LETTERA D'INFORMAZIONE DEL COLLETTIVO BELLACIAO<br>
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border="0"></td>
</tr>
</table>
<br>
<center>
<font size="+2"><strong>SPECIALE CESARE BATTISTI</strong></font>
</center>
<br>
<br>
La vicenda giudiziaria di Cesare Battisti non è ancora finita: il 7 aprile
sarà riconvocato
dal tribunale di Parigi che dovrà prendere una decisione definitiva sulla sua
estradizione.<br>
<br>PARIGI il 02.04.2004 <br>
<a href="http://bellaciao.org/it/">Collettivo Bellaciao</a><br>
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src="http://www.bellaciao.org/images/rien.gif" alt="" width="8" height="8"
border="0"></td>
</tr>
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<p><strong><font size="+1">PARIGI PER CESARE BATTISTI</font></strong><br>
<br>
<img src="http://www.bellaciao.org/images/genna.jpg"left"" border="0"
hspace="5" vspace="5" align="left">
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://www.bellaciao.org/it/collettivo/protezione.php">La
protezione della città di Parigi a Cesare Battisti</a><br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a href="http://www.bellaciao.org/it/collettivo/municipio.doc">Il
comunicato del Municipio</a><br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://www.bellaciao.org/it/collettivo/mozionePCF.doc">La
mozione del PCF</a><br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://www.bellaciao.org/it/collettivo/comunicatoPS.doc">Il
Comunicato del PS</a><br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://www.bellaciao.org/it/collettivo/mozioneVERDI.doc">La
mozione dei Verdi</a><br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://www.bellaciao.org/it/collettivo/interventoPCF.doc">Intervento
dell'assessore Pierre Mansat, del PCF</a><br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://www.bellaciao.org/it/collettivo/accompagnano.doc">Battisti
accompagnato dai consiglieri al Commissariato...</a><br>
<br>
di <strong>Giuseppe Genna</strong> <br>
<br>
Il Comune di Parigi non si è limitato a discutere la proposta di porre sotto
la sua protezione politica e simbolica Cesare Battisti: ha organizzato una
manifestazione istituzionale in una sede prestigiosa, presso il Municipio
del
IX Arrondissement. Alla presenza del sindaco della IX Mairie, riconfermato
dopo l'esito delle recenti elezioni amministrative (un risultato senza
precedenti:
la sinistra ha conquistato la maggioranza assoluta nella capitale francese),
politici, giornalisti e scrittori hanno intrattenuto un serrato dibattito
sull'anomalia
giudiziaria che espone Cesare Battisti al rischio di estradizione in Italia.
Per un italiano, ascoltare le argomentazioni alte delle autorità parigine,
equivale a uno choc: l'avventore italiano, per quanto informato e partecipe
alla vicenda Battisti, è abituato a un regime di violenta mistificazione e
distorsione selvaggia, condotte con una virulenza che rasenta l'inciviltà,
quando non la perpetra con scientifica predeterminazione. L'ingenuo
avventore
italiano ero io e la civiltà che avevo davanti a me era la Francia tutta,
con
le sue ragioni libertarie e la sua costumanza riflessiva e storica. Quando
è giunta
in platea la notizia che i media italiani hanno del tutto taciuto la
motivazione
fondamentale che i francesi evocano a proposito del caso Battisti, cioè la
questione della "parola data", non si è misurata soltanto la generale
sorpresa,
ma la pura indignazione nei confronti di una cultura mediatica che ormai
appartiene
totalmente al dominio della sottocultura, e avanza per strategie di
controllo
politico. La medesima indignazione generale si è scatenata quando, al suo
arrivo,
uscendo dall'ascensore, Cesare Battisti è stato letteralmente sommerso da
uno
tsunami di microfoni e domande aggressive, inquisitorie, fuori completamente
da ogni etica giornalistica. E' semplice indovinare da dove quei microfoni
provenissero: erano i microfoni italiani. <br>
<br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=2819">Leggere
il seguito</a><br>
<br>
02.04.2004 <br>
<a href="http://bellaciao.org/it/">Collettivo Bellaciao</a><br>
<table width=100% cellpadding=0 cellspacing=0 BORDER="0">
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<td width=100%
background="http://www.bellaciao.org/images/point.gif"><img
src="http://www.bellaciao.org/images/rien.gif" alt="" width="8" height="8"
border="0"></td>
</tr>
</table>
<font size="+1"><strong>CESARE BATTISTI: LETTERA APERTA AGLI ITALIANI E AI
FRANCESI</strong></font><br>
<br>
<img src="http://www.bellaciao.org/images/copertinabattisti.jpg"left""
border="0" hspace="5" vspace="5" align="left">
di <strong>Cesare Battisti</strong><br>
<br>
Ci riprovo, per l’undicesima volta. Perché ho iniziato a scrivere
questa lettera
già dieci volte, per rivolgermi a voi italiani, e anche a voi francesi. Ma
l’emozione
e la tensione sono tali, le parole che mi accusano così violente, e ciò che
accade è così enorme
e stupefacente che sono paralizzato da un senso di incredulità e di impotenza.
