[Consumo critico - Milano Social Forum]Università etica

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Autore: consumo-critico-msf@inventati.org
Data:  
Oggetto: [Consumo critico - Milano Social Forum]Università etica
cari tutti,
vedo che le mail mandate ieri sera non vanno a buon fine (anche quella 'p=
assata'
al GCC =E8 illeggibile...), perci=F2 mando i file relativi in coda.
A presto
Silvia

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO
Sabato 3 aprile 2004


14H00-15H00        Approvazione ordine del giorno. [Doc. Cp 01/01]
        Presentazione dei partecipanti e rispettive associazioni o enti di appa=
rtenenza.
[Doc. Cp 01/02]
    [Sar=E0 possibile proiettare testi o disegni a partire da floppy disc o =
da
CD. Si raccomanda l?uso di supporti visivi per dare un massimo di informa=
zione
nel breve tempo a disposizione.]
durata massima interventi:    5 min
15H00-16H15    L?idea progettuale dell?Universit=E0 etica. Breve introduzion=
e
seguita da brain storming. [Doc. Cp 01/03]
    Obiettivo: Definire finalit=E0 ed ipotesi di lavoro dell?UCC che saranno=


poi verificate attraverso lo studio di fattibilit=E0. Raccogliere segnala=
zioni
sulle realt=E0 di base che possono essere coinvolte e sulle competenze di=
sponibili.
Ipotizzare servizi che l?UCC potrebbe offrire, a titolo sperimentale, gi=E0=

nella fase di studio in risposta ad esigenze ben definite. Individuare in=
iziative
sulla cui preparazione =E8 opportuno lavorare sin da adesso (iniziative p=
er
stimolare l?adesione e la coesione, per diffondere l?informazione traspar=
ente,
per il finanziamento, .......

16H15-16H30    PAUSA



16H30-18H00    Studio di fattibilit=E0: schema di relazione iniziale.
     Presentazione, esame e discussione. [Doc. Cp 01/04].
Obiettivo: raccogliere indicazioni e pareri sulle finalit=E0 dello studio=


di fattibilit=E0. Individuare il tipo di dati necessari allo studio di fa=
ttibilit=E0
ed adottare le metodologie pi=F9 appropriate per la raccolta ed il tratta=
mento
dei  dati raccolti.
    [la relazione verr=E0 sottoposta al Comitato Scientifico che si riunir=E0=
 il
2 maggio a Padova].


17H30-18H30    Accordi operativi [Doc. Cp 01/05]
    Decisioni e, se del caso, attribuzione compiti.




20H30    Cena


PARTECIPANTI (alcuni, - Avena, Burlando, etc.. - hanno 'disdetto' scusand=
osi)

Centro Ricerche e     Studi per il     Meridione (CRESM)
    GIBELLINA (TP)




www.cresm.it    Fondato nel 1973, il CRESM opera in Campania, Sicilia e Vene=
to
per l'occupazione e la valorizzazione delle potenzialit=E0, delle vocazio=
ni
e delle risorse endogene, compreso il patrimonio ambientale, storico e cu=
lturale
locale in stretto rapporto con gli organismi istituzionali e sociali pres=
enti
nel territorio. L?attivit=E0 di animazione socio-economica del CRESM ha c=
ome
obiettivo prioritario lo sviluppo delle aree pi=F9 svantaggiate d'Europa =
e
del bacino Mediterraneo.
Settori prioritari d?intervento: 1. Pedagogia dello sviluppo (sensibilizz=
azione
rispetto allo sviluppo locale, informazione, formazione e riqualificazion=
e
professionale).  2. Elaborazione di programmi di sviluppo e di singoli pr=
ogetti
per settori produttivi specifici a scala locale e comprensoriale, anche
nella prospettiva della integrazione in reti nazionali e transnazionali.
 3. Promozione, assistenza e sostegno di soggetti aziendali privati e pub=
blico-privati
(in particolare cooperative, consorzi di imprese e misti), nel quadro di
programmi di sviluppo zonali, provinciali, regionali.  4. Orientamento e
ricerca scientifica di mercato, ai fini della valorizzazione delle produz=
ioni
locali.


