[Forumlucca] I: La mobilitazione contro l'occupazione dell'I…

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Author: Laboratorio Marxista
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Subject: [Forumlucca] I: La mobilitazione contro l'occupazione dell'Iraq dopo l'11 marzo
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-----Messaggio originale-----
Da: Circolo Iskra (Viareggio) [mailto:circoloiskra@libero.it]
Inviato: martedì 16 marzo 2004 14.07
A: Laboratorio Marxista; [Ecn-Movimento]
Oggetto: La mobilitazione contro l'occupazione dell'Iraq dopo l'11 marzo


Care compagne e compagni

l’attentato di Madrid dell’11 marzo scorso aumenta inevitabilmente la
“sensibilità” nei confronti delle manifestazioni di appoggio alla resistenza
irachena.
Con la scusa di presunti legami con le “organizzazioni terroristiche” si
cerca di sviluppare una sorta di prevenzione/repressione politica e
culturale nei confronti di tutti coloro che sostengono il diritto alla
resistenza in Iraq e Palestina contro le rispettive occupazioni.

In Spagna, subito dopo l’attentato, il governo Aznar ha immediatamente
scaricato la responsabilità su ETA e a niente sono valse le dichiarazioni di
estraneità che ETA stessa e i vari settori dell’indipendentismo basco
radicale hanno fatto circolare.
L’obbiettivo, evidentemente, era ed è quello di strumentalizzare l’emozione
dell’opinione pubblica per suscitare una forte domanda di ordine e di
repressione che potesse essere usata politicamente (ed anche elettoralmente,
il 14 marzo).
L’opposizione del PSOE, da parte sua, ha puntato sull’azione di “marca
islamica” per scaricare la responsabilità sul PP di Aznar, reo di avere
trascinato la Spagna nelle operazioni militari in Iraq contro la volontà
dell’85% dell’opinione pubblica spagnola.

I primi risultati del clima generato dalle criminali dichiarazioni del
governo spagnolo sono che Angel Berrotea, un giovane basco membro di
Gurasoak, associazione per la difesa dei diritti fondamentali della
gioventù, è stato assassinato a Irunea da un poliziotto spagnolo della
Guardia Civil per essersi rifiutato di esporre nella panetteria in cui
lavorava un cartello con la scritta “No ETA”; che Kontxi Sanchiz, una donna
di 58 anni, è morta a causa delle cariche della polizia a Hernani durante
una dimostrazione proprio contro l'assassinio di Angel; che ci sono stati
forti scontri con la polizia in tutto il Paese Basco; che continuano ad
essere chiuse le bocche dell’opposizione (per ultimo il sito web del
Collettivo "La Haine”); che diversi prigionieri politici sono stati
picchiati in alcune carceri...

Nonostante l’attentato di Madrid non sia opera di ETA il governo fascista
spagnolo non perde comunque l’occasione per scatenare la rappresaglia e la
repressione sul popolo basco. E' dunque doveroso cogliere l’occasione per
rafforzare la nostra solidarietà con il popolo basco sottoposto alla
repressione del neo-franchista Aznar e per ribadire il nostro sostegno alla
lotta del movimento di liberazione basco.

Il 20 marzo prossimo è da tempo prevista, in occasione dell’anniversario
dell’inizio dell’aggressione imperialista all’Iraq, una mobilitazione
internazionale lanciata dal movimento contro la guerra americano. A Roma ci
sarà una manifestazione nazionale alla quale hanno finito per aderire un po’
tutte le forze del centro-“sinistra” (è di oggi la dichiarazione di Rutelli
sulla partecipazione della Margherita, cioè del partito che ha recentemente
approvato la missione italiana in Iraq e votato a favore della legge
reazionaria in tema di procreazione medicalmente assistita).

La manifestazione di Roma, cui hanno dato la loro adesione anche i DS (che
come il loro alleati della Margherita non si sono opposti al
ri-finanziamento della missione militare italiana in Iraq e che anzi hanno
dichiarato, attraverso il capo-gruppo Violante, l'intenzione di appoggiare
politicamente la missione almeno fino al 20 giugno prossimo, data in cui il
potere dovrebbe passare dall’amministrazione transitoria ad un nuovo governo
iracheno) tende sempre di più ad assumere le caratteristiche di una vera e
propria operazione ideologica di delegittimazione di qualunque forma di
opposizione e di resistenza all’occupazione, specialmente se combinata con
la prevista “manifestazione unitaria” del 18 marzo a cui dovrebbero
partecipare sia le forze del centro-destra che quelle del centro-“sinistra”.

L’operazione ideologica, in atto da tempo, è quella che punta all’
equiparazione tra “guerra” e “terrorismo”, legati in una supposta “spirale”
che di fatto finisce per rimuovere la strategia unilaterale preventiva USA e
per giustificare la teoria della “guerra al terrorismo” lanciata da Bush.
La parola d’ordine “No alla guerra. No al terrorismo” cancella totalmente l’
opzione della “resistenza”, che non solo non merita quindi di essere
considerata tale e dunque di essere sostenuta, ma che anzi viene inscritta
nel ruolo di “terrorismo” e pertanto deve essere combattuta.
Vanno purtroppo nel senso dell’operazione ideologica di cui sopra anche le
dichiarazioni di esponenti del “movimento dei movimenti” come Vittorio
Agnoletto secondo cui le parole d’ordine della manifestazione dovrebbero
essere “Pace. No al terrorismo”. Anche per lui, dunque, nessun riferimento
al diritto alla resistenza armata contro l’occupazione.

