Premetto che NON faccio parte in alcun modo di Guerriglia Marketing - so
che date le loro strategie ambigue dire ciò non ha alcuna rilevanza, ma
sta a voi considerare se credermi o meno...
Io ho partecipato al primo Illegal Art Show e ho seguito diversi
dibattiti su guerriglia marketing, su questa mailing list, su indymedia
e sul sito exibart (quest'ultimo del tutto esterno all'ambiente dei
movimenti e dell'informazione indipendente e bla bla bla).
Ho partecipato all'Illegal Art Show perchè interessata a questo evento,
pur se scettica nei confronti di guerriglia marketing; personalmente non
piacciono neanche a me le finalità di GM, ma neanche le accuse rivolte
loro a vari livelli di intensità di violenza verbale...
Comunque nessuna compromissione da parte mia, ho seguito la genesi
dell'evento e ho capito che era del tutto auto-organizzato dai
partecipanti. In realtà ci sarei andata in ogni caso: una mostra
autogestita, con una partecipazione così spontanea e orizzontale, al di
fuori del ciscuito elitario delle sponsorizzazioni e delle istituzioni e
così vicina al vissuto urbano - e addirittura a Roma! Non potrei mai
perdermi nulla di simile!!!
Tutto ciò che Guerriglia Marketing si è limitata a fare in questo
frangente è stato decidere di importare l'evento a Roma (perchè nato
dall'iniziativa di alcuni ragazzi milanesi, sul cui modo di gestire la
cosa pure potrei fare commenti non al 100% positivi, ma di cui in
generale apprezzo l'attività), spargere la voce e creare una mailing
list per gli interessati.
Dunque, ero curiosa di vedere se e in che modo Guerriglia Marketing
avrebbe dato una sua impronta a questo IAS, ma facendone parte ho
appurato che:
al primo IAS niente era in alcun modo legato al commercio o alla
pubblicizzazione di ditte/negozi/prodotti ecc;
che Guerriglia Marketing non era presente in veste "ufficiale" - non
c'erano scritte, striscioni, volantini, gadgets nè niente;
che nessuno ha avuto un soldo, nè loro nè i partecipanti;
che erano presenti come persone, ma che in effetti il loro ruolo di
"organizzatori" non ha avuto riscontro fuori dal web perchè gli artisti
si organizzano tra di loro, ognuno allestendo per sè;
che hanno già chiesto a chi ne abbia la possibilità di creare un sito
e/o una mailing list a cui fare riferimento del tutto indipendenti dal
loro sito per potersi appunto estraniare e non risultare più in alcun
modo organizzatori, dato che di fatto non lo sono (e anche perchè si
sono resi conto che questo tipo di evento poco ha a che fare con le loro
strategie, e che il termine marketing associato all'IAS risulta fuorviante).
La stragrande maggioranza dei partecipanti all'IAS non ha nulla a che
fare, come me, con GM, ma è entrata in contatto con i tipi che
gestiscono il sito attraverso la mailing list, destinata peraltro a
scindersi da GM, e creata solo per l'organizzazione degli eventi veri e
propri.
Quindi, visti i risultati positivi del primo IAS, che speriamo continui
sulla strada promettente che ha preso - se non meglio -, per favore, non
considerate questi incontri come un'occasione per esprimere dissensi
sull'operato di Guerriglia Marketing, perchè presto IAS e Guerriglia
Marketing non avranno ufficialmente più niente a che fare l'uno con
l'altro...
Ve lo chiedo quasi in ginocchio. E' spiacevole per me vedere l'IAS
osteggiato da ogni parte senza una valida ragione - o meglio, per un
malinteso...
Vi assicuro che nessuno è stato strumentalizzato per sponsorizzare
alcunchè, e questo non sarebbe neanche potuto avvenire per vie subdole
(le stazioni della metropolitana tuttalpiù sono luoghi degradati e/o
grigi e/o zone franche da rivalutare e da sfruttare in quanto luogo
pubblico); oltretutto ora che ho conosciuto i ragazzi di guerriglia
marketing posso affermare che mi sono sembrati onesti e tranquilli,
persone con cui ragionare e che si può tranquillamente evitare di
combattere come nemici, anche se sono daccordo nel dire che per alcuni
aspetti ci si accostano...
