[Forumlucca] I: Tocchera' al Venezuela?

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Auteur: Roberto Guidi
Date:  
Sujet: [Forumlucca] I: Tocchera' al Venezuela?
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-----Messaggio originale-----
Da: DANIELE PETRONI [mailto:D.PETRONI@INWIND.IT]
Inviato: sabato 3 aprile 2004 10.33
A: Undisclosed-Recipient:;
Oggetto: Tocchera' al Venezuela?



----- Original Message -----
From: "C@C@O quotidiano" <quotidiano@???>
To: <cacaoelefante@???>
Sent: Saturday, April 03, 2004 2:30 AM
Subject: [CacaoElefante] Il quotidiano delle buone notizie


>         ------------SPOT-------------
> [Libri]
>             *** CENSURA ***
>      Le 25 notizie più censurate nel 2003
>             ed. Nuovi Mondi Media

>
> "CENSURA" e' l'edizione italiana di "Censored 2004", la prestigiosa

raccolta annuale delle piu' importanti notizie censurate dai
> grandi mezzi di comunicazione realizzata da Project Censored, un

autorevole gruppo statunitense di ricerca sui media che da
> ventisette anni e' impegnato per la liberta' d'informazione.
> "Censura" e' il risultato di un lavoro annuale di selezione tra migliaia

di notizie condotto, nella Sonoma State University, da
> oltre 200 fra studenti, giornalisti e studiosi di prestigio, tra cui Noam

Chomsky, Norman Solomon e Howard Zinn.
>
> Per acquistarlo direttamente online http://www.commercioetico.it
>         ------------SPOT-------------

>
> -~-~-~-~-~ 3 aprile 2004 -~-~-~-~-~
>
> Edizione del sabato
>
> Sara' il Venezuela il prossimo?
> di Saul Landau, ricercatore presso l'Institute for Policy Studies. Insegna

alla Cal Poly Pomona University. Traduzione di Claudio
> Carello per Nuovi Mondi Media (http://www.nuovimondimedia.it)
>
> La follia dilaga - Tocchera' al Venezuela?
>
> Una volta qualcuno chiese al Mahatma Gandhi cosa ne pensasse della

civilta' in occidente. "Credo che sarebbe una buona idea",
> rispose.
> Un'altra idea geniale sarebbe la democrazia in America Latina, se solo gli

Stati Uniti lasciassero fare. Tradizionalmente, quando i
> sudamericani eleggono governi che mostrino l'intenzione anche solo vaga di

voler redistribuire l'asimmetrica ricchezza nazionale a
> favore dei poveri, i funzionari USA vanno su tutte le furie e fanno indire

nuove elezioni, dalle quali uscira' un candidato
> filoamericano.
> Ma questa fusione tra elezioni popolari e investiture imperiali, occultata

da Washington con la retorica, e' a malapena sufficiente
> per assicurare la stabilita' del Sud America.
> Anzi, dal '99 ad oggi sette capi di stato della regione hanno lasciato

prima del termine del loro mandato.
> In ottobre, quattro mesi prima che i francesi e gli americani dessero il

benservito a Jean-Bertrand Aristide, presidente legalmente
> eletto di Haiti, il presidente Gonzalo Sanchez de Lozado, certamente non

antiamericano, e' fuggito a Miami dalla Bolivia. Erano
> scoppiate feroci proteste popolari contro la sua politica economica

filoamericana.
> Allo stesso modo Raul Cubas, presidente del Paraguay, ha dovuto

abbandonare di fronte a pesanti contestazioni, sfociate a volte in
> sommosse.
> Anche Jamil Mahuad, presidente ecuadoregno sostenitore del libero mercato,

e' stato cacciato.
> Il popolo peruviano ha praticamente eletto il fascistoide Alberto

Fujimori, attualmente in esilio in Giappone ed accusato di gravi
> reati in patria, il quale aspira a un ritorno alla presidenza del Peru.