Infine, il fatto che un attacco contro le truppe occupanti (siano esse
americane, inglesi, spagnole o italiane) venga considerato atto terroristico
è inaccettabile.
Lo stesso Diritto Internazionale, peraltro scritto dalle potenze vincitrici
delle varie guerre attraverso cui esso si è andato formando, garantisce
esplicitamente il ricorso alla resistenza armata contro l’occupazione. Dire,
quindi, che un attacco alle forze militari presenti in Iraq è un atto
terroristico è una menzogna anche secondo il Diritto Internazionale a cui
quelle forze pretenderebbero di richiamarsi per legittimare la loro
occupazione .

Ma tant’è. Oggi è proprio l’imperialismo che distrugge le sue stesse
sovrastrutture politiche e giuridiche che considera inadeguate rispetto alle
nuove esigenze geo-politiche.

***

Assieme ad altri compagni abbiamo deciso, per chi non va alla manifestazione
di Roma, di convocare un presidio a Viareggio che fa seguito a quello
promosso nell’ottobre scorso e di cui abbiamo ri-proposto le parole d’
ordine: (CON LA RESISTENZA IRACHENA E PALESTINESE. Contro l’occupazione
militare anglo americana dell’Iraq sosteniamo la resistenza del popolo
iracheno. Contro l’occupazione sionista della Palestina e la road-map
sosteniamo la resistenza del popolo palestinese).

Chiediamo a tutti coloro che non vanno a a Roma di partecipare in modo
completo e organizzato al presidio di Viareggio per dare più forza alla voce
di chi lotta contro l’imperialismo e riconosce ai popoli aggrediti il
diritto a lottare per la propria liberazione con tutti gli strumenti a loro
disposizione.
In questo modo difenderemo anche la piena agibilità delle nostre
posizioni.

Dunque, appuntamento a Viareggio sabato 20 marzo alle 16.30 in passeggiata
(davanti al Caffé Margherita) per il presidio a sostegno della resistenza
palestinese e irachena.

Antimperialisti e Antifascisti Apuoversiliesi
Per informazioni:
Circolo Iskra
Via IV novembre 51, Viareggio (LU) 55049
WEB: http://circoloiskra.freeweb.supereva.it
EMAIL: circoloiskra@???




Sabato 20 marzo 2004 ore 16.30
Viareggio (passeggiata Margherita)
PRESIDIO CONTRO L’OCCUPAZIONE DELL’IRAQ
***
A FIANCO DELLA RESISTENZA IRACHENA
CONTRO L’OCCUPAZIONE IMPERIALISTA

Il 20 marzo dello scorso anno iniziava ufficialmente l’aggressione
anglo-americana contro l’Iraq.
Nei mesi e nelle settimane precedenti un grande movimento si era sviluppato
contro questa aggressione arrivando, il 15 febbraio, a mobilitare oltre 100
milioni di persone contemporaneamente in tutto il mondo nella più grande
manifestazione che la storia ricordi. Noi, quel 15 febbraio, eravamo a Roma
in una manifestazione oceanica la cui parola d’ordine era “Fermiamo la
guerra”.
Ma la guerra non è stata fermata perché, malgrado il New York Times abbia
parlato dell’opinione pubblica mondiale come della “seconda superpotenza al
mondo”, resta sempre pur valido che “l’arme della critica non può sostituire
la critica delle armi, la forza materiale deve essere abbattuta dalla forza
materiale”. La “seconda superpotenza” non era abbastanza potente per fermare
la prima.

Se oggi, ad un anno di distanza, in Iraq esiste ancora un barlume di
speranza nella lotta contro l’occupazione militare questo non è stato dovuto
alla “seconda superpotenza mondiale” che - ancora prima dell’inizio dei
bombardamenti - aveva ripiegato le bandierine della pace ed era tornata a
casa, per un verso appagata dall’aver “fatto la propria parte” con una o due
manifestazioni di protesta, per altro verso delusa dal non aver potuto
raggiungere l’irraggiungibile obbiettivo di “fermare la guerra”.
Se oggi in Iraq esiste ancora un barlume di speranza lo dobbiamo alla
resistenza del popolo iracheno che, dato per spacciato il 21 marzo 2003, ha
invece continuato - per quanto gli è stato possibile - a lottare contro la
prima superpotenza mondiale e tutti i suoi lacchè, cosa che per esempio non
fecero gli italiani nel 1945 allorché accolsero gli americani come
liberatori invece che come, quali erano, conquistatori.

