisogni potessero essere soddisfatti prendendo il necessario dai
paesi del terzo mondo. Ed il tutto tramite dei meccanismi di credito.
Quale conseguenza di questa distorsione introdottasi nel nostro modo
di pensare, non solo le capacità imprenditoriali di base sono rimaste
spiazzate ma la quantità di derivati ed altre alchimie finanziarie ha
raggiunto la cifra astronomica di 400 miliardi di dollari. Al pari
del debito estero USA, nessuno potrà mai far rientrare questa bolla
speculativa che è destinata ad esplodere.

Qual'è la relazione di ciò con la spirale di guerra che Washington
sta portando avanti ?

LL Una relazione di totale interdipendenza. Il Dipartimento di Stato
si riempie dichiara di aver vinto la guerra in Afghanistan. In realtà
l'Esercito americano si trova oggi nella stessa condizione di quello
sovietico all'inizio degli anni 80. Ed anche l'esito finale sarà lo
stesso.

Siamo andati in Afghanistan senza la minima prova di un legame fra
Bin Laden ed i fatti dell'11 settembre. In tale situazione, tutta
l'attuale politica US è un pretesto per attaccare l'Iraq. Gli uomini
che controllano la Casa Bianca, personaggi quale H. Kissinger e Z.
Brzhezinsky, gli stessi che finanziarono l'estremismo islamico contro
l'URSS, tentano una fuga in avanti per ritardare il crollo del
sistema economico che l'Argentina ha preannunciato. Per fare ciò,
questi uomini vogliono creare una spirale di guerre, un conflitto di
civiltà. Bombardando l'Iraq, sarà l'insieme del mondo arabo a
sentirsi aggredito. Ma l'Iraq non sarà un osso facile. E per questo
che a Washington stanno parlando di rivedere le dottrine d'impiego
della bomba atomica.

EdB Sono note anche le sue tesi non troppo ortodosse sull'attuale
crisi israelo-palestinese...

LL Israele, sotto la guida di spostati quale A. Sharon, legati a
doppio filo con Kissinger e Brzhezinsky, è funzionale a questo
processo. Ciò che stanno facendo contro i palestinesi non è altro che
la tattica usata dai nazisti contro l'insurrezione di Varsavia. Il
modo migliore per fare infuriare ancora di più gli arabi. A quel
punto sarà Israele ad usare la bomba atomica. Con la crisi senza
precedenti che ne seguirà il sistema politico americano diventerà una
dittatura. Bush è un pover'uomo. Egli non fa altro che pronunciare
discorsi che gli vengono scritti da altri, senza comprenderne il
significato e le possibili conseguenze.

EdB Quale può essere il ruolo dell'Europa in tutto questo ?

LL L'Europa può indicare l'alternativa all'attuale situazione
economica. L'unica via d'uscita da questa crisi totale è l'avvio da
parte dell'Europa avvierà una politica di grandi infrastrutture
continentali che attraverso la Russia e lo spazio ex-sovietico
colleghi la sua economia a quelle della Cina, dell'India ed del Medio
Oriente. L'Europa ed il mondo hanno un interesse vitale in questo
progetto di ponte eurasiatico. Questa è la sola via per innescare una
spirale di crescita economica reale e eliminare la prospettiva
della "guerra di civiltà".

EdB Lei si è già presentato più volte alle presidenziali rimanendone
sempre escluso. Cosa le fa pensare che nel 2004 sarà diverso ?

LL Innanzitutto, dobbiamo chiederci se vi saranno elezioni nel 2004.
Ripeto qui stiamo andando verso una dittatura. E poi, in ogni caso,
io sento che questo è il mio compito innanzi al mio popolo e lo
porterò avanti fino alla fine.


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