Alejandro Toledo, successore di Fujimori quando questi cadde
> in disgrazia, ha seguito i dettami USA sul libero mercato causando gravi

tumulti.
> Nel dicembre 2001 l'economia argentina e' crollata e Fernando De la Rua ha

dato le dimissioni in seguito alla rivolta popolare
> contro le politiche neo-liberiste.
> Le politiche economiche filoamericane (a sostegno del libero mercato)

hanno causato il disfacimento di questi regimi.
> "Filoamericano", pero', non e' la parola giusta per descrivere il

venezuelano Hugo Chavez, l'attuale bersaglio delle operazioni
> segrete di destabilizzazione. Nel 1998, il 49enne ex-paracadutista ha

ottenuto un ampio sostegno nelle elezioni presidenziali, ed e'
> stato rieletto nel 2000, con mandato di sei anni. I leader

dell'opposizione sostengono che Chavez voglia trasformare il Venezuela in
> un sistema di tipo cubano. Avendo miseramente fallito un putsch nel 2002,

la cricca di cospiratori Washington-Caracas ha indetto un
> referendum che annullasse i risultati elettorali, per andare di nuovo alle

urne. Il 9 marzo, pero', il Consiglio Elettorale del
> Venezuela ha annunciato che degli oltre 3 milioni di firme raccolte solo

1.830.000 hanno passato le ispezioni. Con 2,4 milioni di
> firme si sarebbe andati a nuove elezioni. Il 15 marzo la Corte Suprema del

Venezuela ha annullato la decisione del Consiglio. Il
> Consiglio Elettorale ha quindi fatto ricorso in appello presso un altro

ramo della corte suprema, che ha imposto al Consiglio stesso
> di consegnare tutto il materiale pertinente al caso. Il Consiglio ritiene

di essere l'unico organo costituzionalmente competente per
> quanto riguarda le procedure di annullamento. Chavez dice che si atterra'

alla decisione della corte.
> Paradossalmente, alcuni membri dell'amministrazione Bush, che nel 2000

diedero una mano a truccare il voto in Florida, hanno
> accusato Chavez di brogli elettorali. I funzionari di Bush chiamano

Chavez "il compagnuccio di Fidel" e si fanno beffe delle sue
> parole di fuoco contro l'imperialismo USA, che considerano un gesto di

disobbedienza.
> I ricchi, i loro rappresentanti politici, i boss dei media e i piu' noti

dirigenti ed ex-manager della compagnia petrolifera
> statale, in compagnia dei loro amiconi leader dei sindacati petroliferi

d'elite, hanno cercato senza successo di disfarsi di Chavez
> con un colpo di stato nell'aprile 2002. Questi ex-golpisti e i loro

sostenitori su, alla Casa Bianca, hanno avuto anche la faccia
> tosta di sostenere che e' stato Chavez, non loro, a minare la democrazia.
> Immaginatevi i funzionari americani che osano accusare altri di minare la

democrazia mentre continuano a ficcare il loro sudicio
> naso negli affari di Haiti, dopo aver rovesciato Aristide.
> Recentemente Chavez ha citato nei suoi discorsi alcuni documenti ottenuti

grazie alla Legge sulla Liberta' d'Informazione, che
> dimostrano come agenzie USA abbiano finanziato gli ex-golpisti. Chavez ha

intimato agli Stati Uniti di "tener giu' le mani dal
> Venezuela". Quei documenti dimostrano che il "Sumate" (un gruppo che

gestisce la raccolta di firme contro Chavez) ha ricevuto 53.400
> dollari dal National Endowment for Democracy (NED, Fondo Nazionale per la

Democrazia), un organismo finanziato dal Congresso Usa, il
> cui scopo e' sostenere economicamente la causa del consolidamento della

democrazia. Gli organizzatori della campagna per
> l'annullamento dell'elezione di Chavez, hanno anche fomentato veementi

manifestazioni di piazza costate almeno otto morti.
> Ci sono membri delle classi privilegiate che vanno in giro per i loro

quartieri battendo pentole e padelle (quando a casa gli unici
> che le toccano sono quelli della servitu'), mentre agenti sostenuti dagli

USA pagano alcuni tra i numerosissimi poveri del Venezuela
> per rendere piu' violente le proteste. In queste tattiche c'e' una forte

eco di formule gia' testate da parte della CIA, come quelle
> usate per fomentare la rivolta contro il governo di Salvador Allende in