Dopo un anno tutte le menzogne che Bush, Blair e i loro alleati avevano
sparso a piene mani (dal pericolo nucleare, alle armi di distruzione di
massa) sono state tutte definitivamente e inequivocabilmente smentite.
Nonostante questo l’Iraq continua ad essere occupato e "governato" secondo
gli interessi economici e politici delle forze di occupazione.
In questo ultimo anno se ne sono disinteressati in parecchi.
Ma gli anniversari sono anniversari e dunque ecco che, magicamente, torniamo
tutti di nuovo in piazza a celebrare l’evento dell’inizio dell’aggressione
all’Iraq.

L’Italia è, aldilà della marginalità del suo ruolo, a tutti gli effetti un
paese occupante in quanto collabora attivamente con le forze di occupazione.
Non c’è da stupirsi, quindi, se anche i militari italiani sono stati oggetto
degli attacchi della resistenza irachena. Non per questa ragione, ma bensì
perché sosteniamo le lotte per la liberazione dei popoli dalle mire dell’
imperialismo - sia esso americano o europeo – ci battiamo per il ritiro
immediato dei militari italiani impegnati in Iraq.
La posizione del ritiro dei militari italiani impegnati all’estero non è,
evidentemente, condivisa dai partiti del centro-destra; ma non è condivisa
neppure dalla maggior parte dei partiti del centro-“sinistra” (che hanno
recentemente legittimato politicamente, con la propria astensione al Senato,
il ri-finanziamento delle missioni italiane all’estero, dall’Iraq alla
Bosnia, dal Kosovo all’Afghanistn).
Coloro che hanno votato contro questo ri-finanziamento (“sinistra” DS, PRC,
PdCI, Verdi) sono stati tutti, eccezion fatta per il PRC, corresponsabili
dell’aggressione militare scatenata nel 1999 contro la Jugoslavia anche dal
governo italiano, di cui essi facevano parte.
Oggi, come alla vigilia del 20 marzo dello scorso anno, questi partiti si
appellano all’Onu.
Eppure, nel non lontano marzo 1999 il governo D’Alema, di cui essi facevano
parte con ministri e sottosegretari, impegnò i militari italiani nelle
operazioni di guerra e nei bombardamenti umanitari all’uranio impoverito
(che oggi fanno decine di vittime di cancro tra quegli stessi militari,
pensiamo a cosa hanno prodotto sul popolo jugoslavo) senza mandato dell’Onu
e sotto la stretta direzione militare Usa-Nato.
Non dimentichiamo, inoltre, che l’Onu è quell’organismo internazionale non
ha esitato a intervenire militarmente proprio in Iraq, nel 1991.
Infine, il Prc, malgrado tutto, si appresta a stringere definitivamente un
patto di governo con tutti questi partiti per riportare alla presidenza del
consiglio Romano Prodi, sotto il cui mandato è stato prodotto un gigantesco
processo di privatizzazioni, l’inizio dello smantellamento della scuola
pubblica, la legge razzista Turco-Napolitano e, dulcis in fundo, l’attacco
più pesante mai portato ai lavoratori, il famigerato "Pacchetto Treu" (dal
nome del ministro Tiziano Treu, già tristemente noto per aver prodotto nel
1995 la legge sulle pensioni - primo tassello del loro smantellamento -
assieme a Lamberto Dini, il ministro del lavoro del governo Berlusconi
contro cui si scatenò il grande movimento di lotta del 1994 e che fu portato
alla Presidenza del Consiglio da un accordo D’Alema-Bossi-Buttiglione).

Tutto questo per ricordare, se ancora ce ne fosse bisogno, che l’ipocrisia è
una malattia trasversale che in Parlamento non risparmia nessuno, da destra
a "sinistra".
Il corollario naturale di tutto questo non potevano non essere le posizioni
che tutti i partiti della cosiddetta "sinistra" hanno preso sulla guerra e
cioè l’equidistanza tra guerra e "terrorismo".
Ma quello che si sviluppa in Iraq non è terrorismo; è una vera e propria
lotta di resistenza nazionale condotta con metodi non convenzionali per la
semplice ragione della sproporzione di mezzi tra occupanti e occupati.
Chiedere al popolo iracheno di rispondere all’occupazione con la guerra
tradizionale significa chiederne il macello. Chiedere alla resistenza
irachena di non usare tutte le armi e le tecniche a sua disposizione contro
l’occupazione significa condannare il popolo iracheno alla servitù e alla
sottomissione all’imperialismo.
E gli iracheni, di farsi macellare o di sottomettersi per soddisfare i
palati fini dei finti pacifisti non violenti “politicamente corretti”
occidentali non sembrano avere, al momento, alcuna intenzione.

