----- Original Message -----
From: <ge-eh@???>
To: "paesibaschiliberi" <paesibaschiliberi@???>
Sent: Thursday, March 11, 2004 3:09 PM
Subject: [tml] (senza oggetto)
> BARBARIE SENZA GIUSTIFICAZIONI
>
> Apprendiamo dai telegiornali degli assurdi attentati che a Madrid hanno
causato a tuttora più di 170 morti ed oltre
> 400 feriti. Ancora una volta è stata colpita la popolazione civile. Le
modalità riportano alla memoria le immagini
> degli ani '60 e '70 qui nello Stato italiano, quelle delle stragi di
Piazza Fontana, dell'Italicus, di Brescia, via
> via fino alla strage di Bologna nell'80.
> La barbarie violenta che sta dilagando in tutto il mondo, è arrivata così
a due passi da qui. Dopo la prima guerra in
> Iraq, i bombardamenti e le guerre nei Balcani, l'Afghanistan, le Twin
Towers, la seconda guerra nell'Iraq, senza
> dimenticare i fiumi di sangue che quotidianamente scorrono in Africa, Asia
ed America Latina. Il prezzo più alto come
> sempre lo pagano i civili.
> Stiamo leggendo ed ascoltando a ripetizione notizie, commenti, versioni,
anatemi, attribuzioni di responsabilità
> smentite, poi reiterate, poi di nuovo smentite. Forse sarà utile fare un
riepilogo di quanto accertato finora. A
> parte ovviamente il verificarsi degli attentati ed il numero terribilmente
alto di vittime.
> Il Governo spagnolo del Partido Popular accusa ETA di aver con queste
azioni inteso influenzare le elezioni di
> domenica. ETA smentisce il suo coinvolgimento negli attentati. La Sinistra
Abertzale, per bocca di Arnaldo Otegi,
> sostiene di ritenere quasi impossibile pensare che l'organizzazione armata
basca possa avere a che fare con tutto
> questo; piuttosto, come ipotesi, indicano come più probabile quella della
pista fondamentalista islamica, dato l'alto
> livello di coinvolgimento dello Stato spagnolo nell'occupazione dell'Iraq.
Circola insistentemente la notizia per cui
> proprio un gruppo di matrice islamica avrebbe rivendicato presso il
Ministero degli Interni l'azione. Non vi sono
> smentite ufficiali, ma poco dopo il Ministro degli Interni spagnolo
attribuisce con sicurezza ad ETA la paternità.
> Fin qui i fatti. Ora alcune considerazioni:
> 1)Il Ministro spagnolo sostiene di essere certo della responsabilità di
ETA a causa delle modalità dell'attentato e
> delle indagini poliziesche dei giorni precedenti. Sul discorso delle
modalità, niente di più inesatto. Per chi
> conosce un minimo la storia del conflitto basco, è noto il fatto che, pur
essendosi resa responsabile di gravissimi
> errori, costati la vita a civili, ETA non ha mai fatto sua la pratica
delle bombe sui treni, senza contare il fatto
> che ogni volta, compresa quella dell'attentato all'Hypercor di Barcelona,
costato la vita a 21 persone, ha avvisato
> la polizia della presenza di bombe prima che queste potessero esplodere.
Nel caso dell'Hypercor, fu della polizia la
> scelta di non avvisare i frequentatori del supermercato e quindi di non
evacuarlo. Ferma restando la gravissima
> responsabilità da parte di ETA che ha lasciato nelle mani dello Stato la
gestione del fatto, mettendo così in gioco
> la vita della popolazione civile. Il discorso delle indagini si riferisce
invece, stando a quanto riferito dai TG
> italiani, alla cattura giorni fa di un furgone con tre militanti di ETA a
bordo che trasportava una ingente quantità
> di esplosivo. (Sarebbe interessante al proposito sapere che fine ha fatto
questo esplosivo sequestrato).
> 2)Gli eventi di questi ultimi anni ci hanno, persino un po' troppo,
abituati a convivere, perlomeno mediaticamente,
> con l'aberrazione delle continue stragi che colpiscono inermi cittadini.
