[RSF] Lilliput Nazionale: "Lilliput a Fassino & Co.: la nonv…

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: Luigi Pirelli
Dátum:  
Tárgy: [RSF] Lilliput Nazionale: "Lilliput a Fassino & Co.: la nonviolenza è la strada"
Date: Wed, 24 Mar 2004 11:12:27 +0100 (CET)
From: Segreteria Rete Lilliput <segreteria@???>

Comunicato stampa Rete Lilliput
Ufficio Stampa Rete Lilliput: Cristiano Lucchi 339/6675294

----------------------------------------------------------------------------
Lilliput a Fassino & Co.: la nonviolenza è la strada
Riflessioni lillipuziane dopo la manifestazione per la pace di sabato scorso

Il Gruppo di lavoro tematico sulla nonviolenza e conflitti della Rete di
Lilliput prende una chiara distanza dai comportamenti violenti sia del servizio
d'ordine del partito dei DS che della decina di attivisti appartenenti ai centri
sociali che si sono svolti sabato 20 marzo 2004 durante la manifestazione di
Roma. Questi atteggiamenti aggressivi hanno spostato l'attenzione mediatica su
una "polemica partitica e teatrale" che allontana dalle serie motivazioni di una
manifestazione mondiale contro la guerra che che esprimeva solidarietà con i
movimenti pacifisti americani, che chiedeva con assertività il ritiro delle
truppe armate dall'Iraq e il riconfermare il potere soprannazionale dell'ONU;
manifestazione che a Roma ha visto quasi 2 milioni di persone scendere in strada
pacificamente, gioiosamente e serenamente.

L'ampissima partecipazione alla manifestazione di Roma del 20 marzo, in
contemporanea a manifestazioni in tutti i continenti tra cui gli
americani, dimostra ancora una volta la chiara contrarietà della maggioranza
della popolazione verso le scelte di guerra e di occupazione che si stanno
perpetrando in Iraq, come in Afghanistan o in Cecenia o in Africa. La radicalità
della scelta nonviolenta è il principio cardine del movimento che vuole
mantenere una coerenza tra il fine di un mondo diverso e i mezzi con cui lo si
vuole cambiare. Il GLT nonviolenza della Rete di Lilliput, premettendo la non
condivisione con la linea tenuta da alcuni esponenti dei DS in parlamento sulla
missione in Iraq ritiene l'aggressione alla delegazione dei DS un atto non
condivisibile di metodo violento che fa il gioco di chi vuole apparire soltanto
vittima dei facinorosi e intende togliere forza a un movimento per il
cambiamento che dovrà rimanere sempre indipendente da tutti i partiti di ogni
schieramento e posizione, sia strutturalmente che culturalmente.

La Rete di Lilliput sostiene con forza chi mettendo in gioco creatività e
innovazione, con striscioni e cartelli, con bande musicali e bandiere
arcobaleno, ha contestato le scelte di sostegno a guerre di occupazione e di
sfruttamentoingiuste che sostengono i bilanci di multinazionali, banche e borse.
Sulla presenza militare italiana in Iraq ribadiamo l'assoluta contrarietà e
crediamo che tra i veri motivi del rifinanziamento ci siano gli interessi
dell'Eni, il colosso petrolifero italiano, che proprio sull'area di Nassirya
-sede dei militari italiani - con il regime dittatoriale di Saddam Hussein aveva
stipulato contratti di sfruttamento che sarebbero divenuti esecutivi al cessare
dell'embargo. A svelare gli interessi per il rinnovo del contratto dell'Eni non
sono solo gli ex funzionari del colosso petrolifero italiano, ma quasi due
milioni di italiani che rifiutano un politica estera basata sull' occuapazione
miltiare per gli interessi di pochi gruppi industriali che condizionano tutte le
scelte economiche.

Crediamo nella forza della verità e della trasparenza e per questo sul
sito della Rete di Lilliput (www.retelilliput.net) abbiamo pubblicato gli
elenchi di come hanno votato i parlamentari sul rifinanziamento delle varie
missioni militari a cui l'Italia sta partecipandoe su cui non è una garanzia la
sola presenza delle Nazioni Unite. I cruenti scontri che la scorsa settimana
hanno riacceso il conflitto etnico in Kossovo sono la dimostrazione che proprio
le "guerre umanitarie" e l'appoggio ai gruppi paramilitari di una delle parti,
come l'Uck, sono controproducenti a una risoluzione pacifica del conflitto.
Riteniamo come unica via da percorrere la coraggiosa scelta della nonviolenza
sia nella risoluzione dei conflitti internazionali che nazionali, inoltre la
strada del dialogo, dell'ascolto reciproco e della fiducia come presupposti di
una politica seria ed al servizio dei cittadini.
La nonviolenza non è inerzia e astensionismo, ma è forza positiva e intensa, che
crea indipendenza dall'imitazione e riproduzione della violenza altrui, è
testimonianza che un modo giusto di vivere i rapporti umani, nelle piccole e
nelle grandi dimensioni, è possibile, anzi è necessario per sopravvivere.

Il GLT nonviolenza di Rete di Lilliput

Per maggiori dettagli è possibile contattare Gualtiero Via al 349/1758940