[Forumgenzano] 20 marzo a Roma e articolo

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著者: eviti@libero.it
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題目: [Forumgenzano] 20 marzo a Roma e articolo
GUERRE&PACE via Pichi 1, Milano tel 0289422081; guerrepace@??? =
    FUORI LE TRUPPE DI OCCUPAZIONE DALL'IRAQ   PACE IN MEDIO ORIENTE - BA=
STA ARMI BASTA GUERRE   sabato 20 marzo 2004   manifestazione nazionale a=
 Roma   partenza ore 14 - Piazza Barberini   arrivo Circo Massimo   -----=
---------------------------------------------------------------------   q=
ui sotto un intervento pubblicato oggi da "Liberazione"    Il movimento =E8=
 gi=E0 contro i terrorismi.    Nessuno escluso   Walter Peruzzi, Piero Ma=
estri   rivista "Guerre&Pace"      C'=E8 molta consapevole confusione sul=
 "terrorismo". Ne sono   esempio le vergognose proposte di Fassino di "tr=
asformare" la per   lui imbarazzante manifestazione del 20 marzo in una  =
 manifestazione "contro il terrorismo" o di farla precedere (per   svuota=
rla) da un grande corteo bipartisan contro =ABl'attacco terrorista   alla=
 democrazia=BB. (Di Mauro, La Repubblica).    Anche chi, come Di Mauro o =
Prodi, ritiene la guerra all'Iraq un grave   errore, che ha alimentato il=
 terrorismo anzich=E9 combatterlo,   continua a contrapporre "terrorismo"=
 e "democrazia", affermando il   diritto di quest'ultima a "difendersi" c=
on ogni mezzo, compresa la   guerra "giusta" in Afghanistan, contro i div=
ersi terrorismi, di cui Al   Qaeda o altre reti meno conosciute sarebbero=
 "il preambolo   comune".    Da un parte si mettono cos=EC insieme, imped=
endo di capirli,   fenomeni diversi: la legittima resistenza a occupazion=
i militari;   terrorismi "locali", spesso risposta per quanto condannabil=
e alla   repressione o all'invasione; e una rete come Al Qaeda, espressio=
ne   di poteri che usano il richiamo all'islam e il terrorismo per   cont=
endere alle "democrazie" aree, stati e risorse. E d'altra parte si   proc=
lama una antitesi assoluta fra "terrorismo" e "democrazia",   incuranti d=
ei fatti che la smentiscono.    Non ci spiegano, ad esempio, i vari Di Ma=
uro e Prodi, cosa   distingue gli attentati di New York e di Madrid dalle=
 incursioni che   distruggono campi profughi o villaggi palestinesi, merc=
ati e ospedali   iracheni o afghani, provocando migliaia di vittime, o un=
 embargo   che ha causato oltre un milione di morti in Iraq. Non ci spieg=
ano   perch=E9 non dedicano minuti di raccoglimento a queste vittime.   E=
ppure si tratta sempre dell'uccisione di civili innocenti per scopi   pol=
itici, secondo la definizione di terrorismo data da Colin Powell.   O dir=
emo che nel caso del terrorismo occidentale si tratta di   "guerra" o di =
"rappresaglie"? Anche Bin Laden, se =E8 per questo,   definisce "guerra s=
anta" e "rappresaglia" i suoi barbari attentati. E   comune =E8 l'obietti=
vo, imporre la propria egemonia, anche se   battezzata democrazia e liber=
o mercato.    Di Mauro ammonisce: =ABil movimento pacifista, per primo, p=
roprio   perch=E9 ha messo in campo un valore universale come la pace... =
ha   il dovere di assumere la condanna del terrorismo come priorit=E0,   =
facendo pesare la sua forza e i suoi ideali contro le bombe=BB.    Ma =E8=
 appunto quanto i pacifisti fanno gi=E0, senza bisogno di   mentori, mobi=
litandosi contro tutte le bombe e i terrorismi,   compresi quelli "democr=
atici", e tutte le occupazioni militari,   perch=E9 possa essere assicura=
ta a tutti la libert=E0 di vivere e di   decidere, che =E8 cosa diversa d=
alla "democrazia" telecomandata di   Bush e Berlusconi.    E che questo m=
ovimento sia da sempre contro il terrorismo - non   solamente perch=E9 pr=
ovoca morti di civili innocenti - lo dimostra   proprio con la sua esiste=
nza, che ha come obiettivo la costruzione   di una maggiore partecipazion=
e pubblica e il rifiuto della delega,   tantomeno a qualche terrorista - =
di stato o meno - che pretende di   parlare "a nostro nome".    Per quest=
o =E8 vergognoso che Fassino ci proponga di marciare   "contro il terrori=
smo" insieme a un governo che =E8 complice diretto   del terrorismo di Bu=
sh e alimenta con l'occupazione dell'Iraq quello   di Al Qaeda, facendo d=
i tutti noi il bersaglio in una guerra che non   ci appartiene.    E' una=
 proposta non solo vergognosa ma politicamente stupida. In   Spagna i soc=
ialisti hanno vinto interpretando, almeno per un giorno   e per calcolo e=
lettorale, i sentimenti di chi gridava ad Aznar:   "Assassino, tua =E8 la=
 guerra, nostri sono i morti". In Italia Fassino   propone agli assassini=
 di tirarsi fuori dalle difficolt=E0 marciando   insieme "contro il terro=
rismo".    E' tempo che il movimento e le forze d'opposizione degne di qu=
esto   nome costringano i Fassino e Rutelli a dirci con chi stanno - con =
il   movimento per la pace, con le vittime madrilene, afghane, new   york=
esi, palestinesi, irachene o con chi =E8 corresponsabile della loro   mor=
te - e intanto sappiano costruire un movimento sempre pi=F9   indipendent=
e e capace di intervenire contro tutte le politiche di   guerra.       =0D
=