Non sta a noi discutere sulle forme di lotta assunte dalla resistenza
irachena.
Ci possono piacere o non piacere, ma sono quelle che concretamente sono. Il
nostro compito non è discettare filosoficamente sul tema della “forma” per
cercare di svignarcela furbescamente da quello della “sostanza”; il nostro
compito è sostenere la resistenza irachena politicamente e, laddove
possibile, praticamente.
E per sostenere il giusto diritto del popolo iracheno alla propria sovranità
dobbiamo innanzitutto indebolire le forze che gli negano questa sovranità
con una occupazione dettata solo da ragioni di potere.
Poiché viviamo in Italia dobbiamo denunciare e combattere innanzitutto l’
imperialismo italiano, corso a ritagliarsi una fetta nella spartizione dell’
Iraq, senza fare alcuna concessione a coloro che in nome della "ragion di
stato" non contestano chiaramente e senza ambiguità l’attuale occupazione
dell’Iraq.
Dobbiamo esprimere la nostra solidarietà ai fratelli di origine araba
sottoposti alla limitazione dei propri diritti in una logica di persecuzione
che non ha niente da invidiare a quella attuata dai nazi-fascisti contro gli
ebrei e dai sionisti contro i palestinesi. Ogni giorno si sentono grandi
notizie di cellule di Al Qaeda scoperte in giro per l’Italia e qualche mese
(di carcere) dopo, assai più sommessamente, si sente parlare di
proscioglimenti e ritiri di accuse. Evidentemente, lo stato italiano non è
ancora arrivato al punto di mettere in carcere in modo generalizzato le
persone in totale assenza di prove. Ma prima o poi ci arriverà, come ci si è
arrivati negli Stati Uniti - la "culla della democrazia" - dove, con la
scusa della sicurezza nazionale migliaia di persone sono state arrestate e
centinaia fatte letteralmente sparire dalla circolazione; si vede che gli
Usa si ricordano degli insegnamenti che nella loro Scuola delle Americhe
avevano dato ai dittatori dell’America Latina su come trattare le
opposizioni politiche e sociali.

Come abbiamo fatto in altre occasioni anche oggi siamo qui a dire il nostro
no alla guerra imperialista, per cercare di evitare che tutto cada nell’
oblio e nella rassegnazione, per contribuire a far sì che quel largo
movimento che, seppure contraddittoriamente, aveva manifestato contro l’
aggressione, cominci a manifestare anche contro l’occupazione.

NESSUNA GUERRA TRA I POPOLI
NESSUNA PACE TRA LE CLASSI


Viareggio, 20 marzo 2004


Antimperialisti e Antifascisti Apuoversiliesi

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combattuta.<BR><FONT color=3D#0000ff><SPAN =
class=3D453275412-15032004><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT color=3D#000000>Vanno purtroppo nel =
senso=20
dell&#8217;operazione ideologica di cui sopra anche le dichiarazioni di =
esponenti del=20
&#8220;movimento dei movimenti&#8221; come Vittorio Agnoletto secondo =
cui le parole d&#8217;ordine=20
della manifestazione dovrebbero essere &#8220;Pace. No al =
terrorismo&#8221;. Anche per lui,=20
dunque, nessun riferimento al diritto alla resistenza armata con<SPAN=20
class=3D718492421-14032004>tro</SPAN>=20
l&#8217;occupazione.</FONT></SPAN>&nbsp;</SPAN><o:p></o:p></FONT></SPAN><=
/P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: justify"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><SPAN class=3D453275412-15032004>Infine, =
i</SPAN>l fatto=20
che un attacco contro le truppe occupanti (siano esse americane, =
inglesi,=20
spagnole o italiane) venga considerato atto terroristico =E8=20
inaccettabile.&nbsp;<BR>Lo stesso Diritto Internazionale, peraltro =
scritto dalle=20
potenze vincitrici dell<SPAN class=3D718492421-14032004>e</SPAN> varie =
guerre=20
attraverso cui esso si =E8 andato formando, garantisce esplicitamente il =
ricorso=20
alla resistenza armata contro l&#8217;occupazione. Dire, quindi, che un =
attacco alle=20
forze militari presenti in Iraq =E8 un atto terroristico =E8 una =
menzogna anche=20
secondo il Diritto Internazion<SPAN=20
class=3D718492421-14032004>al</SPAN>e&nbsp;<SPAN =
class=3D718492421-14032004>a cui=20
</SPAN>quelle forze pretenderebbero di&nbsp;<SPAN=20
class=3D718492421-14032004>richiamarsi<SPAN class=3D453275412-15032004> =
per=20
legittimare la loro&nbsp;occupazione&nbsp;</SPAN></SPAN>.</SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: justify"><SPAN =
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Ma=20
tant&#8217;=E8. Oggi =E8&nbsp;<SPAN class=3D718492421-14032004>proprio =
</SPAN>l&#8217;imperialismo=20
che&nbsp;<SPAN class=3D718492421-14032004>distrugge </SPAN>le sue stesse =