Come può farcela la mia sola voce d’uomo ad affrontare tutte le grida
che si
sono riversate su di me? Come posso oppormi alle voci che mi assillano:
“odioso
criminale”, “assassino”, “sicario” ...
Quest’uomo, che non sono io, porta il
mio nome sui giornali, dappertutto. Quest’uomo, quest’omicida, io
non lo riconosco. <br>
<br>
Ma come farmi ascoltare? Come dividere e isolare le verità individuali dal
più vasto
clima di emergenza e di conflitto sociale di un tempo, e dai numerosissimi
processi
che ne seguirono, la cui natura fu necessariamente eccezionale? Che cosa
dirvi,
e cosa donarvi? La mia sincerità. La mia verità. E’ tutto quello che
possiedo
di fronte a tali assalti. Certo, ho fatto parte di un gruppo armato, come
migliaia
di altri giovani di quell’epoca, e non sono stato il “capo”
di nessuno. Avendo
perduto la fiducia nella giustizia del mio paese, sono evaso per cercare
esilio
all’estero. Così mi hanno processato in mia assenza, senza alcuna
possibilità di
difendermi, senza aver mai potuto parlare a un avvocato. In queste condizioni,
venni condannato all’ergastolo sulla base della parola dei
“pentiti”, che così poterono
contrattare le loro pene detentive. <br>
<br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=2818">Leggere
il seguito</a><br>
<br>
01.04.2004 <br>
<a href="http://bellaciao.org/it/">Collettivo Bellaciao</a><br>
<table width=100% cellpadding=0 cellspacing=0 BORDER="0">
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<td width=100%
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src="http://www.bellaciao.org/images/rien.gif" alt="" width="8" height="8"
border="0"></td>
</tr>
</table>
<font size="+1"><strong>CESARE BATTISTI: e Frankenstein fabbricò la sua
creatura
(terza puntata)</strong></font><br>
<br>
<img src="http://www.bellaciao.org/images/evangelisti3.jpg"left"" border="0"
hspace="5" vspace="5" align="left">
<em>L'ORRORE DELLA STAMPA ITALIANA RIVELATO DAL CASO CESARE BATTISTI</em> <br>
<br>
di <strong>Valerio Evangelisti</strong> <br>
<br>
<strong>L'internazionale della diffamazione</strong> <br>
<br>
Ahimé, non c'è solo la stampa italiana capace di scendere ai livelli più bassi
della sua storia, quando si tratta di diffamare Cesare Battisti. Ci sono anche
gli italiani che intervengono su quotidiani francesi - non molto superiori ai
nostri, quanto a deontologia professionale - per convincere il pubblico
d'Oltralpe
della mostruosità dello scrittore. In questa puntata lascio dunque
momentaneamente
da parte la nostra stampa, e mi soffermo su due casi particolarmente
importanti,
visto che riguardano due magistrati intervenuti di recente su Le Monde:
<strong>EDMONDO
BRUTI LIBERATI</strong> (con un articolo) e il già noto <strong>ARMANDO
SPATARO</strong> (con
un'intervista).