Cile, tra il '70 e il '73.
> "E' tutto in nome della democrazia", ha detto Jeremy Bigwood, il

giornalista che si e' procurato i documenti che provano la
> complicita' USA, "ma e' un'ipocrisia. Il Venezuela ce l'ha gia' un

presidente democraticamente eletto grazie al voto popolare, al
> contrario degli Stati Uniti. (Andrew Buncombe, 13 marzo, Independent)
> L'obbiettivo del NED sono i leader stranieri che non hanno abbastanza

fiducia nel libero mercato e nella privatizzazione, o che
> vogliono che il governo abbia un ruolo attivo nell'economia. Per esempio,

il NED ha preso di mira Aristide a causa del suo rifiuto
> di accettare totalmente le richieste dei privatizzatori come l'FMI e il

governo USA: ha mandato soldi agli oppositori del
> presidente, mentre lo stesso governo USA ha tagliato prestiti, crediti e

aiuti al governo haitiano. Washington, tuttavia, non puo'
> usare queste tecniche in Venezuela senza temere una politica di

rappresaglia petrolifera da parte di Chavez; ha pero' assoldato uno
> storico alleato dei tempi della Guerra Fredda, il dipartimento di politica

estera dell'AFL-CIO, (il piu' importante sindacato
> americano), ovvero l'American Centre for International Labor Solidarity

(Centro per la Solidarieta' Internazionale del Lavoro).
> L'AFL-CIO, pur perdendo iscritti in patria, non ha esitato a spendere i

soldi dei lavoratori per istruire e dare consulenza alle
> forze di opposizione anti-Chavez.
> Il governo USA agisce a grandi linee come organizzatore per riunire tutti

i sindacati contrari a Chavez e quei partiti politici
> ormai screditati, come Azione Democratica e il COPEI, i cui passati

governi hanno prosciugato le ricchezze nazionali nel giro di una
> quarantina d'anni.
> Chris Sabatini, direttore del NED per l'America Latina, sostiene che la

sua agenzia vuole solo "costruire uno spazio politico"
> (Independent, 13 marzo). Tali affermazioni paiono risibili, ma la

ridicolaggine da sola non basta a guastare questa apparente
> democraticita'. Nella realta' la preoccupazione americana per la

democrazia viene fuori solo quando questo storico modello ideato
> dai greci comincia a funzionare bene per i poveri.
> Nel Cile dei primi anni '70 e nel Venezuela di oggi i benestanti gridano

"democrazia!" solo quando le loro ricchezze sono minacciate
> da politiche fiscali volte ad aiutare i poveri. I media, in mano ai

ricchi, non raccontano di quando i passati governi "democratici"
> prosciugavano regolarmente le finanze venezuelane; hanno pero' diffuso il

panico riguardo ai bilanci di Chavez, le cui priorita'
> sono la sanita' pubblica e l'istruzione (cose che ai ricchi non

interessano), e sperano in un intervento piu' deciso da parte degli
> Stati Uniti.
> Le truppe americane sono intervenute molto spesso nella regione durante il

19mo ed il 20mo secolo. Dopo aver occupato Haiti per
> trent'anni (1914-34), i marines cedettero le redini del governo a lacche'

militarizzati che soffocarono il popolo nella repressione,
> rimanendo fedeli a Washington. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, mentre la

democrazia diventava un bene esportabile (come anche
> l'integrazione razziale negli anni '60), la CIA ne cambiava la definizione

per farla coincidere con gli interessi politici americani
> nel mondo.
> La piu' grande democrazia del pianeta ando' a rovesciare il governo

legittimamente eletto in Iran (1953), per le sue idee sulla
> nazionalizzazione del petrolio, e quello del Guatemala (1954), per aver

ridistribuito a contadini senza terra alcuni dei terreni
> incolti della United Fruit Company, dopo aver concesso a quest'ultima un

indennizzo in base al valore imponibile dichiarato.
> Gli Stati Uniti hanno l'usanza di togliere di mezzo candidati "non

graditi" usciti vincitori dalle elezioni, sostituendoli con un
> candidato piu' obbediente.
> Negli anni '60, attivita' segrete degli USA agevolarono la deposizione del

presidente riformista del Brasile, Joao Goulart (1964), e
> riempirono i forzieri dei candidati amici in tutto il Sudamerica.
> In risposta alla rivoluzione cubana, le campagne di controinsurrezione

finanziate dagli USA andarono a rafforzare gli elementi piu'
> antidemocratici dell'America Latina; contemporaneamente i presidenti

Kennedy e Johnson decantavano l'importanza dell'Alleanza per il
> Progresso nel processo di democratizzazione. Ma l'Alleanza in Sudamerica

ricevette finanziamenti ridicoli al confronto di quelli
> elargiti all'esercito.
> Nixon autorizzo' lo spodestamento della coalizione socialista di Salvador

Allende in Cile, portato a termine col sanguinoso golpe
> del '73, e la creazione di cio' che l'ambasciatrice di Reagan all'ONU Jean

Kirkpatrick defini' semplicemente come governo
> "autoritario", in contrapposizione ai cattivissimi governi "totalitari".