Forum Cooperazione e Tecnologia
MILANO


www.forum.teos.it    Promosso nel 1993 dal Dipartimento di Scienze dell?Info=
rmazione
dell?Universit=E0 degli Studi di Milano e da TEOS, azienda del settore IC=
T,
 =E9 una struttura di ricerca, sperimentazione e consulenza che si prefig=
ge
di promuovere, attraverso processi collaborativi, l?innovazione e lo svil=
uppo
dei sistemi organizzativi, sociali e territoriali.
Principali aree di intervento: - Apprendimento collaborativo con relative=


strategie, metodologie e tecnologie didattiche. ? Sistemi di valutazione
e monitoraggio dei processi di apprendimento e innovazione. ? Applicazion=
i
delle nuove tecnologie operative di rete a sostegno degli interventi form=
ativi
(netLearning), della partecipazione (netDemocracy) e della costruzione di=

politiche pubbliche. - Agenda 21 e Sviluppo locale sostenibile. ? Progett=
azione
partecipata per la riqualificazione urbana. ?

Rete di Economia solidale

www.retecosol.org
Il processo verso la realizzazione della Rete Italiana di Economia Solida=
le
(RES) =E8 stato
inizialmente promosso dalla Rete di Lilliput e si =E8 sviluppato successi=
vamente
con il sostegno
delle Botteghe del Mondo, dei Gruppi di Acquisto Solidali, delle organizz=
azioni
della finanza
etica (MAG, CAES, Banca etica), del turismo responsabile e delle cooperat=
ive
sociali. Tale progetto =E8 aperto a tutte le realt=E0 che gi=E0 operano, =
che si
"sentono" parte, o che comunque
intendono agire ispirandosi ai valori e ai princ=ECpi dell'economia solid=
ale.

Comunit=E0 Capodarco
    ROMA




www.capodarco.it    Da circa trent'anni la Comunit=E0 Capodarco di Roma =E8 =
impegnata
nel territorio per un processo di inserimento socio economico delle perso=
ne
che vivono varie forme di disagio e di emarginazione.
Dall'esperienza di vita comunitaria, propria degli anni '70, si e' svilup=
pato
un sistema di servizi sociali, sanitari e formativi che  hanno impegnato
la Comunit=E0 nei confronti di diversi target, dall'handicap fisico e men=
tale
ai minori in stato di abbandono, dai giovani del disagio alle famiglie a
rischio, dai tossicodicodipendenti agli immigrati, ai  nomadi ai disoccup=
ati.
Un sistema articolato in attivit=E0 di ricerca e  sperimentazione realizz=
ati
particolarmente  in aree territoriali definite, sia nella Provincia di Ro=
ma
ma anche in una dimensione nazionale grazie alla diffusa rete di Comunit=E0=


presenti in varie Regioni italiane. Capodarco, ha sviluppato il proprio
modello di intervento a livello Europeo grazie alla promozione di proget=
ti
finanziati dal Fondo Sociale Europeo, come Horizon, Youthstart, Socrates,=

Art.6., Leonardo.
In questi anni la Comunit=E0, si =E8 sviluppata quindi come "laboratorio =
sociale
sul territorio" creando progettualit=E0, strategie, professionalit=E0. Ha=
lavorato
per la promozione e la valorizzazione delle reti territoriali, costruendo=

servizi territoriali in collaborazione e sinergia con soggetti pubblici
e privati.  E? oggi la testimonianza di come la volontariet=E0 possa anch=
e
essere professionalit=E0 e la professionalit=E0 possa arricchirsi in un a=
mbiente
e in un clima di solidariet=E0, di forti motivazioni umane e sociali.
Dal 1997 la Comunit=E0 Capodarco di Roma =E8 una O.N.L.U.S. (Organizzazio=
ne
Non Lucrativa di Utilit=E0 Sociale), dal 1971 =E8 sede locale dell?Associ=
azione
Nazionale  ?Comunit=E0 di Capodarco? riconosciuta Ente Morale con D.P.R. =
n.
105/71.
ADISTA
ROMA
www.adista.it    Bisettimanale di informazione, politica e documentazione su=


