Ricevo da una volontaria dello SCI e inoltro.
Elisabetta
RAMALLAH, LUNEDI' 22 MARZO 2004
Il lutto per l?assassinio dello Sceicco Yassin, leader spirituale di Hamas,
avvenuta a Gaza alle prime luci dell?alba, e di altri 7 palestinesi che
come lui uscivano dalla moschea dopo la prima preghiera del mattino, non
ha fermato la rivolta delle popolazioni dei villaggi ad Ovest di Ramallah,
dove in questi giorni le ruspe scavano il solco su cui sorgera? quello che
Israele chiama ?Barriera di Difesa? e che i palestinesi chiamano ? Muro
dell?Apharteid?. La manifestazione che si e? svolta oggi a Beit Liqia
(8.000
abitanti) ha avuto inizio alle 08.00 ed era in realta? prevista per domani.
L?assassiono del Leader Spitrituale di Hamas, vissuto nei Territori Occupati
come un attacco a tutti i palestinesi, ha invece spinto gli abitanti di
Beit Liqia, ad affrontare i soldati dell?esercito israeliano di guardia
alle ruspe prima del previsto. L?esercito israeliano, come e? avvenuto anche
nei giorni scorsi, ha aperto il fuoco su manifestanti disarmati utilizzando
proiettili ?di gomma? (in realta? di metallo rivestito di una sottile
membrana
di gomma), mirando alla parte superiore del corpo. Tra i nove feriti di
oggi, 2 ragazze di 13 e 15 anni sono state colpite alla testa.
In questi giorni, nei villaggi ad Ovest di Ramallah stiamo assistendo ad
una vera e propria nuova intifada popolare. Interi villaggi, donne uomini,
anziani e bambini, affrontano quotidianamente l?esercito israeliano per
evitare che accada anche qui? cio? che e? accaduto a Tulkarm, Qualquilya
ed in altri luoghi della West Bank, ovvero di essere circondati da un muro
alto otto metri costruito in terra palestinese, che rende le citta? ed i
villaggi delle aree interessate dalla sua costruzioni delle prigioni a cielo
aperto.
Domenica scorsa a Kharbata, un altro villaggio della zona, si sono
reggistrati
gli scontri piu? gravi tra l?esercito ed i dimostranti. 37 i feriti colpiti
da proiettili ?di gomma?, 5 dei quali alla testa, tra i cui un ragazzino
di 12 anni, ed una signora anziana. Anche uno dei manifestanti
?internazionali?,
Etai Lewinsky, israeliano di 20 anni, e? stato colpito all?altezza degli
occhi ed e? stato subito trasportato in ospedale. Durante gli scontri di
Kaharbata oltre ai soldati era presente anche la polizia israeliana. Dopo
l?avvertimento che invitava i manifestanti della zona a sgombrare entro
quindici minuti e dopo il lancio di lacrimogeni per disperdere la folla,
e? partita una carica della polizia verso i manifestanti, che sono stati
percossi a manganellate e dispersi. Mentre palestinesi ed internazionali
ripiegavano verso la strada di accesso alla collina teatro degli scontri,
i soldati, aprivano il fuoco alle loro spalle. E? durante questa fase che
si e? registrato il maggior numero di feriti. Sempre nei giorni scorsi,
manifestazioni popolari si sono svolte a N?lin ed Al Midya, anche qui? con
un bilancio grave di feriti tra i manifestanti. Nei prossimi giorni sono
previste altre manifestazioni contro muro. Dopo i fatti di stamane a Gaza
e vista la mobilitazione immediata in tutti i Territori Occupati, con
promesse
di vendetta gridate per le strade delle citta? palestinesi, la sola
previsione
che appare realistica e? che il bilancio delle vittime, sia destinato a
salire.
UCCISO IL LEADER SPIRITUALE DI HAMAS
SOLLEVAZIONI SPONTANEE IN TUTTI I TERRITORI OCCUPATI
La notizia dell?assassinio dello Sceicco Yassin, leader spirituale di Hamas
e di altri sette palestinesi, ha provocato immediatamente manifestazioni
di protesta spontanee in tutti i Territori Palestinesi Occupati. La notizia
della morte di Yassin si e? immediatamente diffusa. Scuole, uffici e negozi
sono rimasti chiusi. La reazione palpabile tra i cittadini e? di sdegno,
per un attacco vissuto, per le conseguenze che comportera?, come
un?aggressione
contro tutti i palestinesi e non solo contro Hamas. A Ramallah, a partire
dalle 08.30, si e? svolta una prima manifestazione spontanea. I manifestanti
si sono riuniti in Piazza Al Manara, dove si sono viste sventolare le
bandirere
di tutte le fazioni armate dei diversi gruppi politici e religiosi. La folla
si e?successivamente avviata verso la Muqata, il quartier generale di
Arafat,
per ascoltare la parola di Abu Ammar. Lungo il percorso verso il devastato
quartier generale dell?ANP, donne, uomini e bambini hanno gridato cori
contro
Sharon. Vi sono anche state raffiche di mitra sparate in aria. Tra i
manifestanti
anche Fadwa Barguti, moglie di Marwan Bargouti, detenuto illegalmente in
carcere in Israele, che afferma: puo? essere Primo Ministro colui che
pianifica
un assassinio? Sharon ha infatti subito rilasciato dichiarazioni in cui
rivendica di aver supervisionato personalmente l?eliminazione ?mirata? di
Yassin. In marcia verso la Muqata la folla e? diventata sempre piu?
numerosa.
Nessuno si aspettava che la porta, sorvegliata dalla polizia dell?ANP
rimanesse
chiusa nonostante le tante mani che bussavano perche? si aprisse. Abu Ammar
e? impegnato in un meeting, le giustificazione. Piu? tardi Arafat
condannera?
l?omicidio di Yassin, ma nessuno intende commentare, se non in modo ironico,
un atteggiamento che, di fronte allo sdegno di tutta la comunita?, appare
incomprensibile. Intorno alle 12.00 ha avuto inizio una seconda
manifestazione
che e? partita dalla Moschea principale, Jamal Abdel Naser. Da qui sono
partiti in corteo i leader dei diversi gruppi politici, che in piazza Al
Manara hanno preso la parola per condannare la politica di Sharon e
l?occupazione.
Hamas e gli altri gruppi armati promettono vendetta ed annunciano una
strategia
comune contro Israele. Intanto i Territori Occupati sono sigillati. Ogni
possibilita? di spostamento tra una citta? e l?altra e? impedito. Oltre
al sentimento di rabbia diffuso, cresce anche l?angoscia per le
imprevedibili
conseguenze che i fatti di oggi potranno comportare.
Francesca Marretta
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