sovrastrutture politiche e giuridiche che&nbsp;<SPAN=20
class=3D718492421-14032004>considera </SPAN>inadeguate rispetto alle =
nuove=20
esigenze geo-politiche.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: justify"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p><SPAN=20
class=3D453275412-15032004>***</SPAN></o:p></SPAN></P>
<P align=3Dcenter class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN>Assieme ad=20
altri compagni abbiamo deciso, per chi non va alla manifestazione di =
Roma, di=20
convocare un presidio a Viareggio che fa seguito a quello promosso =
nell&#8217;ottobre=20
scorso e di cui abbiamo ri-proposto le parole d&#8217;ordine:<SPAN=20
class=3D453275412-15032004>&nbsp;</SPAN><SPAN=20
class=3D453275412-15032004>(</SPAN></SPAN><SPAN><STRONG>CON LA =
RESISTENZA IRACHENA=20
E PALESTINESE</STRONG><SPAN class=3D453275412-15032004>.=20
</SPAN></SPAN><SPAN><STRONG>Contro l&#8217;occupazione militare anglo =
americana=20
dell&#8217;Iraq sosteniamo la resistenza del popolo =
iracheno</STRONG><SPAN=20
class=3D453275412-15032004>. </SPAN></SPAN><STRONG><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Contro l&#8217;occupazione sionista della =
Palestina e la=20
road-map </SPAN></STRONG><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt"><STRONG>sosteniamo la=20
resistenza del popolo palestinese</STRONG><SPAN=20
class=3D453275412-15032004>).&nbsp;</SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"></SPAN></P>
<P align=3Dcenter class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: justify"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Chiediamo a tutti <SPAN =
class=3D390042500-15032004>coloro=20
che non vanno a a Roma&nbsp;</SPAN>di partecipare in modo completo e =
organizzato=20
al presidio <SPAN class=3D390042500-15032004>di Viareggio </SPAN>per =
dare pi=F9=20
forza alla voce di&nbsp;<SPAN =
class=3D390042500-15032004>chi&nbsp;</SPAN>lotta=20
contro l&#8217;imperialismo&nbsp;e riconosc<SPAN=20
class=3D390042500-15032004>e&nbsp;</SPAN> ai popoli aggrediti il diritto =
a lottare=20
per la propria liberazione con tutti gli strumenti a loro=20
disposizione.</SPAN><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><BR>In questo modo =
difenderemo=20
<SPAN class=3D453275412-15032004>anche &nbsp;</SPAN>l<SPAN=20
class=3D453275412-15032004>a piena &nbsp;</SPAN>agibilit=E0 delle nostre =

posizioni.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN-BOTTOM: 12pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Dunque, appuntamento <STRONG><U><SPAN=20
class=3D390042500-15032004>a Viareggio </SPAN>sabato 20 marzo alle 16.30 =
in=20
passeggiata</U> (davanti al Caff=E9 Margherita) per il presidio a =
sostegno della=20
resistenza palestinese e irachena.</STRONG><o:p></o:p></SPAN></P>
<H1><EM><B style=3D"mso-bidi-font-weight: normal; mso-ansi-font-weight: =
normal"><I=20
style=3D"mso-ansi-font-style: normal; mso-bidi-font-style: normal"><FONT =

size=3D4><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 15pt; FONT-STYLE: normal; FONT-WEIGHT: normal"><SPAN =

style=3D"mso-bidi-font-size: 12.0pt">Antimperialisti e Antifascisti=20
Apuoversiliesi<o:p></o:p></SPAN></SPAN></FONT></I></B></EM></H1>
<P class=3DMsoNormal style=3D"TEXT-ALIGN: justify"><EM><I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal"><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">Per=20
informazioni:</SPAN></I></EM><STRONG><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN style=3D"FONT-SIZE: =
12pt"><BR>Circolo=20
Iskra</SPAN></B></STRONG><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><BR>Via IV =
novembre 51,=20
Viareggio (LU) 55049</SPAN><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><BR>WEB: <A=20
href=3D"http://circoloiskra.freeweb.supereva.it">http://circoloiskra.free=
web.supereva.it</A></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><BR>EMAIL: <A=20
href=3D"mailto:circoloiskra@libero.it">circoloiskra@???</A>&nbsp;<B=
R></P><BR></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT color=3D#0000ff><SPAN =
class=3D390042500-15032004><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 15pt; mso-bidi-font-size: 16.0pt"><FONT =
size=3D3><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN style=3D"mso-bidi-font-size: =
16.0pt"><o:p>
<H3 align=3Dcenter><FONT color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: =
OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; FONT-SIZE: 12pt; =
mso-bidi-font-size: 16.0pt">Sabato=20
20 marzo 2004 ore 16.30<BR></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"></FONT><FONT color=3D#000000><B><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 16.0pt">Viareggio (passeggiata=20
Margherita)<BR></SPAN></B></FONT></SPAN><FONT color=3D#000000><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><B><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 16.0pt">PRESIDIO CONTRO L&#8217;OCCUPAZIONE =

