[Cerchio] 8 marzo: La vagina è adorabile

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Autor: Tuula Haapiainen
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Assunto: [Cerchio] 8 marzo: La vagina è adorabile
Ho parlato con più di duecento donne, giovani, vecchie, sposate, single,
lesbiche: docenti, attrici, manager, professioniste del sesso; donne
afroamericane, ispaniche, asiatiche, native americane, caucasiche, ebree. Ma
una volta partite, non riuscivi più a fermarle. Sotto sotto le donne adorano
parlare della loro vagina. Le eccita molto, forse perché nessuno gliel'ha
mai chiesto prima.

Cominciamo dalla parola "vagina". Nel migliore dei casi fa venire in mente
un'infezione, forse uno strumento chirurgico: "Presto, infermiera, mi porti
la vagina".
" Vagina". "Vagina". Puoi dirla quante volte ti pare, ma non suona mai come
una parola che hai voglia di pronunciare. E' una parola assolutamente
ridicola, non ha niente di sexy.Se la usi durante un rapporto, cercando di
esprimerti in modo politicamente corretto - "Tesoro, mi potresti accarezzare
la vagina?" - distruggi l'atmosfera all'istante.
Sono preoccupata per la vagina, per come la chiamiamo e come non la
chiamiamo.

C'è chi la chiama "cosina". Una donna di lì mi ha raccontato che sua madre
le diceva sempre: "Non portare le mutandine sotto il pigiama, cara; devi
far prendere aria alla "cosina". La chiamano anche fica o figa, fessa, mona.
E ancora: topa, sorcia, bernarda, tana, farfalla, mortaio, e cespuglio,
natura, e poi, brugna, fregna, salvadanaio, cinsfornia, pertugio, gnocca,
caverna, passera, mussa, boschetto, patata, patacca, patonza, meringa.
Sono preoccupata per le vagine.

*****
Se la tua vagina potesse parlare, che cosa direbbe, in due parole?

Va' più piano.
Sei tu?
Nutrimi.
Ho voglia.
Mmm, buono.
Oh, sì.
Ricomincia.
No, lì.
Leccami.
Resta a casa.
Scelta coraggiosa.
Ancora, per favore.
Ripensaci.
Abbracciami.
Giochiamo.
Non smettere.
Ancora, ancora.
Ti ricordi di me?
Vieni dentro.
Non ancora.
Wow!
Sì, sì.
Cullami.
Entra a tuo rischio e pericolo.
Oh Dio!
Grazie a Dio.
Sono qui.
Andiamo.
Trovami.
Grazie.
Bonjour.
Troppo duro.
Non mollare.
Dov'è Brian?
Così va meglio
Sì, lì. Lì.
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Eva Ensler, I monologhi della vagina,
Marco Tropea Editore, 2000
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