mondo cattolico e realt=E0 religiose.
Sono in fase di discussione, presso i rispettivi organi statutari, le ade=
sioni
di:
Banca Etica
    PADOVA    Nella qualit=E0 di promotore  (cfr. =A7 6.1.a)
Pax Christi
    FIRENZE    Nella qualit=E0 di promotore  (cfr. =A7 6.1.a)
Forum Consumo Critico  di
    MILANO    Per contribuire all?indagine dello studio di fattibilit=E0   (cfr=
.
=A7 6.1.b)
Il Forum Consumo Critico di Milano riunisce i principali soggetti  dell?e=
conomia
solidale del milanese: CAES, Chico Mendes, Mag2 ed altri enti interessati=


tra cui ACEA, AIAB, Gruppo Consumo Critico, Lilliput Milano, Social Press=
,
Terre di Mezzo e alcuni  GAS.
Beati i Costruttori di Pace
    PADOVA    Nella qualit=E0 di promotore  (cfr. =A7 6.1.a)
Comunit=E0 di Liberazione
    Gioiosa Jonica    Nella qualit=E0 di promotore  (cfr. =A7 6.1.a)


Si candidano al Comitato Scientifico (cfr. =A7 6.1.c):
Lorenzo Barbera
(Presidente CRESM)

    GIBELLINA (TP)    Sociologo e compagno di battaglie di Danilo Dolci nel Bel=
ice,
impegnato dagli anni 50 in Sicilia nella progettazione di uno sviluppo lo=
cale,
integrato, sostenibile e sociale ha fondato il Cresm, oggi ente all?avang=
uardia
nella qualit=E0 progettuale e in un?utilizzo efficace e trasparente dei f=
ondi
europei. =C9 presidente del Comitato scientifico dell?ASVI (Agenzia per l=
o
sviluppo del non profit ? onlus).
Fondatore della "figura professionale" di "Agente di sviluppo locale", po=
i
ripresa da altre organizzazioni tra cui Formez, promuove la crescita dell=
a
partecipazione di base in tutte le sue forme. Dal 1957 lavora allo "Svilu=
ppo
Locale Integrato e Sostenibile" in Sicilia e nel Mezzogiorno italiano, av=
endo
l?opportunit=E0 di visitare numerose esperienze europee di Sviluppo Local=
e
e di valutarne l?efficacia e la qualit=E0 insieme ad altri colleghi europ=
ei.
Ci=F2 =E8 stato possibile specialmente nell?ambito dell?Osservatorio Euro=
peo
per lo Sviluppo Rurale" istituito dalla DG Agricoltura dell?Unione per l?=
animazione
del Programma di Iniziativa Comunitaria Leader II (1995-2000), al cui svi=
luppo
ha contribuito in modo significativo.
Recentemente ha contribuito alla stesura del documento sulla Governance
per Romano Prodi e la Commissione Europea all?interno del "White Paper su=
lla
Governance Europea".
Davide Biolghini
    MILANO    Fisico cibernetico, si occupa di Sistemi formativi innovativi e
di Tecnologie della Cooperazione. =C9 partner di Studio TEOS, coordinator=
e
scientifico di Forum Cooperazione & Tecnologia,gi=E0 presidente di MultiM=
edia
SIG-Italia e InterMedia - Osservatorio Europeo sui media interattivi nel
marketing. Coordinatore della Partnership di TEOS in pi=F9 progetti europ=
ei,
attualente di CoLab (IST) e Babel (Leonardo da Vinci). Ultimi libri pubbl=
icati:
?NetLearning: imparare insieme attraverso la rete? (Etas/RCS 2000) e ?Com=
unit=E0
in rete e NetLearning? (Etas/RCS 2001).
Roberto Burlando
    Universit=E0 di
        TORINO    Ricercatore confermato di Economia Politica presso il Dip. di Ec=
onomia
dell?Universit=E0 di Torino, insegna Experimental Economics all?universit=
=E0
di Exeter (UK) ed Economia Politica nel Corso di Laurea Sviluppo & Cooper=
azione
della Facolt=E0 di Scienze Politiche di Torino. =C8 anche esperto in psic=
ologia
economica e Macroeconomia / economia internazionale. =C8 vicepresidente d=
el
Comitato etico della Banca Popolare etica. Attualmente lavora alla redazi=
one
di due libri dai titoli: ?Finanza etica? e ?Economia Gandhiana?.
Ivano Spano
Universit=E0 di
        PADOVA    =C8 professore incaricato di Sociologia (fondamentale) nel corso=