DELL&#8217;IRAQ</SPAN></B></SPAN></FONT></H3>
<H3 align=3Dcenter><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><B><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 16.0pt"><FONT=20
color=3D#000000>***</FONT></H3></SPAN></B></SPAN>
<P align=3Dcenter class=3DMsoNormal=20
style=3D"BORDER-BOTTOM: medium none; BORDER-LEFT: medium none; =
BORDER-RIGHT: medium none; BORDER-TOP: medium none; PADDING-BOTTOM: 0cm; =
PADDING-LEFT: 0cm; PADDING-RIGHT: 0cm; PADDING-TOP: 0cm; TEXT-ALIGN: =
center; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt =
4.0pt 1.0pt 4.0pt"></o:p></SPAN></SPAN></FONT></SPAN><A=20
name=3DOLE_LINK1><FONT color=3D#000000 size=3D5><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 15pt; mso-bidi-font-size: 16.0pt">A FIANCO DELLA =
RESISTENZA=20
IRACHENA</SPAN></FONT></A><BR><FONT color=3D#000000><FONT size=3D5><SPAN =

style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 15pt; mso-bidi-font-size: 16.0pt">CONTRO =
L&#8217;OCCUPAZIONE=20
IMPERIALISTA<o:p></o:p></SPAN></SPAN></FONT></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; mso-layout-grid-align: none"><FONT=20
color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt">Il 20 marzo dello scorso anno =
iniziava=20
ufficialmente l&#8217;aggressione anglo-americana contro =
l&#8217;Iraq.</SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"></FONT><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Nei mesi =
e nelle=20
settimane precedenti un grande movimento si era sviluppato contro questa =

