[Badgirlz-list] Il Governo contro il P2P

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Autore: Errata
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Oggetto: [Badgirlz-list] Il Governo contro il P2P
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From: "trilly" <trillypan@???>
To: <sexyshock@???>
Subject: [Sexyshock] Sanzioni durissime per
difendere, si dice,
l'industria del cinema
Date: Sun, 7 Mar 2004 16:16:43 +0100
Reply-To: sexyshock@???



Il Governo contro il P2P



Se passerà la proposta che tra due giorni arriverà al
Consiglio dei
Ministri
verranno colpiti anche coloro che promuovono lo
sharing di opere
protette.
Sanzioni durissime per difendere, si dice, l'industria
del cinema







03/03/04 - News - Roma - Tra due giorni in Consiglio
dei ministri
giungerà
una proposta legislativa destinata a sollevare non
poche perplessità
nell'utenza internet e ad incontrare invece il favore
di major e
detentori
di diritto d'autore. Colpirà, stando a quanto
pubblicato su Il
Messaggero,
non solo le attività di scambio di materiali protetti
ma anche la
promozione
dell'attività stessa di condivisione di quel genere di
contenuti.





Con un balzo in avanti verso una legislazione più
severa e repressiva
del
fenomeno del file sharing illegale, il ministro per i
Beni e le
Attività
Culturali Giuliano Urbani sta mettendo a punto un
decreto legge che, se
sarà
approvato dal Governo, integrerà le attuali normative
sul diritto
d'autore.



Nel mirino di Urbani sembrano finire tutti i soggetti
che su internet,
in un
modo o nell'altro, possono essere "veicolo" di scambio
di opere
protette, in
particolare di film. Proprio la difesa del cinema
viene chiamata in
causa
dal ministero come elemento giustificativo della nuova
proposta. Una
difesa
che era stata recentemente auspicata dal presidente
della Repubblica,
Carlo
Azeglio Ciampi, che aveva dichiarato come per
difendere la proprietà
intellettuale è necessario combattere "con la massima
determinazione"
la
pirateria. Secondo Urbani, infatti, la pirateria che
sfrutta le nuove
tecnologie "è una piaga non solo italiana ma mondiale,
una piaga che
bisogna
assolutamente sconfiggere, come ha raccomandato
Ciampi".



Al centro del decreto, evidentemente, non ci sono
soltanto le
organizzazioni
criminali che spacciano DVD a quattro o cinque euro
sul mercato nero in
tutta Italia, spesso DVD di film ancora nelle sale, ma
anche, appunto,
il
fenomeno del download illegale. Con ripercussioni su
utenti, webmaster
e
provider.



Ai provider verrà chiesto di creare filtri
specializzati capaci di
ridurre o
minimizzare le attività di scambio illecito di
materiali, una opzione
che
sul piano tecnico non c'è dubbio rappresenterà una
sfida e un onere per
i
fornitori di servizi internet. Oltre ad impedire a più
computer di
scambiarsi file, i provider dovranno anche conservare
i log dei
condivisori
per 30 mesi, in parte contraddicendo quanto previsto
dalla recente
normativa
sulla data retention. Infine, i provider che si
accorgessero di
attività di
scambio illecite da parte di propri utenti dovranno
prontamente
sporgere
denuncia all'autorità giudiziaria.



Per i fornitori di servizi "compiacenti" o ritenuti
colpevoli di un
atteggiamento che favorisca lo scambio illecito, il
decreto prevede
sanzioni
durissime. Per questi soggetti, e più in generale per
chi gestisce
server
dai quali è possibile scaricare materiali protetti, le
multe nei casi
più
gravi possono arrivare a 250mila euro.



Ma dovranno fare attenzione anche i webmaster che
dedicano propri siti
al
fenomeno dello sharing. La nuova proposta, infatti,
colpisce non
soltanto
l'attività di condivisione ma anche la promozione
dello scambio di
materiali
protetti. L'idea è che chi consapevolmente indicherà
modi e procedure
per
scaricare contenuti di questo tipo, nei fatti si
macchierà di
favoreggiamento di attività di pirateria.



A tenere gli occhi aperti dovranno però essere anche
gli utenti
internet.
Sono infatti previste multe fino a 2mila euro per
coloro che siano
riconosciuti colpevoli di aver copiato file di opere
coperte da diritto
d'autore senza autorizzazione. Chi scarica, dunque, se
il decreto
passa,
saprà a cosa rischierà di andare incontro.



Ad esprimere interesse per l'iniziativa è la FAPAV, la
Federazione
contro la
pirateria audio-visiva, pur con qualche perplessità.
Fabrizio Ferrucci,
presidente della Federazione e amministratore delegato
di Columbia
Tristar
Home Entertainment, ha spiegato che per l'industria
del cinema la
pirateria,
oggi, è soprattutto un problema legato alla
contraffazione dei DVD. A
suo
dire provoca danni non solo al settore ma anche allo
Stato, in termini
di
mancata IVA. "La tecnologia - ha dichiarato a Il
Messaggero Ferrucci -
non è
ancora così sofisticata da permettere scambi di film
con la stessa
facilità
e rapidità della musica. Va benissimo creare leggi
contro gli abusi su
internet, ma bisognerebbe intensificare la repressione
dei falsari...
Noi
facciamo del nostro meglio, denunciando i malfattori
alle forze
dell'ordine.
Il problema è di tipo culturale e non ancora
sufficientemente valutato
dall'opinione pubblica: quando cesseranno gli
introiti, le industrie
smetteranno di investire. E cinema e musica spariranno
per sempre".



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