Come dicevamo sopra, questa pratica non è
> affatto nuova. A parte le stragi perpetrate da questo o quell'esercito in
tempo di guerra, l'arcinota Strategia
> della tensione in Italia, e più recentemente la pratica delle azioni
kamikaze, fanno purtroppo parte stabile della
> cronaca e della storia più recente. Ma proprio per questo, non bisogna
farsi accecare nè dal dolore per le vittime,
> nè dalla rabbia che questi massacri provocano. Naturalmente, ben diversa
origine e motivazioni hanno le stragi
> fasciste o di Stato da quelle dei kamikaze islamici. Le prime sono
funzionali ad una politica volta a terrorizzare e
> manovrare conseguentemente la popolazione e la sua vita politica; le atre
sono molto spesso dettate da livelli di
> disperazione (Palestina) o fanatismo (fondamentalisti). Sta di fatto che
mai organizzazioni indipendentiste con
> origini genericamente progressiste o più direttamente di sinistra hanno
adottato questo tipo di pratica, cioè quello
> dell'uccisione di massa. Al contrario, quelli che ora tuonano di difesa
della democrazia nello Stato spagnolo, si
> tratti del PSOE, fautore della politica degli squadroni della morte (GAL)
per la quale due ministri, Vera e
> Barrionuevo, sono stati condannati, anche se hanno poi beneficiato di una
impunità di fatto, o il PP di Aznar, che
> oltre allo stesso tipo di pratica, con sequestri, torture ed uccisioni, si
è di fatto impadronito della legalità per
> mettere fuorilegge o in grado di non nuocere politicamente chiunque non
gli garbi, avrebbero molti interessi da
> cavare, manipolando l'accaduto a loro favore. Il PSOE come noto non vede
di buon occhio l'incontro avuto da un
> rappresentante di un partito catalano con ETA, incontro che ha portato
alla proclamazione da parte di questa di una
> tregua relativamente ai Paesi Catalani. Il PP d'altra parte, si vede in
grossa difficoltà per queste elezioni, per
> cui non gli verrebbe poi così male cavalcare la tigre della fermezza
contro il terrorismo. Il tutto lasciando
> ovviamente nel dubbio, visto che nemmeno su questo esistono certezze, di
un loro coinvolgimento diretto nella strage,
> Italia docet.
> 3)Restando sul terreno della valutazione, sulla base di quanto è stato
finora, va segnalato il fatto che la Sinistra
> basca in generale, ed ETA in particolare, ben poco di utile potrebbero
trarre da azioni di questo tipo. Quando nel
> luglio del 1976 ETA uccise il consigliere del Partido Popular Miguel Angel
Blanco, si scatenarono manifestazioni
> apparentemente di popolo, in realtà ampiamente orchestrate ed inscenate da
formazioni della destra, anche estrema,
> non solo spagnola, la Sinistra Abertzale, per sua stessa ammissione, toccò
con mano la superficialità dell'analisi
> fin lì compiuta. ETA stessa si rese conto di aver sottovalutato l'apparato
mediatico e propagandistico a disposizione
> dello Stato, che aveva così potuto dare via libera ad una ondata di
autentico razzismo antibasco, visto che anche
> persone che partecipavano alle manifestazioni di protesta venivano
malmenate perchè in basco si esprimevano. Appare
> oltretutto poco probabile che una formazione come ETA, che ha dichiarato
di volersi mettere momentaneamente da parte
> per lasciare spazio alle iniziative messe in campo dal resto della
Sinistra Abertzale per aprire nuove strade ad una
> soluzione pacifica, si butti poi a testa bassa su una assurdità di queste
proporzioni, vanificando così tutto quanto
> fatto in questi ultimi tempi. Oltretutto, non è suo costume smentire la
paternità delle azioni, infatti nemmeno dopo
> l'Hypercor lo fece. Abbastanza strano sarebbe compiere volontariamente una
strage simile, visto che non ci sono
> statetelefonate di preavviso, e poi tirarsi indietro. Questo tipo di
pratica, del colpire sulla massa, appartiene
> piuttosto o ai vari servizi segreti, più o meno deviati, o al
fondamentalismo, che fra le altre cose da tempo
> promette massacri agli USA ed ai loro alleati.
> Questo è quanto si può fondatamente affermare. Il resto è scoppio d'ira
cieca, o peggio strumentalizzazione politica
> delle vittime. Da ore i TG, nonostante le smentite, continuano, facendo
coro alle istituzioni spagnole, ad attribuire
> la colpa ad ETA. Addirittura il TG1 si è spinto oltre, in un bell'accesso
di ritorno di fiamma reazionario,
> paragonando l'attentato contro il ministro fascista Carrero Blanco a
quello contro il giudice Borsellino (?!?).
> Per non parlare poi di quanti in queste ore rialzano la testa per sputare
il loro livore antibasco, definendo la
> Sinistra Abertzale in generale come fascisti eccetera. Se si tratta solo
di persone disinformate, che reagiscono ad
> un giustissimo moto di sdegno di fronte ad una barbarie come quella vista
oggi a Madrid, forse è meglio cercare di
> documentarsi ed informarsi sulla reale natura di un conflitto e delle
parti in causa.
> Per quelli in malafede, nulla da dire, se non che la storia finisce
puntualmente per smentirli.
> Di fronta all'atrocità di quanto successo, per parte nostra, siamo vicini
alle vittime ed ai loro parenti ed amici.
> Ci dichiariamo più che decisamente contrari a pratiche che colpiscono
civili inermi, ed una volta di più, anche se
> siamo fermamente convinti che si tratti di questione estranea a questi
fatti, auspichiamo una soluzione stabile e
> positiva del conflitto che affligge il popolo basco.
>
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