aggressione arrivando, il 15 febbraio, a mobilitare oltre 100 milioni di =
persone=20
contemporaneamente in tutto il mondo nella pi=F9 grande manifestazione =
che la=20
storia ricordi. Noi, quel 15 febbraio, eravamo a Roma in una =
manifestazione=20
oceanica la cui parola d&#8217;ordine era &#8220;Fermiamo la=20
guerra&#8221;.</FONT></SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: =
OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Ma la =
guerra non =E8=20
stata fermata perch=E9, malgrado il New York Times abbia parlato =
dell&#8217;opinione=20
pubblica mondiale come della &#8220;seconda superpotenza al =
mondo&#8221;, resta sempre pur=20
valido che &#8220;l<I>&#8217;arme della critica non pu=F2 sostituire la =
critica delle armi, la=20
forza materiale deve essere abbattuta dalla forza materiale&#8221;</I>. =
La &#8220;seconda=20
superpotenza&#8221; non era abbastanza potente per fermare la=20
prima.<o:p></o:p></FONT></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; mso-layout-grid-align: none"><FONT=20
color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt">Se oggi, ad un anno di distanza, in =
Iraq=20
esiste ancora un barlume di speranza nella lotta contro =
l&#8217;occupazione militare=20
questo non =E8 stato dovuto alla &#8220;seconda superpotenza =
mondiale&#8221; che - ancora=20
prima dell&#8217;inizio dei bombardamenti - aveva ripiegato le =
bandierine della pace=20
ed era tornata a casa, per un verso <I>appagata </I>dall&#8217;aver =
&#8220;fatto la propria=20
parte&#8221; con una o due manifestazioni di protesta, per altro verso =
<I>delusa=20
dal non aver potuto raggiungere l&#8217;irraggiungibile obbiettivo =
di &#8220;fermare la=20
guerra&#8221;.</SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: =
OLE_LINK1"></FONT><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Se oggi =
in Iraq=20
esiste ancora un barlume di speranza lo dobbiamo alla resistenza del =
popolo=20
iracheno che, dato per spacciato il 21 marzo 2003, ha invece continuato =
- per=20
quanto gli =E8 stato possibile - a lottare contro la prima superpotenza =
mondiale e=20
tutti i suoi lacch=E8, cosa che per esempio non fecero gli italiani nel =
1945=20
allorch=E9 accolsero gli americani come liberatori invece che come, =
quali erano,=20
<I>conquistatori</I>.<o:p></o:p></FONT></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; mso-layout-grid-align: none"><FONT=20
color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt">Dopo un anno tutte le menzogne che =
Bush,=20
Blair e i loro alleati avevano sparso a piene mani (dal pericolo =
nucleare, alle=20
armi di distruzione di massa) sono state tutte definitivamente e=20
inequivocabilmente smentite. Nonostante questo l&#8217;Iraq continua ad =
essere=20
occupato e "governato" secondo gli interessi economici e politici delle =
forze di=20
occupazione.</SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: =
OLE_LINK1"></FONT><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>In questo =
ultimo anno=20
se ne sono disinteressati in parecchi. </FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Ma gli =
anniversari=20
sono anniversari e dunque ecco che, magicamente, torniamo tutti di nuovo =
in=20
piazza a celebrare l&#8217;evento dell&#8217;inizio =
dell&#8217;aggressione=20
all&#8217;Iraq.</FONT></SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: =
OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; mso-layout-grid-align: none"><FONT=20
color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt">L&#8217;Italia =E8, aldil=E0 della =
marginalit=E0 del suo=20
ruolo, a tutti gli effetti un paese occupante in quanto collabora =
attivamente=20
con le forze di occupazione. Non c&#8217;=E8 da stupirsi, quindi, se =
anche i militari=20
italiani sono stati oggetto degli attacchi della resistenza irachena. =
Non per=20
questa ragione, ma bens=EC perch=E9 sosteniamo le lotte per la =
liberazione dei=20
popoli dalle mire dell&#8217;imperialismo - sia esso americano o europeo =
&#8211; ci battiamo=20
per il ritiro immediato dei militari italiani impegnati in=20
Iraq.</SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"></FONT><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>La =
posizione del=20
ritiro dei militari italiani impegnati all&#8217;estero non =E8, =
evidentemente,=20
condivisa dai partiti del centro-destra; ma non =E8 condivisa neppure =
dalla=20
maggior parte dei partiti del centro-&#8220;sinistra&#8221; (che hanno =
recentemente=20
legittimato politicamente, con la propria astensione al Senato, il=20
ri-finanziamento delle missioni italiane all&#8217;estero, =
dall&#8217;Iraq alla Bosnia, dal=20
Kosovo all&#8217;Afghanistn).</FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Coloro =
che hanno=20
votato contro questo ri-finanziamento (&#8220;sinistra&#8221; DS, PRC, =
PdCI, Verdi) sono=20
stati tutti, eccezion fatta per il PRC, corresponsabili =
dell&#8217;aggressione=20
militare scatenata nel 1999 contro la Jugoslavia anche dal governo =
italiano, di=20
cui essi facevano parte.</FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Oggi, =
come alla=20
vigilia del 20 marzo dello scorso anno, questi partiti si appellano =
all&#8217;Onu.=20
</FONT></SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Eppure, =
nel non=20
lontano marzo 1999 il governo D&#8217;Alema, di cui essi facevano parte =
con ministri e=20
sottosegretari, impegn=F2 i militari italiani nelle operazioni di guerra =
e nei=20
bombardamenti umanitari all&#8217;uranio impoverito (che oggi fanno =
decine di vittime=20
di cancro tra quegli stessi militari, pensiamo a cosa hanno prodotto sul =
popolo=20
jugoslavo) senza mandato dell&#8217;Onu e sotto la stretta direzione =
militare=20
Usa-Nato. </FONT></SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: =
OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Non =
dimentichiamo,=20
inoltre, che l&#8217;Onu =E8 quell&#8217;organismo internazionale non ha =
esitato a intervenire=20
militarmente proprio in Iraq, nel 1991.</FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Infine, =
il Prc,=20
malgrado tutto, si appresta a stringere definitivamente un patto di =
governo con=20
tutti questi partiti per riportare alla presidenza del consiglio Romano =
Prodi,=20
sotto il cui mandato =E8 stato prodotto un gigantesco processo di =
privatizzazioni,=20
l&#8217;inizio dello smantellamento della scuola pubblica, la legge =
razzista=20
Turco-Napolitano e, dulcis in fundo, l&#8217;attacco pi=F9 pesante mai =
portato ai=20
lavoratori, il famigerato "Pacchetto Treu" (dal nome del ministro =
Tiziano Treu,=20
gi=E0 tristemente noto per aver prodotto nel 1995 la legge sulle =
pensioni - primo=20
tassello del loro smantellamento - assieme a Lamberto Dini, il ministro =
del=20
