Autor: fatacarabina Data: Assumpte: [Cerchio] x tutti...partecipate numerosi
Giornata in solidarietà con i detenuti e le detenute
60.000 detenuti letteralmente accatastati in strutture che ne possono
contenere al massimo 40.000.
Di questi 2/3 sono detenuti per consumo o spaccio di droga, per immigrazione
o per piccoli furti, cioè per reati creati dalla stessa società che poi li
punisce.
Il carcere non serve ad altro che a contenere e a nascondere i conflitti e
le contraddizioni che i nostri sistemi economici, sociali e politici
determinano.
FUORI
Cambiare il carcere significa liberarsi dalla sua necessità, cambiando i
meccanismi sociali che oggi lo rendono indispensabile per il mantenimento
dell'ordine costituito e degli apparati di potere. Significa far si che
tutti e tutte vivano in condizioni migliori, eliminando per primi i
meccanismi che creano forti sperequazioni economiche. Significa cambiare la
cultura della separazione e della repressione.
DENTRO
Non si può immaginare punizione peggiore della privazione della libertà, ma
non c'è limite al peggio: in carcere il dramma di questa non-esistenza è
amplificato dalle terribili condizioni di vita a cui sono costretti i
detenuti.
Mancano i generi di prima necessità, dalle saponette ai medicinali; mancano
i servizi igienici come bagni e docce; manca l'assistenza sanitaria; si può
aspettare mesi e mesi per un semplice intervento, mentre versano in stato di
quasi totale abbandono i malati più gravi, come quelli affetti da A.I.D.S..
FIRENZE: SOLLICCIANO
Nel carcere presentato come uno dei migliori esempi di democraticizzazione
avvenuta in seguito alla riforma Gozzini la situazione è comunque sotto i
limiti del rispetto della dignità umana.
Nei mesi scorsi Ladri di Biciclette ha cercato di portare FUORI del carcere
le voci e le richieste dei detenuti, gli unici in grado di raccontare cos'è
e com'è veramente il carcere.
Ora Ladri di Biciclette vorrebbe portare DENTRO al carcere le voci di chi
sta FUORI cercando di rompere il muro di cemento e di indifferenza che
permette il mantenimento di istituzioni totali che calpestano la dignità
dell'individuo.
Per non dimenticarsi del carcere e di chi vi è recluso e per esprimere a
tutti/e la nostra solidarietà
SABATO 27 MARZO GIORNATA IN SOLIDARIETA' CON I DETENUTI E LE DETENUTE DALLE
15:00 PRESIDIO
Sul palco: Egin, Terramara, Roy Paci, Jah Sazzah (Aretuska), Parto delle
Nuvole Pesanti, Bisca, Malasuerte.
Diretta radio
PER UN MONDO SENZA GALERE! LIBERI TUTTI E TUTTE!