secolo xix
Centro per clandestini, il caso in Senato
IMMIGRAZIONE L'ipotesi di costruire la struttura in Valbisagno scatena le
polemiche. I sindacati: =ABNon ne abbiamo bisogno=BB
Il ministro degli Interni risponder=E0 a un'interrogazione
Il caso del centro di permanenza temporanea per clandestini, previsto in
Valbisagno, arriva in parlamento. Francesco Martone, senatore dei Verdi,
segretario della commissione Diritti umani, ha presentato un'interrogazione
urgente al ministro degli Interni, chiedendo una moratoria: =ABIn nome della
dignit=E0 degli esseri umani dobbiamo l'impedire l'apertura di nuovi Cpt sia
a Genova sia in tutta Italia e nel contempo chiudere quelli esistenti=BB.
Martone ha cominciato anche un lavoro di ricerca e verifica delle
violazioni dei diritti umani nei centri esistenti.
No secco anche da parte del deputato ds Graziano Mazzarello, eletto in
Valbisagno, che giudica la proposta =ABirricevibile=BB: =ABNon =E8 pensabile=
che un
simile centro possa essere insediato in un'area e in una citt=E0
congestionata, che ha fame di spazi per insediamenti sociali e produttivi.
Del resto lo spirito della legge non prevede certo un centro in ogni citt=E0
e ci sono regioni che non ne hanno: dopo la prima applicazione della legge,
che ha ridotto il numero ai soli clandestini, occorre riflettere
sull'effettiva utilit=E0 di questi centri, che sono diventati peggio delle
carceri=BB.
Cgil, Cil e Uil faranno partire in questi giorni una serie di lettere con
le quali vengono chiesti incontri di chiarimento al questore e al prefetto
e anche al sindaco Pericu e al presidente della Provincia, Repetto. =ABCi
faremo interpreti anche della posizione di Caritas, Arci, S. Egidio - dice
Marco Roverano, responsabile Cgil stranieri - Il centro di permanenza =E8 un
luogo peggio delle prigioni e oltretutto ha un costo abnorme: si parla di
90 euro al giorno a persona al Nord, contro i 40 del Sud, ed =E8 gi=E0 una
differenza curiosa, senza contare i costi di costruzione, alcuni milioni.
Ma al di l=E0 degli aspetti economici, c'=E8 il fatto che i centri di
permanenza temporanea sono luogo peggio delle prigioni, privi di contenuti
giuridici. E' possibile che l'unica politica di integrazione siano i Cpt,
la repressione? Noi chiediamo che le risorse vengano investite per pagare
mediatori culturali nelle scuole, interventi nei quartieri rivolti
soprattutto all'infanzia, anche per combattere il fenomeno delle bande
giovanili=BB. Aggiunge Saleh Zaghloul, della segreteria Cgil, e per dodici
anni responsabile stranieri: =ABDi questi centri non abbiamo bisogno, perch=
=E9
non servono a risolvere i problemi della clandestinit=E0, sono soggetti a
critiche per le forti violazioni dei diritti delle persone che vi sono
stati registrati e sono oltretutto motivo di conflitto con le popolazioni
locali mentre Genova =E8 una citt=E0 pacifica, tranquilla=BB.
Giudizio negativo anche da don Andrea Gallo, anima della Comunit=E0 di San
Benedetto al porto: =ABQuesti centri sono piccoli lager, non c'=E8 niente da
fare, che almeno si abbia il coraggio di chiamarli prigioni=BB. Don Gallo
apre per=F2 anche uno spiraglio: =ABUna struttura di questo genere ha un sen=
so,
anzi ben venga, se se si fa un centro di vera accoglienza proprio mentre
l'Europa diventa sempre pi=F9 una fortezza. Potrebbe essere un importante
segnale proprio in occasione di Genova 2004, capitale europea della
cultura, se si realizzasse un nuovo laboratorio coinvolgendo la
circoscrizione e chiamando a raccolta associazioni come la nostra, la
Caritas, San Marcellino, S. Egidio. E' un invito che rivolgo anche al
sindaco Pericu=BB.
Un s=EC al centro arriva invece da Lorenzo Zito, vicecapogruppo di Forza
Italia in Provincia, che ha presentato un'interpellanza urgente per
conoscere le =ABvalutazioni politiche=BB dell'amministrazione Repetto:
=ABFinalmente si parte, ma non ci si parla. La parte tecnica e quella
politica viaggiano su binari paralleli=BB.
Andrea Plebe
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"Eppure il vento soffia ancora...."
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