Non sono i soli: esistono anche i casi drammatici di <strong>BARBARA
SPINELLI</strong>,
di <strong>CLAUDIO
MAGRIS</strong> (l'unica persona al mondo, si direbbe, a essere ancora
convinta
che Toni Negri sia stato il capo delle Brigate Rosse) e altri ancora. Ma su
loro
tornerò. Mi piace anteporre interventi veramente illustri, opera di magistrati
al corrente
dei fatti. O almeno spero. <br>
<br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=2817">Leggere
il seguito</a><br>
<br>
31.03.2004 <br>
<a href="http://bellaciao.org/it/">Collettivo Bellaciao</a><br>
<table width=100% cellpadding=0 cellspacing=0 BORDER="0">
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src="http://www.bellaciao.org/images/rien.gif" alt="" width="8" height="8"
border="0"></td>
</tr>
</table>
<font size="+1"><strong>CESARE BATTISTI: e Frankenstein fabbricò la sua
creatura
(seconda puntata)</strong></font><br>
<br>
<img src="http://www.bellaciao.org/images/evangelisti2.jpg"left"" border="0"
hspace="5" vspace="5" align="left">
<em>L'ORRORE DELLA STAMPA ITALIANA RIVELATO DAL CASO CESARE BATTISTI</em><br>
<br>
di <strong>Valerio Evangelisti</strong><br>
<br>
<strong>Processo al serial killer</strong> <br>
<br>
Sul <em>Corriere della Sera</em> del 22 febbraio 2004, <strong>PAOLO
MIELI</strong> in
persona spiega a
un lettore di Firenze la vicenda processuale di Battisti: “<em>Cesare
Battisti
ha quasi cinquant'anni; nel 1978 fu condannato qui da noi a due ergastoli per
quattro
omicidi e tre ferimenti</em>”. Non è affatto vero. Battisti fu
arrestato nel
1979
(e non nel 1978) nell’ambito delle retate che seguirono
all’omicidio Torregiani,
e che portarono in carcere decine di giovani, per lo più legati al milanese
Collettivo
autonomo della Barona. <br>
<br>
Le imputazioni iniziali, per Battisti, erano relativamente leggere: detenzione
di armi e simili. Ma in quegli anni si finiva in carcere per reati minori, e
via via l’imputazione si allargava o addirittura si modificava (ne
sanno qualcosa
gli imputati del <strong>7 aprile 1979</strong>) a seconda delle confessioni
strappate nel frattempo ai coimputati. Quando si giunse al processo, la
richiesta
del Pubblico Ministero <strong>Corrado Carnevali</strong> fu per Battisti di
13 anni, e non già l’ergastolo. Non lo si
accusava dell’omicidio Torregiani, bensì di avere fatto parte del
gruppo che
lo aveva premeditato. Gli accusati dell’esecuzione materiale erano
altri quattro
giovani, che in effetti furono condannati a pesanti pene detentive. Prima di
proseguire oltre, chiediamoci perché Paolo Mieli <strong>menta</strong> (non
c’è altro verbo possibile: mi quereli, se crede) al lettore che,
fiducioso, gli
chiede delucidazioni. Probabilmente
non ha avuto la possibilità di informarsi compiutamente; forse ha attinto da
articoli di suoi colleghi, in un momento in cui la carta stampata sembra
colta,
circa Battisti, da delirio collettivo. Certo è paradossale che il direttore di
un giornale, che ha a disposizione archivi molto più ricchi del mio, su
Battisti
raffazzoni alla meglio <strong>quattro stupidaggini</strong> (chiamiamole col
loro nome) e le propini ad alcune centinaia di migliaia di lettori come se
fossero
verità. <br>
<br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
height="11"><a
href="http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=2816">Leggere
il seguito</a><br>
<br>
30.03.2004 <br>
<a href="http://bellaciao.org/it/">Collettivo Bellaciao</a><br>
<table width=100% cellpadding=0 cellspacing=0 BORDER="0">
