Auteur: ToXic BiKer Date: Sujet: [Cm-milano] ... alla Chiesa Rossa
Ieri, nel giorno della sua inaugurazione,
ho deciso di fare un salto alla Biblioteca Chiesa Rossa
(via San Domenico Savio, 51 - zona Chiesa Rossa, lungo il naviglio pavese)
ed ovviamente mi ci sono recato
in sella ad il mio biomezzo a propulsione umana.
lungo il naviglio, mentre mi dirigevo verso il mio obiettivo,
ad un certo punto ho sentito uno strano odore
e, dopo un po', mi sono imbattuto in incontro ravvicinato
ad un radiobus incendiato,
il cofano spalancato,
i vigili del fuoco intorno che lo avevano appena domato.
sono sfrecciato in mezzo a questa scenetta
ed ho proseguito (adoro la bici).
arrivato, ho girato intorno a tutta l'area recintata
prima di dirigermi verso la biblioteca.
devo dire che mi e' piaciuta
ed ho pensato che sara' un luogo
dove potro' trascorrere piacevoli momenti.
sono rimasto a lungo ad osservare l'andirivieni
ed ho provato una certa "tenerezza"
nel constatare la felicita' che traspariva dai visi e dal chiacchiericcio
con i quali si presentavano i vari gruppetti
di giovani, anziani, genitori con figli...
una simpatica umanita' varia.
li ho osservati gironzolando un po' ovunque,
seduto in una panchina di pietra riparata sotto la bella copertura
e addentrandomi ficcanasando tra gli scaffali aperti della biblioteca.
cio' pero' che non ho potuto fare a meno di notare,
purtroppo con mio disappunto,
e' che si e' incredibilmente mantenuto un parcheggio di automobili
(ricordo che il tutto e' situato all'interno di una zona verde)
e non e' balenato neppure per l'anticamera del cervello
di mettere il benche' minimo segno di un posteggio per biciclette;
tant'e' che le poche presenti si sono dovute accontentare...
degli scarichi delle grondaie che scorrono lungo i pilastri del porticato.
un'altra cosa che mi ha messo profonda tristezza
e' che, pensando di abbellire il tutto con delle piante
non si e' trovato nulla di meglio che dei vasi;
rifaccio notare che qui siamo dentro un parco
e immagino sia risaputo che la soluzione dei vasi
al posto dell'interramento e' un estremo rimedio
al male estremo dell'inesistenza di spazio nel terreno.
ora, mi rendo conto che son ben piccole cose
rispetto ai lavori che son stati fatti per dare nuova vita
a questo ameno luogo
ed anche che, me lo auguro, probabilmente sono solamente "rifiniture"
in la' da venire,
ma a me' han lasciato il solito senso di angosciosa rabbia
che provo ogni qualvolta constato che le piccole attenzioni
che potrebbero rendere vivibile la citta'
fanno parte di un modo di avvicinarsi alle cose della vita
cosi' lontano dall'effettivo ottuso agire di molti.