"I regimi autoritari possono essere cambiati", sosteneva,
> "mentre quelli totalitari rimangono immutabili". Non faceva menzione del

fatto che anche i governi autoritari sorretti dagli USA in
> buona parte dell'America Centrale e Meridionale facevano fuori i loro

antagonisti. I regimi totalitari perlomeno offrivano dei
> servizi e, come si e' visto in seguito, potevano a loro volta cambiare o

crollare. La Kirkpatrick era fermamente convinta che
> l'America Centrale fosse la regione piu' importante al mondo.

Immaginatevela mentre lo dice durante una perizia psichiatrica!
> Per quanto ideologicamente bizzarri, Jean Kirkpatrick e la sua schiatta si

sono dimostrati freddi calcolatori nel loro sostegno alle
> operazioni segrete di guerra in Nicaragua per rovesciare i Sandinisti

(1979-80), e ai golpe militari (ma autoritari) contro governi
> in carica negli anni '70 e '80.
> Nel 21mo secolo, la Casa Bianca da' prova della sua evoluzione rimuovendo

Aristide, e sventolando come scusa la sua antipatia per la
> democrazia. Queste sono le parole del Consigliere per la Sicurezza

Nazionale Condoleeza Rice :"Siamo convinti che il presidente
> Aristide abbia perso la capacita' di guidare il suo popolo poiche' non

governava democraticamente" (14 marzo, nel programma NBC
> "Meet the press"). Non ha fornito alcuna prova al riguardo.
> I Chavistas (sostenitori di Chavez) hanno seguito il dramma di Haiti con

la consapevolezza di chi sa di essere il prossimo nella
> lista di Bush.
> Sia l'Inviato Speciale per l'Emisfero Occidentale Otto Reich, sia il

Vicesegretario di Stato per gli affari emisferici Roger Noriega
> non hanno fatto mistero delle loro intenzioni aggressive.
> Mentre la follia dilaga, i seguaci di Chavez, in massima parte poveri come

l'80 percento dei venezuelani, capiscono sempre piu'
> chiaramente i loro nemici. Comprendono anche cosa fare per cambiare la

propria storia: hanno eletto un presidente, e la democrazia
> impone che prevalga la loro volonta', quella della maggioranza.
> Il giorno in cui Bush credera' in questo semplice assunto mi crescera'

l'erba sulle mani. Quindi all'erta companero Hugo e membri
> dei Circoli Bolivariani!
>
> Traduzione di Claudio Carello per NuoviMondiMedia
> Fonte: http://www.counterpunch.com/landau03252004.html
>
>
> Simone Canova, Jacopo Fo, Gabriella Canova, Maria Cristina Dalbosco
> _____________________________________
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Jeremy Bigwood, il giornalista che si e' procurato i documenti che =
provano=20
la<BR>> complicita' USA, "ma e' un'ipocrisia. Il Venezuela ce l'ha =
gia' un=20
presidente democraticamente eletto grazie al voto popolare, al<BR>> =
contrario=20
degli Stati Uniti. (Andrew Buncombe, 13 marzo, Independent)<BR>> =
L'obbiettivo=20
del NED sono i leader stranieri che non hanno abbastanza fiducia nel =
libero=20
mercato e nella privatizzazione, o che<BR>> vogliono che il governo =
abbia un=20
ruolo attivo nell'economia. Per esempio, il NED ha preso di mira =
Aristide a=20
causa del suo rifiuto<BR>> di accettare totalmente le richieste dei=20
privatizzatori come l'FMI e il governo USA: ha mandato soldi agli =
oppositori=20
del<BR>> presidente, mentre lo stesso governo USA ha tagliato =
prestiti,=20
crediti e aiuti al governo haitiano. Washington, tuttavia, non =
puo'<BR>>=20
usare queste tecniche in Venezuela senza temere una politica di =
rappresaglia=20
petrolifera da parte di Chavez; ha pero' assoldato uno<BR>> storico =
alleato=20
dei tempi della Guerra Fredda, il dipartimento di politica estera =
dell'AFL-CIO,=20
(il piu' importante sindacato<BR>> americano), ovvero l'American =
Centre for=20
International Labor Solidarity (Centro per la Solidarieta' =
Internazionale del=20
Lavoro).<BR>> L'AFL-CIO, pur perdendo iscritti in patria, non ha =
esitato a=20
spendere i soldi dei lavoratori per istruire e dare consulenza =
alle<BR>>=20
forze di opposizione anti-Chavez.<BR>> Il governo USA agisce a grandi =
linee=20
come organizzatore per riunire tutti i sindacati contrari a Chavez e =
quei=20
partiti politici<BR>> ormai screditati, come Azione Democratica e il =
COPEI, i=20
cui passati governi hanno prosciugato le ricchezze nazionali nel giro di =