di laurea in Psicologia della Facolt=E0 di Magistero, Padova. =C8 anche=
direttore
del Master ?Gestione Risorse umane e organizzazione ? Centro studi e rice=
rche
?Organizzazione Risorse Umane, Padova e direttore del Centro di Psicotera=
pia
Psicosomatica di Vicenza. =C8 presidente dell?Universit=E0 verde di Padov=
a e
Responsabile dell?Osservatorio Nazionale ?Progetti contratto di quartiere=
?.
Coordina per il Ministero dell?Istruzione, Universit=E0 e Ricerca, la Ric=
erca
?Sviluppo di Comunit=E0 e Partecipazione?. =C8 Direttore della Scuola di =
Specializzazione
in Criminologia dell?Universit=E9 Europ=E9enne Jean Monnet ? Bruxelles.=


Si candidano al team per lo studio di fattibilit=E0 (cfr. 6.1.d):
Marisa Cengarle
    MILANO    Psicologa sociale =E9 responsabile del settore Reti e Relazioni N=
egoziali.
Come specialista nella gestione dei rapporti negoziali svolge attivit=E0 =
di
ricerca e consulenza nei campi della Progettazione negoziata di politiche=


pubbliche, dello Sviluppo locale e sostenibile, della Progettazione di ci=
tt=E0
digitali. Per molti anni si =E9 occupata di formazione manageriale e di c=
onsulenza
organizzativa. Ha contribuito a ideare giochi di simulazione per la forma=
zione
manageriale e per favorire la partecipazione dei cittadini al governo del=
la
citt=E0.
Nino Lo Bello
    PALERMO    Ingegnere, funzionario presso il Commissariato Emergenza Idrica
della Regione Sicilia. =C8 presidente dell?Associazione per la Pace e lo =
Sviluppo
del Mediterraneo (ONLUS) e referente del Seminario Permanente sull?acqua
di MEDITERRACQUA.
Agostino Sella
PIAZZA ARMERINA    Architetto e dottore di ricerca, oltre all?attivit=E0 pro=
fessionale
attenta al recupero ed allo sviluppo del territorio, ha coordinato corsi
di formazione professionali finanziati dal Fondo Sociale Europeo e proget=
ti
nell?ambito della Politica comunitaria ?Affari sociali  ed occupazione?.
Come supervisore
Ivano Spano
    PADOVA    Cfr. sopra
Cinzia Vella
PIAZZA ARMERINA    Psicologa, dirige il Centro Giovanile Salesiano di Piazza=


Armerina .
Santo Vicari
    BRUXELLES    Ingegnere chimico, dal 1985 ha lavorato a Bruxelles come funzi=
onario
della Commissione Europea nei seguenti settori: Politica industriale (arm=
onizzazione
tecnica dei prodotti da costruzione, ricerca prenormativa); Politica Ambi=
entale
(dapprima nella prevenzione integrata dei rischi del territorio, quindi
come responsabile per l?Italia del programma LIFE-Ambiente); Politica del=
l?Ampliamento
(coordinamento dello sviluppo e implementazione dei progetti per Malta,
Cipro e Turchia).
La precedente esperienza lavorativa =E9 stata svolta in Sicilia dove - fo=
rmatosi
alle pratiche di coscientizzazione di Paulo Freire attraverso il volontar=
iato
nei quartieri pi=F9 degradati di Palermo e numerose esperienze internazio=
nali
- negli anni settanta ha dato origine - come presidente del Centro di Ani=
mazione
per l?Autogestione Popolare - ad un?intensa attivit=E0 di sviluppo locale=


nella provincia di Palermo, sfociata poi nella creazione di alcune cooper=
ative
autogestite e di una scuola di coscientizzazione popolare.