Se qualcuno volesse venire e dire la sua su guerriglia marketing, può
approfittarne per discuterne in privato con i responsabili, se saranno
presenti...
O magari per esporre esemplari di mirabolanti cilcomezzi!!! Si parlava
di tesi all'Accademia... portare, portare, vedere vedere!!!
Nel rispetto delle opinioni di tutti (anzi, tuttu),
valentina.
ps. questa mail è lunga e ha un tono un po' aziendale... e scusate...
claude.3@??? wrote:
>...io non ci ho ancora capito molto di questa guerriglia marketing, chi
>sono, da che parte stanno, so solo che quel poco che leggo non mi piace
>per niente, non mi convince. Insomma, il fatto di inventarsi degli "pseudo
>eventi" come loro li definiscono nel loro bel sitello www.guerrigliamarketing.it
>, come un'avvistamento alieno o una rissa in un dato negozio, coinvolgere
>giornali e televisioni locali per far sì che si parli di questo evento falso,
>organizzato con l'unico scopo di far parlare di un dato locale, o negozio,
>o promozione, per fare sì che un nome giri e stia sulla bocca di tutti grazie
>ad un evento organizzato APPOSTA per raggiungere quello scopo...sarà pure
>una strategia nuova e brillante, ma a me fa veramente SCHIFO!!! voglio dire,
>già siamo sommersi di pubblicità ovunque ci si giri, fra un po' si inventeranno
>una tecnologia per dare alle nuvole la forma dei loghi aziendali, e adesso
>che è sta trovata, vogliono fartela entrare sottopelle senza che tu te ne
>accorga, insinuartela nel cervello, non puoi fare a meno di recepirla perchè
>entra nella tua vita reale, nelle tue conversazioni, ancora più di quanto
>già lo è, perchè stavolta lo fanno diventare davvero inconsapevole! Che
>cosa siamo, marionette che queste aziende possono manovrare a loro piacimento,
>prendendoci per il culo con questi giochetti, per farci parlare con gli
>amici, come dei deficenti, di eventi creati su misura per pilotare i nostri
>discorsi.
>Copio e incollo dal sito: "Pensiamo ad un grande magazzino in cui nel corso
>di una giornata si verifichino questi eventi: una cliente esce dal camerino
>in topless alla ricerca di un commesso; un taccheggiatore viene fermato
>dalla security e manganellato a sangue, un anziana signora lancia biancheria
>intima contro un commesso, un gruppo di attivisti dà alle fiamme un espositore?
>Avremo sicuramente catturato l'attenzione sul punto vendita e fatto vivere
>al nostro cliente un esperienza "reale" che tenderà condividere con il proprio
>network amicale. In perfetto stile guerriglia l'intervento è spettacolare
>e contemporaneamente anche virale."
>Bello...e gli attivisti veri, ad esempio, che figura ci fanno? Chi si batte
>per qualcosa di SERIO e fa delle azioni a questo scopo, dovrà ritrovarsi
>a non essere più creduto dalla gente, perchè ci sono dei cretini che queste
>cose cominciano a farle per marketing?
>Vedo nel sito che appoggiano cose come Adbusters, o il software libero,
>o la lotta al copyright, ma mi pare a questo punto che lo facciano solo
>per un loro diretto interesse e per dipingersi quest'aria ribelle e sovversiva
>che va tanto di moda negli ultimi tempi...
>Occhei, questo il mio sfogo che volevo condividere con voi, questo alla
>quasi vigilia del secondo illegal art show romano, questo giovedì 25, che
>tra i promotori vede anche guerrigliamarketing. Purtroppo l'evento è alle
>16 ed io lavoro fino alle 17.30 e non posso essere lì prima delle 17.45,
>ma spero di poterci essere la prossima volta e di poter dire la mia su questo
>bel nuovo fenomeno del marketing...qualcuno è d'accordo?
>
>Un bacio a tutti
>Cla
>
>
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