una<BR>> quarantina d'anni.<BR>> Chris Sabatini, direttore del NED =
per=20
l'America Latina, sostiene che la sua agenzia vuole solo "costruire uno =
spazio=20
politico"<BR>> (Independent, 13 marzo). Tali affermazioni paiono =
risibili, ma=20
la ridicolaggine da sola non basta a guastare questa apparente<BR>>=20
democraticita'. Nella realta' la preoccupazione americana per la =
democrazia=20
viene fuori solo quando questo storico modello ideato<BR>> dai greci =
comincia=20
a funzionare bene per i poveri.<BR>> Nel Cile dei primi anni '70 e =
nel=20
Venezuela di oggi i benestanti gridano "democrazia!" solo quando le loro =

ricchezze sono minacciate<BR>> da politiche fiscali volte ad aiutare =
i=20
poveri. I media, in mano ai ricchi, non raccontano di quando i passati =
governi=20
"democratici"<BR>> prosciugavano regolarmente le finanze venezuelane; =
hanno=20
pero' diffuso il panico riguardo ai bilanci di Chavez, le cui =
priorita'<BR>>=20
sono la sanita' pubblica e l'istruzione (cose che ai ricchi non =
interessano), e=20
sperano in un intervento piu' deciso da parte degli<BR>> Stati =
Uniti.<BR>>=20
Le truppe americane sono intervenute molto spesso nella regione durante =
il 19mo=20
ed il 20mo secolo. Dopo aver occupato Haiti per<BR>> trent'anni =
(1914-34), i=20
marines cedettero le redini del governo a lacche' militarizzati che =
soffocarono=20
il popolo nella repressione,<BR>> rimanendo fedeli a Washington. Dopo =
la=20
Seconda Guerra Mondiale, mentre la democrazia diventava un bene =
esportabile=20
(come anche<BR>> l'integrazione razziale negli anni '60), la CIA ne =
cambiava=20
la definizione per farla coincidere con gli interessi politici =
americani<BR>>=20
nel mondo.<BR>> La piu' grande democrazia del pianeta ando' a =
rovesciare il=20
governo legittimamente eletto in Iran (1953), per le sue idee =
sulla<BR>>=20
nazionalizzazione del petrolio, e quello del Guatemala (1954), per aver=20
ridistribuito a contadini senza terra alcuni dei terreni<BR>> incolti =
della=20
United Fruit Company, dopo aver concesso a quest'ultima un indennizzo in =
base al=20
valore imponibile dichiarato.<BR>> Gli Stati Uniti hanno l'usanza di =
togliere=20
di mezzo candidati "non graditi" usciti vincitori dalle elezioni, =
sostituendoli=20
con un<BR>> candidato piu' obbediente.<BR>> Negli anni '60, =
attivita'=20
segrete degli USA agevolarono la deposizione del presidente riformista =
del=20
Brasile, Joao Goulart (1964), e<BR>> riempirono i forzieri dei =
candidati=20
amici in tutto il Sudamerica.<BR>> In risposta alla rivoluzione =
cubana, le=20
campagne di controinsurrezione finanziate dagli USA andarono a =
rafforzare gli=20
elementi piu'<BR>> antidemocratici dell'America Latina; =
contemporaneamente i=20
presidenti Kennedy e Johnson decantavano l'importanza dell'Alleanza per=20
il<BR>> Progresso nel processo di democratizzazione. Ma l'Alleanza in =