Si candidano alla segreteria organizzativa dell?Universit=E0 (cfr. =A7 6.=
1.e):
Santo Vicari
    BRUXELLES    Cfr. sopra




L?IDEA PROGETTUALE DELL?UCC

 Contesto di riferimento
PAROLE CHIAVE:    globalizzazione # localismo, partecipazione attiva e democ=
ratica,
 complessit=E0/interdisciplinarit=E0, modello unico di sviluppo,
L?esigenza dell?UCC nasce dalle problematiche indotte dalla globalizzazio=
ne
e dall?affermarsi di un modello unico di sviluppo/consumo che non pervien=
e
a rispettare le condizioni di sostenibilit=E0.
Scopo dell?UCC pu=F2 essere quello di attrezzare i cittadini per l?analis=
i
e per l?azione rispetto a questi nuovi fenomeni che si sono imposti con
una velocit=E0 impressionante.
Popolazione target dell?UCC =E8 la societ=E0 civile.
    DIBATTITO:    Verifica ed integrazioni



 codice etico
PAROLE CHIAVE:    sostenibilt=E0      =3D     dimensione economica, dimensione soc=
iale,
dimensione ambientale, dimensione politica
Il concetto di eticit=E0 ruota intorno a quello di sostenibilit=E0 basato=
 sulla
integrazione delle tre dimensioni economica, sociale e ambientale.Un sist=
ema
non sostenibile come quello attuale ha effetti dirompenti su altre dimens=
ioni
che sinora sono state considerate non soggete a variabilt=E0. =C8 il caso=
 oggi
della dimensione politica ed in particolare dell?esercizio della democraz=
ia
che entra a pieno titolo nella valutazione della sostenibilit=E0.
DIBATTITO:    Verifica ed integrazioni



 tematiche di formazione
La complessit=E0 delle problematiche e le esigenze del sistema economico =
spingono
le istituzioni preposte allacreazione e trasmissione della conoscenza ver=
so
la specializzazione, a discapito dell?approccio comprensivo che invece l?=
UCC
vuole valorizzare. Gli assi tematici dell?UCC possono quindi essere ispir=
ati
agli aspetti fondanti del vivere dell?uomo:
ABITARE        PROGETTARE        PRODURRE        GOVERNARE
DIBATTITO:    Verifica degli assi tematici e della loro coerenza con le esig=
enze
della popolazione target.



 servizi
Ipotizzare ed attivare gruppi di esperti che intervengano sulle realt=E0 =
locali,
allo scopo di elevare il grado di efficienza, attivare sinergie,...(es:
comunicazione  e gestione dell?immagine, comunicazione interna, organizza=
zione
e trasparenza del processo decisionale, ottimizzazione dell?uso degli str=
umenti
informatici,...).
DIBATTITO:    a. Come mobilitare professionalit=E0 anche a titolo volontario=
?
            b. Quali servizi sono prioritari


 le infrastrutture e la rete
Ipotizzare il funzionamento dell?UCC, individuando le infrastrutture e le=

tecnologie necessarie. Segnalare infrastrutture e realt=E0 locali potenzi=
almente
disponibili. Ipotizzare modelli di funzionamento in rete.
DIBATTITO:    a. Modello di funzionamento dell?UCC
    b. Quali infrastrutture e servizi potrebbero essere gi=E0 disponibili pe=
r
cominciare




 risorse umane e finanziarie
Coinvolgere elevati livelli di professionalit=E0. Ipotesi di costituzione=

