Author: laura testoni Date: Subject: [NuovoLaboratorio] contro gli "arresti preventivi" un appello
La guerra preventiva ai nemici interni
La logica della "guerra preventiva" ha contagiato anche la gestione della=
sicurezza nazionale e dell'ordine pubblico in Italia.
L'operazione di polizia che ha portato al fermo di un centinaio di
immigrati, sospettati di sostegno al terrorismo, con numerose perquisizio=
ni
in diverse regioni italiane, denota una nuova strategia che non accresce
la
soglia di sicurezza e rischia di creare pi=F9 favorevoli condizioni per l=
a
diffusione dei nuclei fondamentalisti e per il proselitismo da parte dell=
e
cellule eversive gi=E0 operanti in Italia.
Il carattere indiscriminato delle operazioni di controllo sul territorio
gi=E0
in corso da mesi, la scarsit=E0 dei risultati effettivamente conseguiti,
confermata dalla modesta entit=E0 delle indagini giudiziarie giunte a
compimento, l?accanimento nei confronti di immigrati colpevoli soltanto
di
non essere in regola con il permesso di soggiorno, stanno creando un muro=
sempre pi=F9 alto all?interno del nostro Paese. Un vero e proprio fronte
interno.
Come si =E8 violata con la guerra la legalit=E0 internazionale, si assist=
e sul
piano interno alla negazione quotidiana delle garanzie fondamentali dello=
stato di diritto. Le libert=E0 personali e il diritto alla difesa, vengon=
o
sacrificati sempre pi=F9 spesso in nome della lotta al terrorismo, e
sostituite da semplici prassi amministrative, anche quando la Costituzion=
e
lo impedirebbe.
La pratica del mero sospetto, utilizzata ai fini di immagine, sembra ades=
so
diventata l?unica via perseguita dal Ministero dell?Interno.
La vera risposta alle minacce terroristiche =E8 rappresentata
dall?abbattimento dei muri dell?esclusione e della discriminazione, dalla=
tenuta dello stato di diritto e dal rispetto sostanziale della Costituzio=
ne.
In tal senso si impone il dialogo interreligioso ed il rispetto, anche da=
parte delle istituzioni, dei diritti delle persone di diversa nazionalit=E0=
che risiedono nel territorio nazionale. Solo cos=EC e non con un interven=
to
meramente repressivo, si possono diffondere confronto e pluralismo, evita=
ndo
di dare spazio alle organizzazioni terroristiche.
Come a livello internazionale anche in ambito nazionale le posizioni pi=F9=
estreme si potrebbero rivelare tragicamente complementari.
L?unit=E0 nella lotta al terrorismo va costruito nell?alveo della legalit=
=E0
costituzionale e nel pieno rispetto della dignit=E0 della persona.