[Cerchio] 8 Marzo ricordare Julius Evola, ancora vivo in tan…

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Autore: Tuula Haapiainen
Data:  
Oggetto: [Cerchio] 8 Marzo ricordare Julius Evola, ancora vivo in tanta parte del pensiero politico ( maschile e femminile)
Nel corso della storia, quando la politica ha fatto leva sulla sottomissione
e sulla disposizione sacrificale delle donne non ha fallito un colpo: si
sono chiesti sacrifici, spesso inutili, fino all'abbrutimento, offrendo il
conforto di un possibile senso. E più la politica è stata antifemminile e
più ha fatto leva, esaltandolo, sullo spirito di sacrificio delle donne e
più ne ha umiliato il corpo, l'intelligenza, il pensiero e la libertà e più
ha riconosciuto il valore in un rispetto della femminilità del tutto
formale, astratto, e offensivo. Ieri e oggi.

Dopo il nazismo e il fascismo, ancora negli ultimi decenni in Europa
politici e studiosi della destra hanno teorizzato, con un certo seguito di
estimatori, l'umiliazione del genere femminile. Valgano per tutti queste
parole di Julius Evola:

"Nella donna assoluta, essendo essa priva di essere, non esiste né la
memoria, né la logica, né l'etica; essa non conosce un imperativo logico né
un imperativo etico; non conosce nemmeno la determinatezza, il rigore della
pura funzione intellettuale del giudizio, la quale ha un carattere
spiccatamene maschile (..) Che la mendacità sia un tratto essenziale della
natura femminile, è stato riconosciuto, in ogni tempo e luogo dalla saggezza
popolare (..) E' una sciocchezza dedurre che la menzogna sarebbe l'arma
naturale usata per sua difesa dal più debole, quindi anche dalla donna, in
una società ove essa è stata tenuta per secoli in soggezione dall'uomo. La
verità è che la donna pura è proclive a mentire e a presentarsi come essa
non è anche quando non ne ha affatto bisogno (..) Vi è poi da notare
l'inconscio narcisismo presente in ogni donna (..) sul piano psicologico la
vita femminile è quasi sempre priva di valore proprio, essa ha riferimento
ad altro sia in tutto ciò che è vanità, sia nel bisogno della donna di venir
riconosciuta, adulata, ammirata, desiderata." **

** J.Evola, Metafisica del sesso, cit in M.A.Maciocchi, La donna "nera",
Feltrinelli, Milano 1976, p. 129