di un capitale iniziale. Volontariato.
Ipotesi relative alla fase iniziale
 per lo studio di fattibilit=E0
    iniziative di autofinanziamento, tesi universitarie e/o tirocini presso
i promotori o il comitato, lavori di progetti in corso utilizzabili allo
scopo.
 per lo start up e la messa a regime dell?UCC
    iniziative di autofinanziamento, prestazioni di servizi, lavori di proge=
tti
in corso utilizzabili allo scopo, elaborazione progetti per il finanziame=
nto
pubblico, team di volontari permanenti per la segreteria di gestione, vol=
ontariato
di supporto tecnico.
DIBATTITO:    Suggerimenti per l?immediato e per lo studio di fattibilit=E0,=


segnalazione opportunit=E0 e disponibilit=E0.



 il linguaggio e la comunicazione
La diversificazione della popolazione target di riferimento e le sfide in=
novative
che  l?UCC si pone (governance democratica di realt=E0 complesse, approcc=
io
interdisciplinare....) richiedono l?elaborazione di un linguaggio efficac=
e
ed accessibile a tutti. Il linguaggio dovr=E0 appoggiarsi a tecniche di c=
omunicazione
appropriate e favorire processi coesivi liberando nuove potenzialit=E0 at=
tualmente
impedite.
DIBATTITO:    Piste da seguire (linguaggio e comunicazione), prime speriment=
azioni.
Team di volontari per grafica e comuniazione




 presenza sul territorio
    Poich=E9 nasce dal basso, l?UCC ha per vocazione la presenza diffusa ed
in rete sul territorio. Da un punto di vista fisico, essa non deve necess=
ariamente
distinguersi dalle realt=E0 locali. Proprio per questo =E8 necessario met=
tere
a punto un?immagine dell?UCC che consenta di riconoscerla sul territorio
pur nel rispetto delle realt=E0 che la ospitano.
    DIBATTITO:     Ipotesi intorno all?immagine dell?UCC a livello locale ed a
livello nazionale.




 Sperimentazioni
Lo studio di fattibilit=E0 ha anche lo scopo di suscitare e motivare le a=
desioni
all?UCC e di stimolare la riflessione sui contenuti, sugli obiettivi e su=
lle
metodologie della stessa favorendo la partecipazione allargata  alla conc=
ezione
ed allo sviluppo del progetto. Gi=E0 in questa fase si potrebbero incorag=
giare
cantieri tematici e sperimentare schemi di reti, di tecniche di comunicaz=
ione,
di modelli formativi, di linguaggi o di attivit=E0 e servizi utili a prep=
arare
il terreno al progetto finale.
DIBATTITO:     Individuare disponilit=E0 concrete per queste iniziative



 aspetti organizzativi
L?UCC dovr=E0 dotarsi probabilmente di personalit=E0 giuridica ed, al tem=
po
stesso, evitare di essere percepita come un?ennesima iniziativa o come un=

tentativo di coordinare altre iniziative oppure come una semplice rete ch=
e
funge da sommatoria degli sforzi a livello locale. Dovr=E0 anche darsi un=
a
struttura organizzativa per il suo funanziamento ispirata alla flessibili=
t=E0.
DIBATTITO:    Ipotesi di statuto, schemi organizzativi.



 denominazione e logo
La denominazione ed il logo dell?Universit=E0 etica per la Condivisione d=
ella
Conoscenza sono un importante strumento di comunicazione che non pu=F2 es=
sere
improvvisato.
DIBATTITO:     Idee e ipotesi di sondaggio.




SCHEMA DI RELAZIONE INIZIALE




1. Contesto generale
Una breve analisi del contesto di riferimento dovr=E0 consentire di indiv=
iduare
finalit=E0 e popolazione-target dello studio (cfr. brain storming) . Forn=
ir=E0
inoltre gli elementi per definire le categorie di appartenenza delle rea=
lt=E0
da censire e descriver=E0 i criteri sistematici di selezione delle realt=E0=

da visitare.
DIBATTITO:    Proposte per definire le categorie e i criteri sistematici di
selezione. =C8 possibile                 rapportare  gli assi tematici della formazio=
ne
con le categorie di realt=E0 da censire?