Sudamerica ricevette finanziamenti ridicoli al confronto di =
quelli<BR>>=20
elargiti all'esercito.<BR>> Nixon autorizzo' lo spodestamento della=20
coalizione socialista di Salvador Allende in Cile, portato a termine col =

sanguinoso golpe<BR>> del '73, e la creazione di cio' che =
l'ambasciatrice di=20
Reagan all'ONU Jean Kirkpatrick defini' semplicemente come =
governo<BR>>=20
"autoritario", in contrapposizione ai cattivissimi governi "totalitari". =
"I=20
regimi autoritari possono essere cambiati", sosteneva,<BR>> "mentre =
quelli=20
totalitari rimangono immutabili". Non faceva menzione del fatto che =
anche i=20
governi autoritari sorretti dagli USA in<BR>> buona parte =
dell'America=20
Centrale e Meridionale facevano fuori i loro antagonisti. I regimi =
totalitari=20
perlomeno offrivano dei<BR>> servizi e, come si e' visto in seguito, =
potevano=20
a loro volta cambiare o crollare. La Kirkpatrick era fermamente convinta =

che<BR>> l'America Centrale fosse la regione piu' importante al =
mondo.=20
Immaginatevela mentre lo dice durante una perizia psichiatrica!<BR>> =
Per=20
quanto ideologicamente bizzarri, Jean Kirkpatrick e la sua schiatta si =
sono=20
dimostrati freddi calcolatori nel loro sostegno alle<BR>> operazioni =
segrete=20
di guerra in Nicaragua per rovesciare i Sandinisti (1979-80), e ai golpe =

militari (ma autoritari) contro governi<BR>> in carica negli anni '70 =
e=20
'80.<BR>> Nel 21mo secolo, la Casa Bianca da' prova della sua =
evoluzione=20
rimuovendo Aristide, e sventolando come scusa la sua antipatia per =
la<BR>>=20
democrazia. Queste sono le parole del Consigliere per la Sicurezza =
Nazionale=20
Condoleeza Rice :"Siamo convinti che il presidente<BR>> Aristide =
abbia perso=20
la capacita' di guidare il suo popolo poiche' non governava =
democraticamente"=20
(14 marzo, nel programma NBC<BR>> "Meet the press"). Non ha fornito =
alcuna=20
prova al riguardo.<BR>> I Chavistas (sostenitori di Chavez) hanno =
seguito il=20
dramma di Haiti con la consapevolezza di chi sa di essere il prossimo=20
nella<BR>> lista di Bush.<BR>> Sia l'Inviato Speciale per =
l'Emisfero=20
Occidentale Otto Reich, sia il Vicesegretario di Stato per gli affari =
emisferici=20
Roger Noriega<BR>> non hanno fatto mistero delle loro intenzioni=20
aggressive.<BR>> Mentre la follia dilaga, i seguaci di Chavez, in =
massima=20
parte poveri come l'80 percento dei venezuelani, capiscono sempre =
piu'<BR>>=20
chiaramente i loro nemici. Comprendono anche cosa fare per cambiare la =
propria=20
storia: hanno eletto un presidente, e la democrazia<BR>> impone che =
prevalga=20
la loro volonta', quella della maggioranza.<BR>> Il giorno in cui =
Bush=20
credera' in questo semplice assunto mi crescera' l'erba sulle mani. =
Quindi=20
all'erta companero Hugo e membri<BR>> dei Circoli =
Bolivariani!<BR>>=20
<BR>> Traduzione di Claudio Carello&nbsp; per NuoviMondiMedia<BR>> =
Fonte:=20
</STRONG></FONT><A =
href=3D"http://www.counterpunch.com/landau03252004.html"><FONT=20
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size=3D2><STRONG>http://www.counterpunch.com/landau03252004.html</STRONG>=
</FONT></A><BR><FONT=20
face=3DArial color=3D#000080 size=3D2><STRONG>> <BR>> <BR>> =
Simone Canova,=20
Jacopo Fo, Gabriella Canova, Maria Cristina Dalbosco<BR>>=20
_____________________________________<BR>> <BR>> *** Per =
commentare questa=20
news<BR>> </STRONG></FONT><A=20
href=3D"http://62.110.58.77/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=3D2045=
"><FONT=20
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ID=3D2045</STRONG></FONT></A><BR><FONT=20
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