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background="http://www.bellaciao.org/images/point.gif"><img
src="http://www.bellaciao.org/images/rien.gif" alt="" width="8" height="8"
border="0"></td>
</tr>
</table>
<font size="+1"><strong>CESARE BATTISTI: e Frankenstein fabbricò la sua
creatura
(prima puntata)</strong></font><br>
<br>
<img src="http://www.bellaciao.org/images/evangelisti.jpg"left"" border="0"
hspace="5" vspace="5" align="left">
<em>L'ORRORE DELLA STAMPA ITALIANA RIVELATO DAL CASO CESARE BATTISTI</em><br>
<br>
di <strong>Valerio Evangelisti</strong><br>
<br>
<strong>L’asso nella manica</strong><br>
<br>
In genere, la stampa italiana ha un grado di pretenziosità più alto della
televisione
o della radio nazionali. Questi ultimi due media, quando non sono puramente
commerciali,
sono comunque vincolati al potere politico o a interessi privati, che ne
designano
i vertici. Da parte del pubblico non vi è grande aspettativa di attendibilità
nei
loro confronti; anzi. Solo alcuni corrispondenti, alcuni commentatori godono
di prestigio. Gli altri – la maggioranza – vengono regolarmente
triturati da
trasmissioni satiriche (<em>Blob,
Striscia la notizia, Mai dire domenica ecc.</em>) che sono una sorta di bidone
della spazzatura a uso interno, molto gradito dal pubblico. <br>
<br>
Diverso il discorso per la stampa quotidiana o settimanale, nazionale o
locale.
Il direttore, l’editorialista di prestigio, il corrispondente con un
lungo mestiere
alle spalle posano a intellettuali (e spesso lo sarebbero, per formazione),
discettano
con competenza sulle materie più varie, parlano da interpreti autorizzati
dell’opinione
pubblica, scrivono con la sicumera di chi coltiva la verità e possiede
informazioni
sconosciute ai più. Del resto, si lodano tra loro, si citano, si premiano
l’un
l’altro, si presentano compatti all’applauso. Se io non
conoscessi Cesare Battisti
ormai da anni, se non avessi ricostruito per mio conto il suo cammino umano e
giudiziario, forse conserverei dei signori della stampa italiana
un’immagine
simile a quella che propongono essi stessi. In passato, a dire il vero, la mia
fiducia aveva oscillato parecchie volte. Ricordo lo shock che provai quando,
nel terz'ultimo volume della <em>Storia
d’Italia</em> di <strong>Indro Montanelli</strong> – celebrato
anche dagli avversari
quale maestro di giornalismo – trovai scritto che <strong>Francesco
Lorusso</strong>, lo studente ucciso a Bologna l’11 marzo 1977, sarebbe
stato
armato di pistola. La fonte: il “pentito” <strong>Antonio
Savasta</strong>. In realtà il dettaglio non ha alcun fondamento, è totalmente
campato in aria, fu smentito fin dal primo istante.<br>
<br>
<img src="http://bellaciao.org/images/puce.gif" border="0" width="8"
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href="http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=2815">Leggere
il seguito</a><br>
<br>
29.03.2004 <br>
<a href="http://bellaciao.org/it/">Collettivo Bellaciao</a><br>
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background="http://www.bellaciao.org/images/point.gif"><img
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</tr>
</table>
<br><br>
COLLETTIVO BELLACIAO<br>
S'ispira, praticandoli, ai valori della Resistenza italiana ed europea,
cioé quelli dell'antifascismo, della democrazia diretta, del diritto
all'indipendenza dei popoli da ogni sfruttamento coloniale e neocoloniale,
nel rispetto dell'uguaglianza fra etnie, religioni e culture diverse e
del rifiuto della guerra per risolvere le controversie
internazionali(...)<br><br>
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