2. Le realt=E0 da censire
La relazione iniziale elenca le esperienze da visitare rappresentative de=
lle
varie categorie da censire e descrive i criteri sistematici di selezione.=


DIBATTITO:    1.    Verificare se le quattro tipologie individuate nella matric=
e
tridimensionale sono sufficienti a definire le categorie da censire.
2.    Definire i criteri sistematici di selezione (es: Sostenibilit=E0, sobr=
iet=E0,
responsabilit=E0 sociale d?impresa, rispetto dell?alterit=E0, composizion=
e dei
conflitti, partecipazione democratica, governo della globalizzazione, ...=
.)



3. Indirizzario per il lancio delo studio di fattibilit=E0
Criteri per la compilazione di un indirizzario contenente le realt=E0-tar=
get.
DIBATTITO:     Oltre alle proposte sui criteri da adottare, i partecipanti
sono invitati a comunicare gli estremi delle realt=E0-target che conoscon=
o,
comprese quelle accademiche, quelle mediatiche, quelle professionali, con=


particolare attenzione a quelle che praticano gi=E0 forme di condivisione=

della conoscenza e/o possiedono competenze immediatamente fruibili.


4. Matrice tridimensionale per la mappatura
La matrice tridimensionale per la mappatura delle realt=E0-target va veri=
ficata
alla luce degli scopi dello studio emersi nel brain storming della prima
parte dell?incontro.
DIBATTITO:    Verifica della rispondenza delle tre dimensioni e relative voc=
i
agli scopi dello studio.



5. Tecnica di indagine
Gli strumenti e la metodologia di indagine sono delineati  nei documenti
che seguono.
DIBATTITO:    Verifica.



6. Schemi di rete
Prima di iniziare l?indagine verranno ipotizzati schemi di reti da verifi=
care
e mettere a punto con il procedere delle interviste.
DIBATTITO:    Ipotesi di schemi di rete


7. Linguaggio, modelli formativi, tecniche di comunicazione
La relazione iniziale dovr=E0 ipotizzare piste per lo sviluppo di tecnich=
e
di comunicazione, modelli formativi e un linguaggio che favoriscano la cr=
eazione
e la condivisione della conoscenza.
DIBATTITO:    ipotesi su piste da seguire.



ACCORDI OPERATIVI


1. Costituzione legale Comitato Promotore
Bozza atto costitutivo    (Cp 01.05.1)
2. Composizione Comitato scientifico
Selezione adesioni    (Cp 01.02)
3. Calendario prossime riunioni (date e luoghi)


1.a riunione CS ? approvazione relazione iniziale??.
2.a riunione CS ? approvazione 1=B0 rapporto intermedio
3.a riunione CS ? approvazione 2=B0 rapporto intermedio
SEMINARIO
4.a riunione CS ? approvazione relazione finale???
Approvazione progetto Universit=E0 Etica da parte dei soci fondatori
Costituzione legale dell?Universit=E0 etica??????...............
Lancio campagna ufficiale adesioni???????..................
Avvio prime attivit=E0 tematiche??????????..............
Chiusura campagna adesioni???????????............
Primo convegno di valutazione??????????............    Date            Localit=E0
2  maggio 2004
fine giugno 2004
met=E0 settembre 2004
................................
fine ottobre 2004
fine novembre 2004
inizio dicembre 2004
inizio dicembre 2004
gennaio 2005
febbraio 2005
luglio 2005



4. Depliant per il lancio dello Studio di fattibilit=E0
5. Sito WEB
6. Iniziative di finanziamento e di immagine
(campagna a sostegno studio fattibilit=E0 / distribuzione pubblicazioni a=
i
sottoscrittori ?
  condivisione conoscenza attraverso le riviste
7. Seminario residenziale estivo
Obiettivo:     creare coesione fra i sostenitori del progetto in modo da pre=
parare
il terreno al             lancio dello stesso .
Decidere:    eventualmente luogo, tema, periodo, ...