lavoro del governo Berlusconi contro cui si scaten=F2 il grande =
movimento di lotta=20
del 1994 e che fu portato alla Presidenza del Consiglio da un accordo=20
D&#8217;Alema-Bossi-Buttiglione).<o:p></o:p></FONT></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; mso-layout-grid-align: none"><FONT=20
color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt">Tutto questo per ricordare, se =
ancora ce ne=20
fosse bisogno, che l&#8217;ipocrisia =E8 una malattia trasversale che in =
Parlamento non=20
risparmia nessuno, da destra a "sinistra". </SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"></FONT><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Il =
corollario=20
naturale di tutto questo non potevano non essere le posizioni che tutti =
i=20
partiti della cosiddetta "sinistra" hanno preso sulla guerra e cio=E8=20
l&#8217;equidistanza tra guerra e =
"terrorismo".</FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Ma quello =
che si=20
sviluppa in Iraq non =E8 terrorismo; =E8 una vera e propria lotta di =
resistenza=20
nazionale condotta con metodi non convenzionali per la semplice ragione =
della=20
sproporzione di mezzi tra occupanti e =
occupati.</FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Chiedere =
al popolo=20
iracheno di rispondere all&#8217;occupazione con la guerra tradizionale =
significa=20
chiederne il macello. Chiedere alla resistenza irachena di non usare =
tutte le=20
armi e le tecniche a sua disposizione contro l&#8217;occupazione =
significa condannare=20
il popolo iracheno alla servit=F9 e alla sottomissione=20
all&#8217;imperialismo.</FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>E gli =
iracheni, di=20
farsi macellare o di sottomettersi per soddisfare i palati fini dei =
finti=20
pacifisti non violenti &#8220;politicamente corretti&#8221; occidentali =
non sembrano avere,=20
al momento, alcuna intenzione.<o:p></o:p></FONT></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; mso-layout-grid-align: none"><FONT=20
color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt">Non sta a noi discutere sulle forme =
di lotta=20
assunte dalla resistenza irachena. </SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"></FONT><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Ci =
possono piacere o=20
non piacere, ma sono quelle che concretamente sono. Il nostro compito =
non =E8=20
discettare filosoficamente sul tema della &#8220;forma&#8221; per =
cercare di svignarcela=20
furbescamente da quello della &#8220;sostanza&#8221;; il nostro compito =
=E8 sostenere la=20
resistenza irachena politicamente e, laddove possibile, praticamente.=20
</FONT></SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>E per =
sostenere il=20
giusto diritto del popolo iracheno alla propria sovranit=E0 dobbiamo =
innanzitutto=20
indebolire le forze che gli negano questa sovranit=E0 con una =
occupazione dettata=20
solo da ragioni di potere.</FONT></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Poich=E9 =
viviamo in=20
Italia dobbiamo denunciare e combattere innanzitutto =
l&#8217;imperialismo italiano,=20
corso a ritagliarsi una fetta nella spartizione dell&#8217;Iraq, senza =
fare alcuna=20
concessione a coloro che in nome della "ragion di stato" non contestano=20
chiaramente e senza ambiguit=E0 l&#8217;attuale occupazione=20
dell&#8217;Iraq.</FONT></SPAN></SPAN><SPAN style=3D"mso-bookmark: =
OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt"><BR><FONT color=3D#000000>Dobbiamo =
esprimere la=20
nostra solidariet=E0 ai fratelli di origine araba sottoposti alla =
limitazione dei=20
propri diritti in una logica di persecuzione che non ha niente da =
invidiare a=20
quella attuata dai nazi-fascisti contro gli ebrei e dai sionisti contro =
i=20
palestinesi. Ogni giorno si sentono grandi notizie di cellule di Al =
Qaeda=20
scoperte in giro per l&#8217;Italia e qualche mese (di carcere) dopo, =
assai pi=F9=20
sommessamente, si sente parlare di proscioglimenti e ritiri di accuse.=20
Evidentemente, lo stato italiano non =E8 ancora arrivato al punto di =
mettere in=20
carcere in modo generalizzato le persone in totale assenza di prove. Ma =
prima o=20
poi ci arriver=E0, come ci si =E8 arrivati negli Stati Uniti - la "culla =
della=20
democrazia" - dove, con la scusa della sicurezza nazionale migliaia di =
persone=20
sono state arrestate e centinaia fatte letteralmente sparire dalla =
circolazione;=20
si vede che gli Usa si ricordano degli insegnamenti che nella loro =
Scuola delle=20
Americhe avevano dato ai dittatori dell&#8217;America Latina su come =
trattare le=20
opposizioni politiche e sociali.<o:p></o:p></FONT></SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: justify; mso-layout-grid-align: none"><FONT=20
color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 10.5pt">Come abbiamo fatto in altre =
occasioni anche=20
oggi siamo qui a dire il nostro no alla guerra imperialista, per cercare =
di=20
evitare che tutto cada nell&#8217;oblio e nella rassegnazione, per =
contribuire a far=20
s=EC che quel largo movimento che, seppure contraddittoriamente, aveva =
manifestato=20
contro l&#8217;aggressione, cominci a manifestare anche contro=20
l&#8217;occupazione.<o:p></o:p></SPAN></SPAN></FONT></P>
<P align=3Dcenter class=3DMsoNormal=20
style=3D"TEXT-ALIGN: center; mso-layout-grid-align: none"><FONT=20
color=3D#000000><FONT size=3D4><SPAN style=3D"mso-bookmark: =
OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 16.0pt"><STRONG>NESSUNA GUERRA TRA I=20
POPOLI&nbsp;<BR></STRONG><STRONG>NESSUNA PACE TRA LE=20
CLASSI</STRONG><o:p></o:p></SPAN></SPAN></FONT></FONT></P></DIV>
<DIV><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; FONT-SIZE: 12pt; =
mso-bidi-font-size: 9.5pt"><BR></SPAN></SPAN><FONT=20
color=3D#000000><SPAN style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; FONT-SIZE: 12pt; =
mso-bidi-font-size: 9.5pt"><EM>Viareggio,=20
20 marzo 2004</EM></SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"></FONT><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 14.0pt"><BR></SPAN></SPAN><FONT =
color=3D#000000><SPAN=20
style=3D"mso-bookmark: OLE_LINK1"><SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-size: 14.0pt"><BR><FONT size=3D4><STRONG>
<H1><EM><B style=3D"mso-bidi-font-weight: normal; mso-ansi-font-weight: =
normal"><I=20
style=3D"mso-ansi-font-style: normal; mso-bidi-font-style: normal"><FONT =

size=3D4><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 15pt; FONT-STYLE: normal; FONT-WEIGHT: normal"><SPAN =

style=3D"mso-bidi-font-size: 12.0pt">Antimperialisti e Antifascisti=20
Apuoversiliesi<o:p></o:p></SPAN></SPAN></FONT></I></B></EM></H1></STRONG>=
</FONT></SPAN></SPAN></FONT></DIV></SPAN></FONT></SPAN></BODY></HTML>

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